In a context in which the effects of the financial crisis started in 2008 are still perceivable, this dissertation aims to identify and explore its impacts on the financing of start-ups. These firms play a fundamental role within a market economy, as they produce a great positive contribution to global innovation growth and knowledge. As shown in the academic literature, a major issue concerning the survival and growth of these young companies is their ability to raise an adequate level of funding. A key role can be played, in this respect, by specialized financial intermediaries such as Venture Capitalists (VCs). Many academic contributions in the field of entrepreneurial finance have shown that VCs could possibly fill the funding gap existing between traditional investors (e.g. banks) and start-ups, as they have the capabilities to solve the difficulties related to the presence of substantial information asymmetries. These investors, in fact, have specialized skills and qualified know-how that let them over-step the existing information barriers by understanding more easily the innovative idea’s high potential that characterized these companies. In this sense, VC investors are reputed to be the most tailored partners for start-ups: they in fact contribute to their growth, development as well as to their survival. Using a European data on VC investments and investee start-ups (sources: ThomsonOne and Orbis), the aim of this work is twofold. First, we investigate whether and how the financial crisis, started in 2008, affected VC activity in Europe. In particular, we analyze how the number of VC investments has changed during the historical period affected by the crisis. Second, we assess the impact of different type of VC investors (Independent VCs, Corporate VCs, Bank-backed VCs, and Government VCs) on the sales and employee growth of European high-tech entrepreneurial firms during the crisis. To this aim, we estimate a series of fixed effects (FE) regression models, in which we have considered the sales and employees’ growth as main dependent variables. Our results can be summarized as follows. First, descriptive statistics on the number of VC investments across time clearly show that VC activity is cyclical, as we observe a large decrease in the number of VC investments in 2009. This results holds for all types of VCs, with the exception of GVCs. Second, results from the econometric estimates of FE regression models on sales and employees growth generally show that VC investments positively affect a start-up’s (sales and employees) growth in a positive growth scenario. Furthermore, during the negative growth scenario associated to the crisis, we do not observe significant differences concerning the positive effect of VC on a start-up’s growth. However, some interesting differences emerges when we take into account the different types of VCs. More specifically, as to sales growth, the main statistically robust and economically relevant positive effect is exerted by IVC and BVC investors. Conversely, the impact of GVC and CVC appears to be negligible. These results hold both in a positive growth scenario and during the crisis. These results are probably due to the presence of different objectives and resources provided by the different types of VCs. As to employees’ growth, we observe a positive impact of IVC and BVC on employees’ growth in a positive growth scenario. However, the effect of IVC and BVC is significantly reduced during the crisis. Furthermore, our results highlight that GVC does not have any significant effect on employees growth in a positive growth scenario, but the effect becomes negative (even if with low statistical significance) during the crisis: this is quite surprising as, normally, government agencies should care more about the employees’ global growth in order to achieve higher social welfare. To conclude, we can assess that our work contribute to the entrepreneurial finance literature by examining the role of VCs both in a positive and negative growth scenario. This can be considered as a starting point for further analyses concerning the impacts observed on start-ups performance in unstable economic circumstances.

