Throughout the 2000s, post-9/11 securitisation discourses and the resulting re-affirmation of political divisions into a renewed global geography of in/exclusion, along with a multiplication of human transnational mobilities and transbordering processes, have deeply influenced the study of borderlands at the international scale. Among different trans-disciplinary conceptual and methodological perspectives, the borderscapes notion has emerged, starting from border studies, as a critical and imaginative perspective able to address the ongoing processes of ‘shaping’ between shifting political boundaries, new forms and structures of power, local/transnational communities and their everyday border experiences. Nevertheless, spatial and design disciplines still lack a common conceptual background and a shared language able to address these processes. In light of these considerations, this PhD dissertation is devoted to understanding the productive interactions between ‘border thinking’ and ‘design thinking’ towards alternative forms of imagination for contemporary border landscapes, beyond existing geopolitical and conceptual polarisations. The Moroccan / Spanish border has been assumed as a meaningful scenario for these research operations, as one relevant observatory of the past and ongoing re-bordering processes outside EUrope’s borders in the Mediterranean and in North Africa, at the intersection between different political regimes and planning systems / cultures. By addressing a set of emerging borderscapes’ constellations, seen both as diachronical narratives and transcalar socio-spatial fields, the thesis intends to unfold the current trends and explore alternative images of change for the Moroccan / Spanish border landscapes. The focus is on the north-eastern section of the Tanger’s Peninsula bordering the Strait of Gibraltar and the Spanish enclave of the Ceuta. This explorative study gives evidence of the distance between official (dominant) planning and political discourses, strategies and visions and the current ways in which those landscapes have been ‘designed’ by everyday bordering dynamics and cross-border relational spaces. Inside this distance, lateral socio-spatial trajectories can be identified, suggesting new meanings and opening new opportunities for cross-border interactions outside current (geo)political settings and territorial containers. The main contributions of the thesis draw on the circular interplay between the conceptual and methodological dimensions and the place-based interpretative and borderscaping explorations.

Nel corso degli anni duemila, la riaffermazione e l'introduzione di nuove divisioni politiche in una rinnovata geografia globale d’inclusione ed esclusione post 11 Settembre hanno profondamente influenzato lo studio dei paesaggi di frontiera a livello internazionale. Fra i diversi approcci concettuali e metodologici sviluppati all'interno di vari campi disciplinari, la nozione di ‘borderscape’ è emersa nel corso dell'ultimo decennio come prospettiva critica ed immaginativa capace di evidenziare i processi di reciproca formazione tra frontiere politiche, nuove forme e strutture del potere, comunità locali / transnazionali e l'esperienza quotidiana dei confini. In questo contesto, le discipline del progetto necessitano di un linguaggio comune di riferimento utile a leggere ed interpretare tali processi da una prospettiva disciplinare. Alla luce di queste considerazioni, la tesi di dottorato è dedicata a capire le possibili interazioni tra ‘border thinking’ e ‘design thinking’ verso nuove forme d’immaginazione per i paesaggi contemporanei di frontiera. La frontiera tra Marocco e Spagna è stata scelta come scenario rilevante per sviluppare queste operazioni di ricerca: un osservatorio significativo delle dinamiche socio-spaziali che caratterizzano la frontiera Europea nel Mediterraneo e in Nord Africa. Analizzando un insieme di costellazioni di ‘borderscapes’, intesi sia come narrazioni multidimensionali sia come campi socio-spaziali transcalari attraverso e al di là della linea di confine, la tesi intende descrivere le tendenze in corso ed esplorare possibili immagini alternative di cambiamento per i paesaggi di frontiera tra Marocco e Spagna. In particolare la ricerca è focalizzata sulla sezione nordest della penisola di Tangeri compresa tra lo Stretto di Gibilterra e l’enclave spagnola di Ceuta, nel nord del Marocco. Questo studio esplorativo evidenzia la distanza fra i discorsi, le strategie e le visioni politiche (dominanti) proposte dai governi nazionali e le pratiche quotidiane di resistenza, attraversamento ed uso della frontiera. All’interno di questa distanza possono essere identificate alcune possibili direzioni laterali di cambiamento delle condizioni esistenti, capaci di suggerire nuovi significati ed aprire altre opportunità di incontro attraverso la frontiera, al di là delle configurazioni politiche e dei contenitori territoriali esistenti. I contributi principali della ricerca attingono all’interazione reciproca fra la dimensione concettuale e metodologica e le esplorazioni interpretative e meta-progettuali nel contesto scelto.

