Il progetto ha preso vita dall’analisi critica del panorama del tessuto stampato nel contemporaneo, all’interno del quale, si è sentita l’esigenza di proporre qualcosa che introducesse un nuovo concetto; in questo modo si vuole prendere le distanze dalle proposte delle passerelle, che seppur in molti casi rappresentino l’eccellenza sia nella tecnica che nell’estetica, rischiano di diventare un susseguirsi ripetitivo di motivi dai valori latenti. A questa riflessione sulla stampa contemporanea, si lega l’identificazione del valore di autenticità, che viene posto alla base della progettazione tessile: l’obbiettivo è quindi di poter realizzare dei pattern che non siano mera riproduzione, ma il risultato di un processo che dia immagine al reale. Altri fattori che hanno contribuito nella definizione del progetto sono stati la sensibilità verso un mondo più naturale e la volontà di recuperare un processo artigianale, con l’intenzione di riqualificarlo nel contemporaneo attraverso l’intervento del design. Date queste premesse, si è identificato, come punto di partenza, la tecnica di stampa naturale, realizzata appunto con elementi naturali di vario genere; una volta appresa questa tecnica tradizionale, l’obiettivo è stato di riprogettarla attraverso il contributo del design con il fine di renderla appetibile per il contesto contemporaneo, senza però perderne i valori e l’estetica imperfetta e suggestiva data dalla casualità intrinseca del fattore naturale. Il percorso di riprogettazione si è svolto attraverso tre momenti, identificati attraverso l’osservazione e l’ispirazione del mondo che ci circonda. La prima fase è costituita dalla ‘NATURA’, ovvero si agisce sulla tecnica di stampa naturale a livello strutturale ma alterandola il meno possibile a livello formale. Si va ad agire in modo risolutivo valorizzando i difetti da sempre attribuiti a questa tecnica: da un lato viene riprogrammata la casualità, e dall’altro viene ridefinita l’instabilità come valore aggiunto. Il secondo momento, definito ‘INQUINAMENTO E MALATTIA’ vede l’azione di tecniche performanti e tecniche estetiche, che, ispirandosi a come la natura viene modificata da agenti esterni, trasformano i tessuti stampati al naturale aggiungendo nuove caratteristiche e valori derivati dalle tecniche industriali. Nella terza e ultima fase, definita di ‘RI-GENERAZIONE’, la stampa naturale viene completamente reinterpretata, e i risultati che ne derivano si allontanano da essa sia come modalità di realizzazione sia come estetica, trovando però il modo di celebrarla e farla rivivere nel contesto contemporaneo. La collezione tessile di tessuti stampati si articola lungo questo percorso, creato attraverso le ibridazioni materiche e culturali, che permettono la generazione di valore e di innovazione.

Prints connections. Studio per la contaminazione della stampa naturale con tecniche industriali ed estetiche di rottura

PETTEGOLI, FRANCESCA
2013/2014

Abstract

Il progetto ha preso vita dall’analisi critica del panorama del tessuto stampato nel contemporaneo, all’interno del quale, si è sentita l’esigenza di proporre qualcosa che introducesse un nuovo concetto; in questo modo si vuole prendere le distanze dalle proposte delle passerelle, che seppur in molti casi rappresentino l’eccellenza sia nella tecnica che nell’estetica, rischiano di diventare un susseguirsi ripetitivo di motivi dai valori latenti. A questa riflessione sulla stampa contemporanea, si lega l’identificazione del valore di autenticità, che viene posto alla base della progettazione tessile: l’obbiettivo è quindi di poter realizzare dei pattern che non siano mera riproduzione, ma il risultato di un processo che dia immagine al reale. Altri fattori che hanno contribuito nella definizione del progetto sono stati la sensibilità verso un mondo più naturale e la volontà di recuperare un processo artigianale, con l’intenzione di riqualificarlo nel contemporaneo attraverso l’intervento del design. Date queste premesse, si è identificato, come punto di partenza, la tecnica di stampa naturale, realizzata appunto con elementi naturali di vario genere; una volta appresa questa tecnica tradizionale, l’obiettivo è stato di riprogettarla attraverso il contributo del design con il fine di renderla appetibile per il contesto contemporaneo, senza però perderne i valori e l’estetica imperfetta e suggestiva data dalla casualità intrinseca del fattore naturale. Il percorso di riprogettazione si è svolto attraverso tre momenti, identificati attraverso l’osservazione e l’ispirazione del mondo che ci circonda. La prima fase è costituita dalla ‘NATURA’, ovvero si agisce sulla tecnica di stampa naturale a livello strutturale ma alterandola il meno possibile a livello formale. Si va ad agire in modo risolutivo valorizzando i difetti da sempre attribuiti a questa tecnica: da un lato viene riprogrammata la casualità, e dall’altro viene ridefinita l’instabilità come valore aggiunto. Il secondo momento, definito ‘INQUINAMENTO E MALATTIA’ vede l’azione di tecniche performanti e tecniche estetiche, che, ispirandosi a come la natura viene modificata da agenti esterni, trasformano i tessuti stampati al naturale aggiungendo nuove caratteristiche e valori derivati dalle tecniche industriali. Nella terza e ultima fase, definita di ‘RI-GENERAZIONE’, la stampa naturale viene completamente reinterpretata, e i risultati che ne derivano si allontanano da essa sia come modalità di realizzazione sia come estetica, trovando però il modo di celebrarla e farla rivivere nel contesto contemporaneo. La collezione tessile di tessuti stampati si articola lungo questo percorso, creato attraverso le ibridazioni materiche e culturali, che permettono la generazione di valore e di innovazione.
VACCA, FEDERICA
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/100661