In un contesto in cui l’economia attuale porta ancora con sé parte degli effetti della crisi economica del XXI secolo, la nostra tesi mira a identificare ed esplorare gli impatti che si sono registrati in un particolare settore, considerato critico da una parte per l’apporto conoscitivo necessario e, dall’altra, per l’alto tasso innovativo ad esso associato. Stiamo parlando delle start-ups, giovani imprese che ricoprono un ruolo indispensabile all’interno di un’economia di mercato, e che, come ampiamente mostrato dalla letteratura accademica, per loro natura esprimono grande difficoltà nella raccolta di finanziamenti esterni. In questo ambito entrano in gioco le figure del Venture Capitalist (VC) in tutte le loro accezioni (Independent VC, Bank VC, Corporate VC e Governament VC), intermediari finanziari specializzati che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo delle start-ups, nonché alla loro sopravvivenza. In particolare, diversi contributi accademici mostrano come i VCs riescano, attraverso competenze e conoscenze altamente specializzate, ad abbattere le barriere informative esistenti fra investitori tradizionali, come ad esempio le banche, e le start-ups, e costituiscano una soluzione plausibile al fine di colmare il gap di finanziamento di cui sopra. I VCs sono quindi, in questo senso, considerati i partner più adatti per le start-ups: contribuiscono infatti alla loro crescita, al loro sviluppo, ma soprattutto alla loro sopravvivenza. Utilizzando un ampio set di informazioni, nato dallo sforzo congiunto di ben otto paesi europei (il ThomsonOne dataset), lo scopo ultimo di questa trattazione è duplice. Prima di tutto, analizzeremo in che modo la crisi finanziaria, iniziata nel 2008, abbia influenzato l’attività di VC in Europa. In particolare, studieremo l’andamento del numero degli investimenti di VC nell’arco temporale coinvolto dalla crisi economica. Secondariamente, esamineremo gli impatti che i fondi di VC hanno registrato sulle performances delle imprese europee investite, in termini di crescita delle vendite e del numero di addetti, in un periodo di recessione economica. A questo scopo, abbiamo effettuato una serie di modelli di regressione ad effetti fissi (FE), in cui l’andamento delle vendite e la crescita dei dipendenti sono state considerate come principali variabili dipendenti. I risultati possono essere riassunti come segue. Innanzitutto, le statistiche descrittive sulla variazione del numero di investimenti di VC nel tempo mostrano chiaramente che l'attività VC segue un andamento ciclico: si osserva infatti una forte diminuzione del numero di investimenti di VC nel 2009 in seguito all’avvento della crisi in Europa. Il risultato vale per tutti i tipi di VC, con l'eccezione degli investimenti di GVC. In secondo luogo, dalle stime econometriche dei modelli di regressione FE, svolti in relazione alla crescita delle vendite e dei dipendenti, si evince che in generale gli investimenti di capitale di rischio incidono positivamente sulle performances (in termini di crescita delle vendite e del numero di dipendenti) di una start-up in uno scenario di crescita positiva. Invece, durante lo scenario di crescita negativa associato alla crisi, non osserviamo differenze significative riguardanti l'effetto positivo di VC sulle performances di una start-up. Tuttavia, alcune differenze interessanti emergono quando prendiamo in considerazione le diverse tipologie di VC. In particolare, per quanto riguarda la crescita delle vendite, il principale impatto positivo, statisticamente robusto ed economicamente rilevante, viene esercitato da IVCs e BVCs . Al contrario, l'impatto dei GVCs e CVCs sembra essere trascurabile. Questi risultati valgono sia in uno scenario di crescita positivo sia durante la crisi. Questo è probabilmente dovuto alla diversità di obiettivi e risorse che vengono fornite dai diversi tipi di VC. Per quanto riguarda la crescita del numero di addetti, si osserva un impatto positivo di IVC e BVC in uno scenario di crescita positiva. Tuttavia, l'effetto di IVC e BVC è significativamente ridotto durante la crisi. Inoltre, i nostri risultati sottolineano che investimenti di GVC non registrano alcun impatto significativo sulla crescita del numero di addetti in uno scenario di crescita positiva, ma l'effetto diventa negativo (anche se con una bassa significatività statistica) durante la crisi: questo è abbastanza sorprendente in quanto, di norma, gli enti governativi dovrebbero maggiormente preoccuparsi per la crescita globale dei dipendenti, al fine di ottenere una maggiore benessere sociale. Per concludere, possiamo affermare che il nostro lavoro contribuisce alla letteratura esistente in materia di finanza imprenditoriale, poiché esamina il ruolo del VC sia in uno scenario di crescita positiva sia negativa. Questo può essere considerato come un punto di partenza per ulteriori analisi riguardanti l’impatto dei fondi di VC sulle performance delle start-ups in un contesto di instabilità economica.

