Path thesis begins with the issue of development and promotion of the cultural system, meaning a set of values, norms and symbols, which play an important role pointing out scenarios as the necessary precondition for innovation and development (basic mechanisms for creation, production and consumption) in a Country where, unfortunately, not always and everywhere that logic prevails. In fact, often, know-how and assets, of incomparable beauty and value, have abandoned to ravages of time that is so difficult to justify. In example, the craft has been able to build economic and cultural wealth, leaving traces have enhanced the cultural heritage. These signs are part of our history, but the risk is to lose skills and wisdom, simply abandoned because they are considered archaic or unproductive. Emphasizing how this thought is deeply wrong, recently the fashion industry lives a positive relationship with the culture in general, and the specific relationship between the production system and the cultural crafts. It attempts to define multiple roles of the artisans, witnesses to the manufacturing culture, which aim at the world of design for innovation and succeeds in such a way to fit the current market. While (fashion) designers are looking for acquiring know-how of crafts like expression of skill and production of local culture, not a nostalgic look, in order to revive the relationship between them and the production system. One of the areas where the Made in Italy excels is textiles, which still retains aspects of traditional craftsmanship essentially due to the close connection with the land and the production know-how. This thesis explores in the first instance the textile crafts in Lombardy, specifically the bobbin lace of Cantù, threatened by the strong foreign competition, and subsequently investigating the innovation in the textile sector increasingly interdisciplinary, as translation of desires of multiple and specific needs, from the perspective of innovation-oriented wellness. The practice of transfer and cross-fertilization of knowledge is the key instrument through which the objectives are pursued and resolved. This project, in fact, aims to recover the tradition of Cantù, interpreting and focusing on more contemporary meanings through the usage of innovative high performance fabrics that are able to improve our daily lives.

Il percorso di tesi inizia con la problematica della valorizzazione e della promozione del sistema culturale, inteso nell’insieme dei suoi valori, norme e simboli, il quale gioca un ruolo fondamentale come precondizione necessaria nell’indicare scenari di innovazione e di sviluppo (meccanismi che sollecitano l’ideazione, la produzione e il consumo), in un Paese in cui purtroppo non sempre ed ovunque tale logica prevale. Infatti spesso, beni e know how di incomparabile bellezza e pregio, sono abbandonati all’usura del tempo che si fatica sempre più a giustificare. Ad esempio l’artigianato, ha saputo costruire ricchezza economica e culturale, lasciando tracce che ne hanno valorizzato il patrimonio culturale. Questi segni sono parte della nostra storia, ma il rischio è quello di perdere competenze e sapienze abbandonate appunto perché ritenute antiproduttive o arcaiche. A sottolineare quanto questo pensiero sia profondamente sbagliato, il sistema moda, in questi ultimi tempi vive in maniera positiva la relazione con la cultura in senso lato, e nello specifico, la relazione che intercorre tra sistema produttivo e quello culturale artigianale. Si cerca quindi di definire i molteplici ruoli degli artigiani, testimoni della cultura manifatturiera, i quali mirano al mondo del design per innovarsi e riuscire in tal modo a inserirsi nel mercato attuale. Mentre i (fashion) designer guardano al sapere artigianale come espressione di abilità produttiva e di cultura locale, non con uno sguardo nostalgico, quanto al fine di risollevare il rapporto tra loro e il sistema produttivo. Uno dei settori in cui il Made in Italy eccelle è il tessile, nel quale si mantengono ancora aspetti della tradizione artigianale dovuta in sostanza alla stretta connessione con il territorio e il know-how produttivo. Si prosegue nella ricerca di tesi esplorando in prima istanza il settore tessile inerente all’artigianato Lombardo, nello specifico quello del ricamo a fuselli di Cantù, minacciato dalla forte concorrenza estera, e successivamente indagando sull’innovazione del settore tessile sempre più interdisciplinare, traduzione di desideri e di molteplici e specifiche necessità, sotto l’ottica dell’innovazione orientata al benessere. La pratica del trasferimento e della fertilizzazione incrociata di conoscenza è lo strumento cardine attraverso il quale vengono perseguiti gli obbiettivi che ci si è prefissati. Il progetto infatti, mira in primis al recupero della tradizione cantunese, interpretandola e puntando a significati più contemporanei che, grazie all’utilizzo di tessuti innovativi e performanti, sono in grado di apportare delle migliorie nel nostro quotidiano.

