GALLO STAMPINO , PAOLA MPAMPATSIKOS , VASSILIS OLIARO, PAOLO RE CECCONI , FULVIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
La presente tesi è frutto del lavoro svolto nell’ambito del Laboratorio di Architettura delle Costruzioni Complesse II, coordinato dal Professore Tomaso Monestiroli. L’attività progettuale ha interessato il tema relativo al concorso per la costruzione di nuovi uffici della Camera dei Deputati, da ubicare sull’area di Piazza del Parlamento a Roma, svoltosi nel 1967 e conclusosi senza alcun esito operativo. Il risultato del lavoro qui proposto vede la configurazione di un edificio contemporaneo che non si limita ad aumentare la dotazione di nuovi spazi e servizi da destinare alla Camera, ma mira anche ad ospitare funzioni pubbliche con l’obiettivo di comunicare un senso di apertura, accessibilità e dialogo degli spazi istituzionali nei confronti dei cittadini. Infatti, è pensato come parte integrante della città esistente e la sua logica trova fondamento nel luogo presso cui è inserito. La planimetria generale del progetto è un rimando a uno schema tipologico che struttura l’edificio attorno a uno spazio aperto centrale. Ne risulta una corte a C, chiusa soltanto figurativamente dal corpo antistante di Palazzo Montecitorio come tentativo di stabilire un rapporto corale con esso. Questa conformazione porta Piazza del Parlamento dentro la corte, dalla quale affiora progressivamente un corpo trapezoidale, che forma con essa un unico campo spaziale.
Il progetto è il risultato della convergenza delle discipline in cui è articolato il Laboratorio quali la progettazione architettonica, strutturale, tecnologica e impiantistica, uniti alla valutazione dell’impatto ambientale che ne deriva.
This thesis is the result of the work carried out in the Laboratorio di Architettura delle Costruzioni Complesse II, coordinated by Professor Tomaso Monestiroli. The design process concerns the public competition related to the new office construction for deputies chamber to be located on Piazza del Parlamento area in Rome which took place in 1967 without any outcome. The upshot of the work here proposed is a contemporary building that not only increases spaces and services for deputies, but also hosts public spaces with the aim of communicating a sense of openness, accessibility and dialogue of institutional spaces towards citizens. It is in fact configured as an integral part of the existing city and its logic is based in the place where it is located. The floor plan shows us a reminder to a typological scheme that structures the building around a main open space area. The final result of this typological reference application is a square, so called Corte C, closed only figuratively by the body in front of Palazzo Montecitorio as an attempt to establish a choral relationship with it. This shape brings Piazza del Parlamento inside the open space framed by the building, from which emerges progressively a trapezoidal body, which forms with it a single space field.
The project is the result of the convergence of the disciplines in which the architectural design studio is articulated such as architectural design, structural design, technology design and building service design, combined with the assessment of its environmental impact.