Contesto economico e venture capital : l'impatto della crisi sulle start-ups europee

RINALDI, STEFANIA VALERIA;CHESSA, GRETA CHARLOTTE
2014/2015

Abstract

In a context in which the effects of the financial crisis started in 2008 are still perceivable, this dissertation aims to identify and explore its impacts on the financing of start-ups. These firms play a fundamental role within a market economy, as they produce a great positive contribution to global innovation growth and knowledge. As shown in the academic literature, a major issue concerning the survival and growth of these young companies is their ability to raise an adequate level of funding. A key role can be played, in this respect, by specialized financial intermediaries such as Venture Capitalists (VCs). Many academic contributions in the field of entrepreneurial finance have shown that VCs could possibly fill the funding gap existing between traditional investors (e.g. banks) and start-ups, as they have the capabilities to solve the difficulties related to the presence of substantial information asymmetries. These investors, in fact, have specialized skills and qualified know-how that let them over-step the existing information barriers by understanding more easily the innovative idea’s high potential that characterized these companies. In this sense, VC investors are reputed to be the most tailored partners for start-ups: they in fact contribute to their growth, development as well as to their survival. Using a European data on VC investments and investee start-ups (sources: ThomsonOne and Orbis), the aim of this work is twofold. First, we investigate whether and how the financial crisis, started in 2008, affected VC activity in Europe. In particular, we analyze how the number of VC investments has changed during the historical period affected by the crisis. Second, we assess the impact of different type of VC investors (Independent VCs, Corporate VCs, Bank-backed VCs, and Government VCs) on the sales and employee growth of European high-tech entrepreneurial firms during the crisis. To this aim, we estimate a series of fixed effects (FE) regression models, in which we have considered the sales and employees’ growth as main dependent variables. Our results can be summarized as follows. First, descriptive statistics on the number of VC investments across time clearly show that VC activity is cyclical, as we observe a large decrease in the number of VC investments in 2009. This results holds for all types of VCs, with the exception of GVCs. Second, results from the econometric estimates of FE regression models on sales and employees growth generally show that VC investments positively affect a start-up’s (sales and employees) growth in a positive growth scenario. Furthermore, during the negative growth scenario associated to the crisis, we do not observe significant differences concerning the positive effect of VC on a start-up’s growth. However, some interesting differences emerges when we take into account the different types of VCs. More specifically, as to sales growth, the main statistically robust and economically relevant positive effect is exerted by IVC and BVC investors. Conversely, the impact of GVC and CVC appears to be negligible. These results hold both in a positive growth scenario and during the crisis. These results are probably due to the presence of different objectives and resources provided by the different types of VCs. As to employees’ growth, we observe a positive impact of IVC and BVC on employees’ growth in a positive growth scenario. However, the effect of IVC and BVC is significantly reduced during the crisis. Furthermore, our results highlight that GVC does not have any significant effect on employees growth in a positive growth scenario, but the effect becomes negative (even if with low statistical significance) during the crisis: this is quite surprising as, normally, government agencies should care more about the employees’ global growth in order to achieve higher social welfare. To conclude, we can assess that our work contribute to the entrepreneurial finance literature by examining the role of VCs both in a positive and negative growth scenario. This can be considered as a starting point for further analyses concerning the impacts observed on start-ups performance in unstable economic circumstances.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2015
2014/2015
