ARC II - Scuola di Architettura Civile
22-apr-2013
2011/2012
Questa tesi è da intendersi come il risultato finale di un percorso universitario iniziato durante i primi anni universitari in questa facoltà di architettura, che si è concluso ed è maturato nel corso degli ultimi mesi. In particolare negli ultimi due anni della nostra carriera scolastica, ci è stata data la possibilità di portare a termine un progetto che ha come funzione quella di servire la comunità di Pisogne (BS) a livello sociale con la costruzione di un teatro polifunzionale, nel rispetto delle direttive dettate dal PRG del comune. Il nostro percorso, nello specifico, è partito da un’analisi territoriale di carattere, oltre che urbano, funzionale, storico e geografico; questo perché il comune di Pisogne si va a collocare in un punto focale della regione Lombardia, in particolare tra la sponda nord del lago di Iseo e l’ingresso per la Val Camonica. Questa zona ha visto una serie di grandi trasformazioni sia dal punto di vista naturale, iniziate secoli fa, sia dal punto di vista urbano e sociale. La nostra analisi verte quindi allo studio di tutti quei fattori con cui oggi l’uomo opera. Lo studio storico si è interessato in particolare sui primi insediamenti dell’uomo in questa zona, più nel dettaglio della comunità dei camuni che hanno abitato l’intera valle per secoli. Ciò che ha permesso invece la nascita della città sono state le prime infrastrutture costruite dall’uomo, come per esempio la via Valeriana seguita poi dall’edificazioni delle Pievi e dalla cristianizzazione della zona; anche il commercio ha dato una forte impronta, favorito sia dalla posizione predominante sul lago che ha permesso di sfruttare al meglio le vie d’acqua per i trasporti, sia dalla costruzione di nuove arterie e della ferrovia, che prosegue sino alla fine della valle. Una seconda fase predominante è quella della industrializzazione della valle che vede come protagonisti alcuni nomi illustri: Giuseppe Palini a cui la Società Nazionale di Ferrovie e Tramvie affidò alla falegnameria Palini la realizzazione di tutti gli infissi dei caselli e delle stazioni della linea. Nel 1910, la fabbrica venne trasferita nella "periferia" nord, proprio tra l'asse di via della Rimembranza (tra stazione e vecchia provinciale) e la strada comunale di Nistoi. La giacitura degli edifici origina li mostra chiaramente l'utilizzo del "colatore Ogliolo" per l'alimenta zione della segheria. La produzione di materiale bellico che fece la prima fortuna dei Palini fu poi riconvertita negli Anni '20 in quella della produzione industriale di arredi speciali scolastici che portò l'azienda ad avere fino ad oltre 400 dipendenti. Per altro verso, alla fine del XIX secolo, le antiche produzioni metallurgiche dei forni fusori e delle fucine pisognesi si erano spente. Negli anni del Dopoguerra, si opera un a vera e propria riconversione della cultura del ferro e della manodopera specializzata, rilanciando l'attività siderurgica con l'insediamento di laminatoi per la produzione di ferro tondo per l'edilizia e di diverse officine meccaniche specializzate in carpenteria. Nel1946 si insedia la Officine Laminatoi Sebini (OLS, negli Anni '80 raggiunse i 350 addetti); nel 1951 entra in produzione l'Azienda Laminazione Ferro (ALFER) sempre per la laminazione del tondino. Nel1963 su iniziativa dell'imprenditore tedesco Merkel si insedia l'Acciaieria di Pisogne (Acciaieria dei Tedeschi) per la produzione di acciai di qualità . Nello stesso periodo nacque la la prima società idroelettrica operante in Valcamonica a partire dal maggio 1905, è la SEB -Società Elettrica Bresciana – che già nell'anno 1907 ha ormai raggiunto il monopolio della produ zione e distribuzione di energia e del trasporto tranviario extraurbano; la seconda, dal1907, fu la GEA -Generale Elettrica dell'Adamello; la terza è l'ELVA -Società Elettrica Vall e Canonica­ fondata nel 1907. Anche il turismo negli ultimi secoli ha portato a numerosi cambiamenti lungo tutta la valle a livello urbano, attraverso la nascita di strutture ricettive-alberghiere e la valorizzazione e rivalutazione dell’ambiente naturale circostante. L’argomento di interesse principale – la “chiave di lettura” – è stato quello delle trasformazioni delle aree a lago, intese come linee di costa lungo la quale si sono stratificati nel tempo interventi infrastrutturali, edifici produttivi e monumentali, spazi pubblici, che testimoniano il rapporto del paese con il lago. Dopo questa fase di analisi, si è passati alla progettazione di un teatro, richiesta dalle amministrazioni locali impegnate nel miglioramento dei servizi su territorio, che favorisca integrazione e coesioni sociale. Il primo passo della progettazione è stato quello di individuare una zona già indicata dal PRG stesso nel comune di Pisogne; in particolare lungo il lato maggiore della chiesa Principale, per sottolineare l’importanza che questa opera avrà all’interno della comunità. In seguito abbiamo proposto un fabbricato che rispettasse l’intorno urbano, attraverso l’uso di un linguaggio architettonico “pulito” e semplice, composto da volumi puri e non invasivi. A questo progetto si è integrato di seguito la necessità di creare una piccola piazza interna che, oltre a fungere come ingresso verso il teatro, si collocasse come snodo principale per tutti i percorsi pedonali che arrivano sia dalla città, che dal parco pubblico retrostante all’area di progetto. Conclusa la prima fase di conoscenza dell’area di intervento, e definiti tutti gli intenti progettuali, il secondo step vede l’evoluzione dell’idea progettuale attraverso la fase di realizzazione; si passa dunque da uno stato concettuale a una realtà costruttiva. Questo passaggio è reso possibile grazie allo studio della norma UNI 8290, mirata alla scomposizione funzionale degli edifici; uno strumento tecnico da considerarsi come punto di partenza per la progettazione di ogni singolo elemento e materiale che va a comporre la struttura nella sua completezza sia funzionale che strutturale. Possiamo dunque leggere questa tesi come un’evoluzione di un’idea progettuale che parte da un’analisi sociale e del territorio circostante, passando per tutte le fasi storiche e geografiche, arrivando ad uno studio tipologico e formale che prosegue verso una possibile realizzazione concreta supportata da una seconda analisi questa volta mirata alle funzioni e alle caratteristiche di ogni singolo elemento costruttivo.
Tesi di laurea Magistrale