L’evoluzione delle tecnologie miniaturizzate porta alla luce nuove tipologie di strutture ed elementi che operano a scale infinitesimali e che si spingono fino a dimensioni nanometriche.
Il design è rimasto estraneo fino ad ora a questo mondo miniaturizzato, che però si rivela attraverso alcuni elementi che possono essere considerati a tutti gli effetti degli artefatti, delle tipologie oggettuali.
E’ dunque interessante cercare di capire cosa può accadere se i progettisti operassero a questi livelli di scala.
Che contributo possono dare? che cosa cambia a livello progettuale? e fino a che punto, come designer ci si può spingere?
Quali sono in sostanza le dimensioni minime in cui le regole che governano la nostra disciplina, ci permettono di avere voce in capitolo?