Viviamo in una società che sta attraversando profondi cambiamenti socio-economici. La crisi, iniziata nel 2008 e tuttora in atto, ha portato alla luce la fragilità dell’attuale sistema economico e sociale, facendoci interrogare su quali siano le possibili strade alternative. Da almeno 5 anni a questa parte, si assiste alla rinnovata attenzione mediatica verso l’artigianato, soprattutto in chiave digitale, come punto da cui ripartire. È davvero così? Sono stati scritti molti libri e articoli sul tema, sono invece pochi i tentativi di verificare le reali potenzialità del binomio artigianato/manifattura digitale. “Lavoriamoci su” raccoglie questa sfida e, partendo dalla tecnologia digitale per eccellenza, la stampa 3d, crea un percorso di sperimentazione con l’artigianato. L’obiettivo è testare le potenzialità della tecnologia FDM nella manifattura e, soprattutto, si vuole trovare un punto d’incontro tra il saper fare e le nuove tecnologie, tra analogico e digitale, nella convinzione che l’innovazione parta proprio dal dialogo. Insieme all’artigianato e alla stampa 3d FDM, il progetto di ricerca unisce un terzo elemento chiave, la figura del designer. Il secondo interrogativo a cui “Lavoriamoci su” vuole dar risposta è quale sia il ruolo del designer nella società contemporanea. In un sistema produttivo in profonda crisi, anche il disegno industriale si trova a doversi interrogare sul proprio ruolo, nell’industria ma, ancor più nella società in cui opera. Il progetto è ambizioso, e il percorso descritto all’interno dell’elaborato si prefigge di dare risposta ai tanti interrogativi attraverso l’utilizzo di questionari, dati, interviste ed esperienze in prima persona, fatte rigorosamente “sul campo”, oltre che arricchito da un’approfondita fase di sperimentazione accanto agli artigiani. Il lavoro è contestualizzato da un legame con il territorio lombardo, nel quale nasce e si sviluppa il progetto di ricerca. Grazie alle peculiarità degli attori coinvolti nella sperimentazione, e alla quantità delle informazioni elaborate, “Lavoriamoci su” può essere considerato come una vera e propria istantanea delle potenzialità e dei limiti della stampa 3d FDM.

Lavoriamoci su

FAUSTI, VALERIO
2013/2014

Abstract

Viviamo in una società che sta attraversando profondi cambiamenti socio-economici. La crisi, iniziata nel 2008 e tuttora in atto, ha portato alla luce la fragilità dell’attuale sistema economico e sociale, facendoci interrogare su quali siano le possibili strade alternative. Da almeno 5 anni a questa parte, si assiste alla rinnovata attenzione mediatica verso l’artigianato, soprattutto in chiave digitale, come punto da cui ripartire. È davvero così? Sono stati scritti molti libri e articoli sul tema, sono invece pochi i tentativi di verificare le reali potenzialità del binomio artigianato/manifattura digitale. “Lavoriamoci su” raccoglie questa sfida e, partendo dalla tecnologia digitale per eccellenza, la stampa 3d, crea un percorso di sperimentazione con l’artigianato. L’obiettivo è testare le potenzialità della tecnologia FDM nella manifattura e, soprattutto, si vuole trovare un punto d’incontro tra il saper fare e le nuove tecnologie, tra analogico e digitale, nella convinzione che l’innovazione parta proprio dal dialogo. Insieme all’artigianato e alla stampa 3d FDM, il progetto di ricerca unisce un terzo elemento chiave, la figura del designer. Il secondo interrogativo a cui “Lavoriamoci su” vuole dar risposta è quale sia il ruolo del designer nella società contemporanea. In un sistema produttivo in profonda crisi, anche il disegno industriale si trova a doversi interrogare sul proprio ruolo, nell’industria ma, ancor più nella società in cui opera. Il progetto è ambizioso, e il percorso descritto all’interno dell’elaborato si prefigge di dare risposta ai tanti interrogativi attraverso l’utilizzo di questionari, dati, interviste ed esperienze in prima persona, fatte rigorosamente “sul campo”, oltre che arricchito da un’approfondita fase di sperimentazione accanto agli artigiani. Il lavoro è contestualizzato da un legame con il territorio lombardo, nel quale nasce e si sviluppa il progetto di ricerca. Grazie alle peculiarità degli attori coinvolti nella sperimentazione, e alla quantità delle informazioni elaborate, “Lavoriamoci su” può essere considerato come una vera e propria istantanea delle potenzialità e dei limiti della stampa 3d FDM.
OSTUZZI, FRANCESCA
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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