ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2023/2024
Il progetto si inserisce nell’ambito della indagine condotta da SPUN sugli effetti del cambiamento climatico sui funghi micorrizici negli ecosistemi della Val d’Ala, nelle Alpi Graie. Il rapporto cruciale tra micorrize e resilienza ecologica è esplorato all’interno del progetto e si evidenzia come la rete sotterranea, un equilibrio invisibile ma fondamentale, costituisca un elemento chiave per la sopravvivenza degli ecosistemi, minacciati dal cambiamento climatico.
La struttura del lavoro, sia dal punto di vista metodologico che narrativo, è articolata in tre macro sezioni. La prima parte definisce il quadro teorico della ricerca, esplorando la biologia e classificazione dei funghi. Vengono analizzati i dibattiti accademici sulla crisi climatica e il contributo dei funghi alla regolazione ambientale. In particolare, lo studio considera gli effetti dell’aumento della CO₂ e il ruolo dei funghi nel contrastare il cambiamento climatico. La seconda sezione, dopo un’analisi globale delle problematiche ambientali, si concentra sull’area alpina della Val d’Ala. Qui è esplorata la relazione tra gli ecosistemi locali e i funghi micorrizici, considerando le specificità geografiche e climatiche del territorio. Sulla base di questa analisi, viene sviluppato un progetto per un edificio di ricerca, pensato come un hub per lo studio e il monitoraggio delle interazioni tra i funghi e l’ambiente circostante. La terza parte della ricerca esplora l’uso del micelio come materiale innovativo per la progettazione e la fabbricazione. Dopo aver analizzato i processi di produzione avanzati, viene sviluppata un’idea progettuale per una struttura da inserire nel terreno, concepita con una duplice funzione: da un lato come strumento di studio per monitorare la crescita e l’interazione del micelio con l’ambiente, dall’altro come mezzo di rigenerazione del suolo.
Questa ricerca evidenzia il valore di un mondo sotterraneo ancora poco conosciuto, in cui la simbiosi tra funghi ed ecosistemi offre spunti per delineare nuove strategie per la tutela della biodiversità e la progettazione di ambienti più resilienti.
The project is part of the investigation conducted by SPUN on the effects of climate change on mycorrhizal fungi in the ecosystems of Val d'Ala, in the Graian Alps. The crucial relationship between mycorrhizae and ecological resilience is explored within the project, highlighting how the underground network, an invisible yet fundamental balance, constitutes a key element for the survival of ecosystems threatened by climate change.
The structure of the work, both methodologically and narratively, is divided into three main sections. The first part defines the theoretical framework of the research, exploring the biology and classification of fungi. Academic debates on the climate crisis and the contribution of fungi to environmental regulation are analyzed. In particular, the study examines the effects of rising CO₂ levels and the role of fungi in mitigating climate change. The second section, following a global analysis of environmental issues, focuses on the alpine area of Val d'Ala. Here, the relationship between local ecosystems and mycorrhizal fungi is explored, considering the geographical and climatic specificities of the territory. Based on this analysis, a research facility is designed as a hub for studying and monitoring interactions between fungi and the surrounding environment. The third part of the research investigates the use of mycelium as an innovative material for design and fabrication. After analyzing advanced production processes, a design proposal is developed for a structure to be embedded in the ground, conceived with a dual function: on one hand, as a research tool to monitor mycelium growth and its interaction with the environment, and on the other, as a means of soil regeneration.
This research highlights the value of a still little-known underground world, where the symbiosis between fungi and ecosystems offers insights for outlining new strategies for biodiversity conservation and the design of more resilient environments.