L’aumento nella generazione di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e la diminuzione delle riserve di metalli preziosi e terre rare hanno fatto crescere nell’ultimo decennio un interesse verso il riciclaggio delle schede elettroniche (in inglese: Printed Circuit Boards). In questo studio è stata utilizzata la metodologia LCA per valutare gli impatti ambientali del trattamento idrometallurgico di schede elettroniche di telefoni cellulari. I dati di inventario provengono dalla progettazione di un impianto pilota che verrà avviato nel 2015. Le schede sono state trattate con due lisciviazioni: la prima con acido nitrico, la seconda con acqua regia. Lo scopo del trattamento è quello di recuperare metalli quali stagno, nichel, rame, argento e oro. Lo studio LCA ha un duplice scopo: quello di valutare quali migliorie adottare in sede di progettazione definitiva e quello di valutare se sia conveniente per l’ambiente il riciclo o meno delle schede. I risultati hanno confermato che gli impatti finali sono ampiamente inferiori agli impatti generati se i metalli recuperati fossero stati estratti da miniera. Sul fronte dei singoli contributi del processo, gran parte dell’impatto è imputabile all’uso di acido nitrico. Successivamente lo studio ha voluto confrontare il trattamento dell’impianto pilota con un trattamento pirometallurgico attivo in Svezia. I dati di inventario di tale trattamento sono disponibili nel database svizzero Ecoinvent. Il confronto ha permesso di avere una prima idea dell’impatto di un trattamento idrometallurgico rispetto ad un trattamento pirometallurgico. Le modalità di confronto non sono state esenti però da criticità e pertanto si richiedono ulteriori approfondimenti sull’argomento.

Valutazione di sostenibilità ambientale del recupero di metalli preziosi da schede elettroniche

PURICELLI, STEFANO
2013/2014

Abstract

L’aumento nella generazione di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e la diminuzione delle riserve di metalli preziosi e terre rare hanno fatto crescere nell’ultimo decennio un interesse verso il riciclaggio delle schede elettroniche (in inglese: Printed Circuit Boards). In questo studio è stata utilizzata la metodologia LCA per valutare gli impatti ambientali del trattamento idrometallurgico di schede elettroniche di telefoni cellulari. I dati di inventario provengono dalla progettazione di un impianto pilota che verrà avviato nel 2015. Le schede sono state trattate con due lisciviazioni: la prima con acido nitrico, la seconda con acqua regia. Lo scopo del trattamento è quello di recuperare metalli quali stagno, nichel, rame, argento e oro. Lo studio LCA ha un duplice scopo: quello di valutare quali migliorie adottare in sede di progettazione definitiva e quello di valutare se sia conveniente per l’ambiente il riciclo o meno delle schede. I risultati hanno confermato che gli impatti finali sono ampiamente inferiori agli impatti generati se i metalli recuperati fossero stati estratti da miniera. Sul fronte dei singoli contributi del processo, gran parte dell’impatto è imputabile all’uso di acido nitrico. Successivamente lo studio ha voluto confrontare il trattamento dell’impianto pilota con un trattamento pirometallurgico attivo in Svezia. I dati di inventario di tale trattamento sono disponibili nel database svizzero Ecoinvent. Il confronto ha permesso di avere una prima idea dell’impatto di un trattamento idrometallurgico rispetto ad un trattamento pirometallurgico. Le modalità di confronto non sono state esenti però da criticità e pertanto si richiedono ulteriori approfondimenti sull’argomento.
IANNICELLI ZUBIANI, ELENA
RECANATI, FRANCESCA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2014_12_Puricelli.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della Tesi
Dimensione 6.35 MB
Formato Adobe PDF
6.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/100261