Well'n lace. Il merletto in via di guarigione

SCAGGION, DIANA
2013/2014

Abstract

Path thesis begins with the issue of development and promotion of the cultural system, meaning a set of values, norms and symbols, which play an important role pointing out scenarios as the necessary precondition for innovation and development (basic mechanisms for creation, production and consumption) in a Country where, unfortunately, not always and everywhere that logic prevails. In fact, often, know-how and assets, of incomparable beauty and value, have abandoned to ravages of time that is so difficult to justify. In example, the craft has been able to build economic and cultural wealth, leaving traces have enhanced the cultural heritage. These signs are part of our history, but the risk is to lose skills and wisdom, simply abandoned because they are considered archaic or unproductive. Emphasizing how this thought is deeply wrong, recently the fashion industry lives a positive relationship with the culture in general, and the specific relationship between the production system and the cultural crafts. It attempts to define multiple roles of the artisans, witnesses to the manufacturing culture, which aim at the world of design for innovation and succeeds in such a way to fit the current market. While (fashion) designers are looking for acquiring know-how of crafts like expression of skill and production of local culture, not a nostalgic look, in order to revive the relationship between them and the production system. One of the areas where the Made in Italy excels is textiles, which still retains aspects of traditional craftsmanship essentially due to the close connection with the land and the production know-how. This thesis explores in the first instance the textile crafts in Lombardy, specifically the bobbin lace of Cantù, threatened by the strong foreign competition, and subsequently investigating the innovation in the textile sector increasingly interdisciplinary, as translation of desires of multiple and specific needs, from the perspective of innovation-oriented wellness. The practice of transfer and cross-fertilization of knowledge is the key instrument through which the objectives are pursued and resolved. This project, in fact, aims to recover the tradition of Cantù, interpreting and focusing on more contemporary meanings through the usage of innovative high performance fabrics that are able to improve our daily lives.
GADDI, ROSSANA
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2014
2013/2014
Il percorso di tesi inizia con la problematica della valorizzazione e della promozione del sistema culturale, inteso nell’insieme dei suoi valori, norme e simboli, il quale gioca un ruolo fondamentale come precondizione necessaria nell’indicare scenari di innovazione e di sviluppo (meccanismi che sollecitano l’ideazione, la produzione e il consumo), in un Paese in cui purtroppo non sempre ed ovunque tale logica prevale. Infatti spesso, beni e know how di incomparabile bellezza e pregio, sono abbandonati all’usura del tempo che si fatica sempre più a giustificare. Ad esempio l’artigianato, ha saputo costruire ricchezza economica e culturale, lasciando tracce che ne hanno valorizzato il patrimonio culturale. Questi segni sono parte della nostra storia, ma il rischio è quello di perdere competenze e sapienze abbandonate appunto perché ritenute antiproduttive o arcaiche. A sottolineare quanto questo pensiero sia profondamente sbagliato, il sistema moda, in questi ultimi tempi vive in maniera positiva la relazione con la cultura in senso lato, e nello specifico, la relazione che intercorre tra sistema produttivo e quello culturale artigianale. Si cerca quindi di definire i molteplici ruoli degli artigiani, testimoni della cultura manifatturiera, i quali mirano al mondo del design per innovarsi e riuscire in tal modo a inserirsi nel mercato attuale. Mentre i (fashion) designer guardano al sapere artigianale come espressione di abilità produttiva e di cultura locale, non con uno sguardo nostalgico, quanto al fine di risollevare il rapporto tra loro e il sistema produttivo. Uno dei settori in cui il Made in Italy eccelle è il tessile, nel quale si mantengono ancora aspetti della tradizione artigianale dovuta in sostanza alla stretta connessione con il territorio e il know-how produttivo. Si prosegue nella ricerca di tesi esplorando in prima istanza il settore tessile inerente all’artigianato Lombardo, nello specifico quello del ricamo a fuselli di Cantù, minacciato dalla forte concorrenza estera, e successivamente indagando sull’innovazione del settore tessile sempre più interdisciplinare, traduzione di desideri e di molteplici e specifiche necessità, sotto l’ottica dell’innovazione orientata al benessere. La pratica del trasferimento e della fertilizzazione incrociata di conoscenza è lo strumento cardine attraverso il quale vengono perseguiti gli obbiettivi che ci si è prefissati. Il progetto infatti, mira in primis al recupero della tradizione cantunese, interpretandola e puntando a significati più contemporanei che, grazie all’utilizzo di tessuti innovativi e performanti, sono in grado di apportare delle migliorie nel nostro quotidiano.
Tesi di laurea Magistrale
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