ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2017
2016/2017
Abstract (Italiano) La tesi analizza un fenomeno emergente in Italia quale il pendolarismo giornaliero di lunga distanza, con riferimento al contesto della Regione Urbana Milanese. Gli spostamenti giornalieri di lunga distanza legati a motivi di lavoro e le loro conseguenze sia sugli stili di vita, sia sui territori interessati a tali pratiche, sono stati oggetto di studi e ricerche che si sono occupati, a livello europeo, di analizzare queste nuove pratiche di mobilità definite "reversibili" (Viry, Kaufmann , 2015). L’emergere di queste nuove pratiche giornaliere di mobilità di lunga distanza, anche nell’area milanese, può essere messo in relazione sia alla nuova offerta di reti di trasporto sempre più performanti che hanno permesso di allargare i bacini giornalieri di mobilità quotidiana, sia agli effetti della crisi economica e della ristrutturazione del mercato del lavoro (nuove forme di contratti di lavoro e limitate opportunità lavorative per alcune carriere). L’interesse per queste nuove pratiche di mobilità è legato al modo con cui i pendolari di lunga distanza usano le reti di trasporto e il territorio, generando cioè nuove domande di servizi di trasporto e per la mobilità. Ricerche recenti hanno messo in evidenza che le persone ad alta mobilità non appartengono più solo a élites, dallo stile di vita molto mobile e in grado di permettersi mezzi di trasporto performanti per spostarsi; coinvolgono sempre più spesso anche lavoratori costretti a spostamenti giornalieri di lunga distanza (superiori cioè ai 70 km). Queste persone altamente mobili e dai profili socio-economici diversi, esprimono nuove domande di trasporto e di servizi, a cui diventa necessario prestare attenzione per garantire loro la possibilità di sostenere il costo complessivo di uno stile di vita molto mobile, spesso non scelto, ma subito. Gli studi accademici sulla mobilità di lunga distanza in Italia sono ancora pochi, come anche è scarsa l’attenzione delle politiche per gli effetti di tali pratiche. Con la finalità di studiare l’intensità e le forme del fenomeno del pendolarismo di lunga distanza nell’area milanese, la ricerca condotta ha dapprima utilizzato dati sul pendolarismo dell'Istat e la matrice OD della Regione Lombardia per quantificare il fenomeno e restituirne le caratteristiche principali in termini di tempi di spostamento e mezzi utilizzati. L'analisi quantitativa è stata quindi completata con una survey qualitativa: attraverso alcune interviste a pendolari giornalieri di lunga distanza, si è cercato di studiarne i comportamenti e capire le esigenze, per poi sviluppare alcune proposte in termini di nuovi spazi e attività che possano migliorare la qualità degli spostamenti giornalieri sia dalle persone altamente mobile che di altre popolazioni urbane.
Abstract The thesis focuses on an emerging phenomenon in Italy as the long-distance daily commuting, in reference to the Milan Urban Region. Forces such as economic crisis from one hand and new forms of job contracts and limited job opportunities in some careers on the other hand have led people to expand their mobility basins for finding job. Travelling extensively and passing through a long distance for job reason and its consequent both in the life of commuters and territories affected by, is the focal point of new frame in the mobility literature for such new mobility practices called “high mobility” (Viry, Kaufmann, 2015). High mobility opens up the doors to set up new questions, theories and methodologies in mobility studies. In this regard the predominant thought is considering highly mobile people as elites who belong to upper class that are able to afford highly mobile lifestyle, but in this research according to the sequence of analysis we demonstrate that highly mobile people are belonging to different socio-economic classes, create new demands for public services and need particular attention that without it, are not able to sustain the overall cost of highly mobile lifestyle. The academic studies about high mobility in Italy are very few and the effects of such emerging mobility practices are not focus of mobility researches. In this thesis we use a sequence of quantitative analysis to study the forms of work-related spatial mobility, particularly long-distance commuting, and the reversible characteristic of such mobility, in order to verify the relevance of such practices in Milan urban region. The quantitative analysis is fulfilled by complementary and qualitative survey reached by several interviews, in order to understand the situation of long-distance commuters and developing some strategies to reduce the strains due to highly mobile lifestyle. The importance of this study is due to quantifying highly mobile individuals in different time period in Milan urban area, studying the behavior of some representative long-distance commuters, and providing solutions in terms of new spaces and activities which can be used by highly mobile people as well as by commuters, inhabitant, temporary population, city users. Keywords: Spatial Mobility, New mobilities paradigm, Long-distance commuters, Reversibility, Work related mobility, High speed lines, Travel time, Modal share, Mobility environment, Transport services, Station
Tesi di laurea Magistrale