Il tema del progetto nasce da una lettura territoriale, intesa non come mero studio delle caratteristiche dell’area, bensì come presa di coscienza delle peculiarità del luogo, evidenziando orientamenti e trame riconducibili al I sec. a.C., periodo a cui risalgono i primi documenti relativi alla centuriazione e ad opere di risistemazione territoriale da parte dei Romani. L’assenza di punti di riferimento lungo la quota dell’orizzonte ci ha indirizzati ad una più approfondita lettura del suolo, un cambio del punto di vista, una lettura “dall’alto” focalizzata alla riscoperta delle “grandi figure” (infrastrutture, tessiture del suolo, corsi d’acqua) che concorrono alla creazione del palinsesto rurale tipico lombardo. Il sistema delle rogge ha fin da subito caratterizzato l’impronta di progetto; la natura di queste “incisioni” nel terreno racconta una trama complessa di maglie, riconducibili ad una matrice superiore identificabile nel sistema della centuriazione. La proposta nasce e si sviluppa quindi sulle basi di un profondo radicamento nel territorio. Il progetto propone una figura “regolatrice”, elemento figurativo alla grande scala, che mira ad interagire in modo diretto con le infrastrutture previste dal progetto BreBeMi. Con la realizzazione del progetto BreBeMi infatti, il tavolato pianeggiante tra Milano e Brescia si è ritrovato a dover coesistere con un tappeto d’asfalto, srotolato tra i due più popolosi centri lombardi. Inoltre, la presenza del rilevato della TAV affiancato all’autostrada ridefinisce in modo netto un nuovo limite lungo l’asse est-ovest. Il progetto, un Parco di Ricerca sull’Agricoltura, consiste in un sistema di edifici disposti lungo un muro perimetrale, vero e proprio “recinto” costruito, all’interno del quale viene dato rilievo alla lavorazione ed allo studio delle principali colture lombarde. La “parte costruita” si compone di un’ala espositiva e di un polo scolastico, concludendosi nell’angolo sud-ovest con una torre panoramica, vero e proprio landmark del paesaggio lineare in cui si inserisce.
Trame di paesaggio e infrastrutture. Parco di ricerca sull'agricoltura a Caravaggio
SALVATO, VALERIO;BASEGGIO, MARCELLO ALBERTO
2010/2011
Abstract
Il tema del progetto nasce da una lettura territoriale, intesa non come mero studio delle caratteristiche dell’area, bensì come presa di coscienza delle peculiarità del luogo, evidenziando orientamenti e trame riconducibili al I sec. a.C., periodo a cui risalgono i primi documenti relativi alla centuriazione e ad opere di risistemazione territoriale da parte dei Romani. L’assenza di punti di riferimento lungo la quota dell’orizzonte ci ha indirizzati ad una più approfondita lettura del suolo, un cambio del punto di vista, una lettura “dall’alto” focalizzata alla riscoperta delle “grandi figure” (infrastrutture, tessiture del suolo, corsi d’acqua) che concorrono alla creazione del palinsesto rurale tipico lombardo. Il sistema delle rogge ha fin da subito caratterizzato l’impronta di progetto; la natura di queste “incisioni” nel terreno racconta una trama complessa di maglie, riconducibili ad una matrice superiore identificabile nel sistema della centuriazione. La proposta nasce e si sviluppa quindi sulle basi di un profondo radicamento nel territorio. Il progetto propone una figura “regolatrice”, elemento figurativo alla grande scala, che mira ad interagire in modo diretto con le infrastrutture previste dal progetto BreBeMi. Con la realizzazione del progetto BreBeMi infatti, il tavolato pianeggiante tra Milano e Brescia si è ritrovato a dover coesistere con un tappeto d’asfalto, srotolato tra i due più popolosi centri lombardi. Inoltre, la presenza del rilevato della TAV affiancato all’autostrada ridefinisce in modo netto un nuovo limite lungo l’asse est-ovest. Il progetto, un Parco di Ricerca sull’Agricoltura, consiste in un sistema di edifici disposti lungo un muro perimetrale, vero e proprio “recinto” costruito, all’interno del quale viene dato rilievo alla lavorazione ed allo studio delle principali colture lombarde. La “parte costruita” si compone di un’ala espositiva e di un polo scolastico, concludendosi nell’angolo sud-ovest con una torre panoramica, vero e proprio landmark del paesaggio lineare in cui si inserisce.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/39181