ARC III - Scuola del Design
3-apr-2025
2023/2024
Questa tesi esamina come gli adattamenti contemporanei di Cappuccetto Rosso nel cinema, nella televisione e nei media interattivi reinterpretino i motivi tradizionali attraverso il design della comunicazione, utilizzando un’antropologia della comunicazione e un approccio intermediale per esplorare i temi del genere, della sessualità e della predazione. Nonostante l’ampia ricerca sugli adattamenti delle fiabe, pochi studi hanno combinato queste prospettive per analizzare come gli elementi visivi e narrativi trasformino gli archetipi, plasmino la percezione del pubblico e rivelino il ruolo del design della comunicazione nello strutturare e presentare le reinterpretazioni attraverso i media. Lo scopo di questo studio è considerare i simboli e i motivi chiave di Cappuccetto Rosso ed esaminare come vengono ridisegnati nei vari adattamenti mediatici. Esplora poi come l’intertestualità e la narrazione intermedia rimodellino la narrazione per il pubblico moderno. Infine, attraverso un’ottica femminista, si indaga su come i quadri psicoanalitici informino le rappresentazioni delle dinamiche di potere, del trauma e dell’agency, nonché le rappresentazioni di genere e di predatore-preda. Utilizzando un’analisi comparativa dei media, questo studio esamina le rielaborazioni femministe (La camera di sangue), gli adattamenti cinematografici e televisivi (Cappuccetto Rosso, Into the Woods, C’era una volta, Raccontami una storia) e le reinterpretazioni interattive (Il sentiero). Queste rielaborazioni contemporanee mettono in discussione le tradizionali dualità di innocenza e predazione, posizionando Cappuccetto Rosso e il Lupo come figure fluide piuttosto che archetipi fissi, ridefinendo al contempo l’agenzia e il coinvolgimento del pubblico nella narrazione. Questo articolo contribuisce al campo del design della comunicazione dimostrando come le fiabe funzionino come testi culturali in evoluzione. Collegando la semiotica, gli studi sui media e l’antropologia della comunicazione, offre un quadro di riferimento per analizzare i futuri adattamenti delle fiabe e il loro ruolo nella narrazione.
This thesis examines how contemporary adaptations of Little Red Riding Hood in film, television, and interactive media reinterpret traditional motifs through communication design, using an anthropology of communication and intermedial approach to explore themes of gender, sexuality, and predation. Despite extensive research on fairy tale adaptations, few studies have combined these perspectives to analyse how visual and narrative elements transform archetypes, shape audience perception, and reveal the role of communication design in structuring and presenting reinterpretations across media. The purpose of this study is to consider the key symbols and motifs in Little Red Riding Hood, and examine how they are redesigned across various media adaptations. It then explores how intertextuality and intermedia storytelling reshape the narrative for modern audiences. Finally, through a feminist lense, it investigates how psychoanalatic frameworks inform portrayals of power dynamics, trauma, and agency, along with gender and predator-prey representations. Using a comparative media analysis, this study examines feminist retellings (The Bloody Chamber), cinematic and televisual adaptations (Red Riding Hood, Into the Woods, Once Upon a Time, Tell Me a Story), and interactive reinterpretations (The Path). These contemporary reworkings challenge traditional dualities of innocence and predation by positioning Red and the Wolf as fluid figures rather than fixed archetypes, while redefining agency and audience engagement in storytelling. This paper contributes to the field of communication design by demonstrating how fairy tales function as evolving cultural texts. By bridging semiotics, media studies, and anthropology of communication, it offers a framework for analysing future fairy tale adaptations and their role in storytelling.