In un contesto in cui l’economia attuale porta ancora con sé parte degli effetti della crisi economica del XXI secolo, la nostra tesi mira a identificare ed esplorare gli impatti che si sono registrati in un particolare settore, considerato critico da una parte per l’apporto conoscitivo necessario e, dall’altra, per l’alto tasso innovativo ad esso associato. Stiamo parlando delle start-ups, giovani imprese che ricoprono un ruolo indispensabile all’interno di un’economia di mercato, e che, come ampiamente mostrato dalla letteratura accademica, per loro natura esprimono grande difficoltà nella raccolta di finanziamenti esterni. In questo ambito entrano in gioco le figure del Venture Capitalist (VC) in tutte le loro accezioni (Independent VC, Bank VC, Corporate VC e Governament VC), intermediari finanziari specializzati che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo delle start-ups, nonché alla loro sopravvivenza. In particolare, diversi contributi accademici mostrano come i VCs riescano, attraverso competenze e conoscenze altamente specializzate, ad abbattere le barriere informative esistenti fra investitori tradizionali, come ad esempio le banche, e le start-ups, e costituiscano una soluzione plausibile al fine di colmare il gap di finanziamento di cui sopra. I VCs sono quindi, in questo senso, considerati i partner più adatti per le start-ups: contribuiscono infatti alla loro crescita, al loro sviluppo, ma soprattutto alla loro sopravvivenza. Utilizzando un ampio set di informazioni, nato dallo sforzo congiunto di ben otto paesi europei (il ThomsonOne dataset), lo scopo ultimo di questa trattazione è duplice. Prima di tutto, analizzeremo in che modo la crisi finanziaria, iniziata nel 2008, abbia influenzato l’attività di VC in Europa. In particolare, studieremo l’andamento del numero degli investimenti di VC nell’arco temporale coinvolto dalla crisi economica. Secondariamente, esamineremo gli impatti che i fondi di VC hanno registrato sulle performances delle imprese europee investite, in termini di crescita delle vendite e del numero di addetti, in un periodo di recessione economica. A questo scopo, abbiamo effettuato una serie di modelli di regressione ad effetti fissi (FE), in cui l’andamento delle vendite e la crescita dei dipendenti sono state considerate come principali variabili dipendenti. I risultati possono essere riassunti come segue. Innanzitutto, le statistiche descrittive sulla variazione del numero di investimenti di VC nel tempo mostrano chiaramente che l'attività VC segue un andamento ciclico: si osserva infatti una forte diminuzione del numero di investimenti di VC nel 2009 in seguito all’avvento della crisi in Europa. Il risultato vale per tutti i tipi di VC, con l'eccezione degli investimenti di GVC. In secondo luogo, dalle stime econometriche dei modelli di regressione FE, svolti in relazione alla crescita delle vendite e dei dipendenti, si evince che in generale gli investimenti di capitale di rischio incidono positivamente sulle performances (in termini di crescita delle vendite e del numero di dipendenti) di una start-up in uno scenario di crescita positiva. Invece, durante lo scenario di crescita negativa associato alla crisi, non osserviamo differenze significative riguardanti l'effetto positivo di VC sulle performances di una start-up. Tuttavia, alcune differenze interessanti emergono quando prendiamo in considerazione le diverse tipologie di VC. In particolare, per quanto riguarda la crescita delle vendite, il principale impatto positivo, statisticamente robusto ed economicamente rilevante, viene esercitato da IVCs e BVCs . Al contrario, l'impatto dei GVCs e CVCs sembra essere trascurabile. Questi risultati valgono sia in uno scenario di crescita positivo sia durante la crisi. Questo è probabilmente dovuto alla diversità di obiettivi e risorse che vengono fornite dai diversi tipi di VC. Per quanto riguarda la crescita del numero di addetti, si osserva un impatto positivo di IVC e BVC in uno scenario di crescita positiva. Tuttavia, l'effetto di IVC e BVC è significativamente ridotto durante la crisi. Inoltre, i nostri risultati sottolineano che investimenti di GVC non registrano alcun impatto significativo sulla crescita del numero di addetti in uno scenario di crescita positiva, ma l'effetto diventa negativo (anche se con una bassa significatività statistica) durante la crisi: questo è abbastanza sorprendente in quanto, di norma, gli enti governativi dovrebbero maggiormente preoccuparsi per la crescita globale dei dipendenti, al fine di ottenere una maggiore benessere sociale. Per concludere, possiamo affermare che il nostro lavoro contribuisce alla letteratura esistente in materia di finanza imprenditoriale, poiché esamina il ruolo del VC sia in uno scenario di crescita positiva sia negativa. Questo può essere considerato come un punto di partenza per ulteriori analisi riguardanti l’impatto dei fondi di VC sulle performance delle start-ups in un contesto di instabilità economica.
Tesi di laurea Magistrale
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