BorderScaping. An explorative study on the North Moroccan/Spanish border landscapes

BUOLI, ALICE

Abstract

Throughout the 2000s, post-9/11 securitisation discourses and the resulting re-affirmation of political divisions into a renewed global geography of in/exclusion, along with a multiplication of human transnational mobilities and transbordering processes, have deeply influenced the study of borderlands at the international scale. Among different trans-disciplinary conceptual and methodological perspectives, the borderscapes notion has emerged, starting from border studies, as a critical and imaginative perspective able to address the ongoing processes of ‘shaping’ between shifting political boundaries, new forms and structures of power, local/transnational communities and their everyday border experiences. Nevertheless, spatial and design disciplines still lack a common conceptual background and a shared language able to address these processes. In light of these considerations, this PhD dissertation is devoted to understanding the productive interactions between ‘border thinking’ and ‘design thinking’ towards alternative forms of imagination for contemporary border landscapes, beyond existing geopolitical and conceptual polarisations. The Moroccan / Spanish border has been assumed as a meaningful scenario for these research operations, as one relevant observatory of the past and ongoing re-bordering processes outside EUrope’s borders in the Mediterranean and in North Africa, at the intersection between different political regimes and planning systems / cultures. By addressing a set of emerging borderscapes’ constellations, seen both as diachronical narratives and transcalar socio-spatial fields, the thesis intends to unfold the current trends and explore alternative images of change for the Moroccan / Spanish border landscapes. The focus is on the north-eastern section of the Tanger’s Peninsula bordering the Strait of Gibraltar and the Spanish enclave of the Ceuta. This explorative study gives evidence of the distance between official (dominant) planning and political discourses, strategies and visions and the current ways in which those landscapes have been ‘designed’ by everyday bordering dynamics and cross-border relational spaces. Inside this distance, lateral socio-spatial trajectories can be identified, suggesting new meanings and opening new opportunities for cross-border interactions outside current (geo)political settings and territorial containers. The main contributions of the thesis draw on the circular interplay between the conceptual and methodological dimensions and the place-based interpretative and borderscaping explorations.
SALERNO, ROSSELLA
GOLDSTEIN BOLOCAN, MATTEO ALESSANDRO
PONZINI, DAVIDE
29-giu-2015
Nel corso degli anni duemila, la riaffermazione e l'introduzione di nuove divisioni politiche in una rinnovata geografia globale d’inclusione ed esclusione post 11 Settembre hanno profondamente influenzato lo studio dei paesaggi di frontiera a livello internazionale. Fra i diversi approcci concettuali e metodologici sviluppati all'interno di vari campi disciplinari, la nozione di ‘borderscape’ è emersa nel corso dell'ultimo decennio come prospettiva critica ed immaginativa capace di evidenziare i processi di reciproca formazione tra frontiere politiche, nuove forme e strutture del potere, comunità locali / transnazionali e l'esperienza quotidiana dei confini. In questo contesto, le discipline del progetto necessitano di un linguaggio comune di riferimento utile a leggere ed interpretare tali processi da una prospettiva disciplinare. Alla luce di queste considerazioni, la tesi di dottorato è dedicata a capire le possibili interazioni tra ‘border thinking’ e ‘design thinking’ verso nuove forme d’immaginazione per i paesaggi contemporanei di frontiera. La frontiera tra Marocco e Spagna è stata scelta come scenario rilevante per sviluppare queste operazioni di ricerca: un osservatorio significativo delle dinamiche socio-spaziali che caratterizzano la frontiera Europea nel Mediterraneo e in Nord Africa. Analizzando un insieme di costellazioni di ‘borderscapes’, intesi sia come narrazioni multidimensionali sia come campi socio-spaziali transcalari attraverso e al di là della linea di confine, la tesi intende descrivere le tendenze in corso ed esplorare possibili immagini alternative di cambiamento per i paesaggi di frontiera tra Marocco e Spagna. In particolare la ricerca è focalizzata sulla sezione nordest della penisola di Tangeri compresa tra lo Stretto di Gibilterra e l’enclave spagnola di Ceuta, nel nord del Marocco. Questo studio esplorativo evidenzia la distanza fra i discorsi, le strategie e le visioni politiche (dominanti) proposte dai governi nazionali e le pratiche quotidiane di resistenza, attraversamento ed uso della frontiera. All’interno di questa distanza possono essere identificate alcune possibili direzioni laterali di cambiamento delle condizioni esistenti, capaci di suggerire nuovi significati ed aprire altre opportunità di incontro attraverso la frontiera, al di là delle configurazioni politiche e dei contenitori territoriali esistenti. I contributi principali della ricerca attingono all’interazione reciproca fra la dimensione concettuale e metodologica e le esplorazioni interpretative e meta-progettuali nel contesto scelto.
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