This study aims at studying the Initial Public Offerings. According to the financial literature, IPOs experience an average initial positive return on the first day of trading (Loughran, Ritter e Rydqvist (1994)), known as underpricing. In such a case, the issuer has placed on the market shares with a price lower than fair value and we say the company to be valued at a discount. Yet, another bulk of literature shows that this may only be a short term phenomenon, as in the long-run IPOs are actually overpriced. Thus, our analysis designs a relative valuation framework in order to test whether young and small companies listed in alternative European Equity markets experience the same pattern of the mean IPO firm. These companies, indeed, by their nature should be placed at discount relative to more mature peers. We investigate a sample of IPOs that occurred in European alternative markets between 2005 and 2013 through the implementation of three different methods of matching. Since the results show that these IPOs are overvalued compared to matched firms, we also perform a multivariate analysis aimed at identifying the determinants of this valuation premium. We found that this premium depends on: a) the profitability of the issuer, b) the size of the offer in terms of primary shares, c) the percentage of capital sold by the pre-existing shareholders during the IPO stage, d) the use of particular multiples to conduct the assessment pre-listing, e) the market conditions in the period prior to the IPO, and finally f) whether the issuer belongs to technological industries or not.

Il lavoro di tesi proposto è volto ad ampliare la letteratura esistente su un tema molto dibattuto: la valutazione delle Initial Public Offerings. Secondo la letteratura finanziaria, un’IPO ottiene regolarmente un rendimento iniziale positivo al termine del primo giorno di quotazione (Loughran, Ritter e Rydqvist (1994)), chiamato underpricing. Quando si verifica questa situazione, significa che la società emittente ha collocato sul mercato le azioni a un prezzo minore rispetto al valore di mercato e, dunque, è stata valutata a sconto. Adottando l’approccio dei multipli di mercato, il seguente lavoro si è proposto di individuare le società comparabili – per un campione di IPO avvenute in alcuni mercati alternativi europei tra il 2005 e il 2013 – attraverso l’implementazione di tre metodi di matching differenti con lo scopo di eseguire una valutazione relativa finalizzata a verificare se le piccole e medie imprese rispettano la tendenza delle società che si quotano sui mercati principali a essere sottovalutate. Poiché dai risultati è emerso che le IPO del campione di riferimento sono sopravvalutate rispetto alle comparabili, si è svolta un’analisi multivariata mirata a individuare i fattori che determinano il premio valutazione. Da questa seconda analisi, è risultato che la valutazione a premio delle IPO rispetto alle comparabili dipende in maniera significativa da: a) la profittabilità dell’impresa che intende quotarsi, b) la dimensione dell’offerta in termini di azioni primarie, c) la percentuale di capitale venduta dagli azionisti pre-esistenti in fase di IPO, d) l’utilizzo di particolari multipli nei diversi anni di quotazione considerati, e) le condizioni del mercato nel periodo precedente l’IPO e, infine, f) l’appartenenza o meno dell’impresa emittente a settori tecnologici.

Le initial public offering sui mercati alternativi europei. L'applicazione del metodo dei multipli comparabili alla valutazione delle PMI

ARDEMAGNI, MATTIA;DANIELE, LUIGI
2013/2014

Abstract

This study aims at studying the Initial Public Offerings. According to the financial literature, IPOs experience an average initial positive return on the first day of trading (Loughran, Ritter e Rydqvist (1994)), known as underpricing. In such a case, the issuer has placed on the market shares with a price lower than fair value and we say the company to be valued at a discount. Yet, another bulk of literature shows that this may only be a short term phenomenon, as in the long-run IPOs are actually overpriced. Thus, our analysis designs a relative valuation framework in order to test whether young and small companies listed in alternative European Equity markets experience the same pattern of the mean IPO firm. These companies, indeed, by their nature should be placed at discount relative to more mature peers. We investigate a sample of IPOs that occurred in European alternative markets between 2005 and 2013 through the implementation of three different methods of matching. Since the results show that these IPOs are overvalued compared to matched firms, we also perform a multivariate analysis aimed at identifying the determinants of this valuation premium. We found that this premium depends on: a) the profitability of the issuer, b) the size of the offer in terms of primary shares, c) the percentage of capital sold by the pre-existing shareholders during the IPO stage, d) the use of particular multiples to conduct the assessment pre-listing, e) the market conditions in the period prior to the IPO, and finally f) whether the issuer belongs to technological industries or not.
BONAVENTURA, MATTEO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
3-ott-2014
2013/2014
Il lavoro di tesi proposto è volto ad ampliare la letteratura esistente su un tema molto dibattuto: la valutazione delle Initial Public Offerings. Secondo la letteratura finanziaria, un’IPO ottiene regolarmente un rendimento iniziale positivo al termine del primo giorno di quotazione (Loughran, Ritter e Rydqvist (1994)), chiamato underpricing. Quando si verifica questa situazione, significa che la società emittente ha collocato sul mercato le azioni a un prezzo minore rispetto al valore di mercato e, dunque, è stata valutata a sconto. Adottando l’approccio dei multipli di mercato, il seguente lavoro si è proposto di individuare le società comparabili – per un campione di IPO avvenute in alcuni mercati alternativi europei tra il 2005 e il 2013 – attraverso l’implementazione di tre metodi di matching differenti con lo scopo di eseguire una valutazione relativa finalizzata a verificare se le piccole e medie imprese rispettano la tendenza delle società che si quotano sui mercati principali a essere sottovalutate. Poiché dai risultati è emerso che le IPO del campione di riferimento sono sopravvalutate rispetto alle comparabili, si è svolta un’analisi multivariata mirata a individuare i fattori che determinano il premio valutazione. Da questa seconda analisi, è risultato che la valutazione a premio delle IPO rispetto alle comparabili dipende in maniera significativa da: a) la profittabilità dell’impresa che intende quotarsi, b) la dimensione dell’offerta in termini di azioni primarie, c) la percentuale di capitale venduta dagli azionisti pre-esistenti in fase di IPO, d) l’utilizzo di particolari multipli nei diversi anni di quotazione considerati, e) le condizioni del mercato nel periodo precedente l’IPO e, infine, f) l’appartenenza o meno dell’impresa emittente a settori tecnologici.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/95925