Modellazione e valutazione economica di un network di mini-factory nel settore del legno arredo

Il contesto in cui si trovano ad operare le imprese è dominato da cambiamento e incertezza a causa delle condizioni economiche globali e della moltitudine di attori con cui si trovano a collaborare. Un numero sempre più crescente di mercati è caratterizzato da un’alta frammentazione delle preferenze e dei comportamenti di acquisto dei clienti, anche come conseguenza della crescente maturità e delle più specifiche esigenze rispetto alle caratteristiche dei prodotti e dei servizi richiesti. Per incrementare o anche solo mantenere la quota di mercato in mercati saturi in cui è presente un’eccedenza di offerta rispetto alla domanda, è quindi di fondamentale importanza riuscire a soddisfare al meglio le richieste dei clienti, proponendo prodotti e servizi quanto più possibile personalizzati. Le aziende, di contro, per adattarsi e rispondere in maniera adeguata alle diverse richieste del mercato, devono essere in grado di sviluppare capacità produttive innovative che permettano una maggiore flessibilità e personalizzazione del prodotto, e al contempo garantiscano brevi tempi di consegna alle richieste del mercato, diventato sempre più esigente. La Mini-factory, definita come modello di business modulare, scalabile, geograficamente distribuito, connesso con un network collaborativo di altre aziende della stessa natura, con lo scopo di servire efficacemente il mercato risulta essere una possibile risposta per soddisfare tali richieste. Obiettivo del presente elaborato sarà identificare il business model di un network di Mini-factory nel settore del legno arredo in grado di soddisfare tali richieste; procedendo secondo una logica bottom-up, a valle del business model della Mini-factory nella configurazione indipendente, è stata valutata la possibilità di implementare una struttura centrale, detta Macro-Factory, che svolga le attività di supporto e coordinamento alla rete di Mini-factory.