Questa Tesi nasce dalla volontà di costruire un format per comunicare il territorio e la sua identità. Un magazine specializzato, fatto su misura, una guida basata su una forte interazione tra diversi microformat esplorativi, che producono discorsi interagenti. Il progetto mira a valorizzare la logica della scoperta del luogo, attraverso un azione di anticipazione data da una serie di elementi capaci di anticipare sguardi e percorsi e incentivando la pratica territoriale. Tutto ciò è reso possibile anche grazie all'utilizzo delle mappe interattive. Nelle loro diverse espressioni, mappe e processi di rappresentazione hanno costruito gli spazi di tutto il mondo fin dal primo Rinascimento. Con la sua capacità di inquadrare, controllare e comunicare le informazioni mediante la combinazione di immagine e testo in maniera dettagliata e immediata, la mappa è strumento e metafora di comprensione razionale del pianeta. Ma la cartografia è un processo, piuttosto che una rappresentazione scientifica e le mappe emergono attraverso pratiche, esse non sono mai completamente formate e sono in continuo mutamento, ci presentano una cosmografia in cui addentrarci per rappresentare l’interazione con l’universo che ci circonda. Universo con una grossa componente digitale. Le attività quotidiane che svolgiamo sui social network per intrattenere relazioni, comunicare, discutere, lavorare, creano una sfera pubblica inedita. Facebook, Twitter e le piattaforme globali di social networking sono le nuove piazze digitali: piazze fatte di milioni di testi che possono essere letti, osservati, geo-localizzati, compresi e usati. L’utilizzo delle nuove tecnologie permette di avere una visione sociale particolarmente trasversale del territorio, non solo basata su dati oggettivi o statistici bensì sull’esperienza diretta e variegata dei soggetti che lo abitano. Questo approccio consente uno scambio interattivo, e quindi molto stimolante, di esperienze. Uno scambio a sua volta arricchito da percezioni e problematiche diverse, il più delle volte inedite, che contribuirebbe infine all’inclusione ed all’interazione sociale. Le nuove tecnologie sono grado di far interagire tra di loro i cittadini in luoghi pubblici “parlanti” progettati per superare barriere linguistiche e generazionali. Luoghi che si raccontano attraverso la propria storia e le persone che li hanno attraversati. La poetica urbana si definisce così attraverso tutti gli elementi del quotidiano e tramite un’esistenza in divenire, all’interno degli spazi offerti dalle città. Ho deciso di progettare "Mapazine" una rivista digitale interattiva a base mappa con la funzione applicativa dei percorsi “espressivi”. Di raccontare partendo dal luogo, Milano, attraverso un mezzo di comunicazione periodico, quale la rivista, su supporto digitale iPad. Il progetto si chiama”Traffic lights” ed è una guida, un raccoglitore di format comunicativi, uno strumento indagatore delle esperienze umane maggiormente legate al territorio. È un magazine adattabile a tematiche e attività artistiche in stretto legame al territorio, che portano a forme di creatività e di espressione estetica fruibili liberamente da chiunque. Tematiche connesse al concetto di Progetto Urbano e Arte Contemporanea: di Arte Urbana, considerata come elemento di sviluppo, riqualificazione e rigenerazione. Al centro dell'applicazione progettuale vi è la Street Art, un’arte giovane che vive in un museo a cielo aperto, temporanea e che si nutre del presente; attraverso le opere, si fa interprete del bisogno umano di comprensione e di rappresentazione. La rivista mira ad aumentare la consapevolezza e l’apprezzamento dell’Arte, attraverso articoli, approfondimenti e legami con enti e associazioni promotrici di eventi sul territorio. Aspira ad organizzare e attuare un programma di esperienze artistiche urbane per facilitare la collaborazione tra i gruppi locali; dando la possibilità ai membri della comunità creativa di partecipare e promuovere progetti, innescando nuove dinamiche tra arte e contesto urbano. L’Arte Pubblica può aiutare a sviluppare un senso di identità del luogo, può indirizzare i bisogni della comunità, affrontare l’esclusione sociale ed essendo in possesso di un valore educativo, promuoverne il cambiamento. Aumentando l’uso degli spazi aperti e creando ambienti significativi, si consolida l’identità territoriale, assicurando un patrimonio culturale per il futuro, promuovendo il senso di appartenenza al luogo nelle giovani generazioni.

MAPAZINE. Guida multimediale all'esperienza urbana

SIRONI, STEPHANIE
2013/2014

Abstract

Questa Tesi nasce dalla volontà di costruire un format per comunicare il territorio e la sua identità. Un magazine specializzato, fatto su misura, una guida basata su una forte interazione tra diversi microformat esplorativi, che producono discorsi interagenti. Il progetto mira a valorizzare la logica della scoperta del luogo, attraverso un azione di anticipazione data da una serie di elementi capaci di anticipare sguardi e percorsi e incentivando la pratica territoriale. Tutto ciò è reso possibile anche grazie all'utilizzo delle mappe interattive. Nelle loro diverse espressioni, mappe e processi di rappresentazione hanno costruito gli spazi di tutto il mondo fin dal primo Rinascimento. Con la sua capacità di inquadrare, controllare e comunicare le informazioni mediante la combinazione di immagine e testo in maniera dettagliata e immediata, la mappa è strumento e metafora di comprensione razionale del pianeta. Ma la cartografia è un processo, piuttosto che una rappresentazione scientifica e le mappe emergono attraverso pratiche, esse non sono mai completamente formate e sono in continuo mutamento, ci presentano una cosmografia in cui addentrarci per rappresentare l’interazione con l’universo che ci circonda. Universo con una grossa componente digitale. Le attività quotidiane che svolgiamo sui social network per intrattenere relazioni, comunicare, discutere, lavorare, creano una sfera pubblica inedita. Facebook, Twitter e le piattaforme globali di social networking sono le nuove piazze digitali: piazze fatte di milioni di testi che possono essere letti, osservati, geo-localizzati, compresi e usati. L’utilizzo delle nuove tecnologie permette di avere una visione sociale particolarmente trasversale del territorio, non solo basata su dati oggettivi o statistici bensì sull’esperienza diretta e variegata dei soggetti che lo abitano. Questo approccio consente uno scambio interattivo, e quindi molto stimolante, di esperienze. Uno scambio a sua volta arricchito da percezioni e problematiche diverse, il più delle volte inedite, che contribuirebbe infine all’inclusione ed all’interazione sociale. Le nuove tecnologie sono grado di far interagire tra di loro i cittadini in luoghi pubblici “parlanti” progettati per superare barriere linguistiche e generazionali. Luoghi che si raccontano attraverso la propria storia e le persone che li hanno attraversati. La poetica urbana si definisce così attraverso tutti gli elementi del quotidiano e tramite un’esistenza in divenire, all’interno degli spazi offerti dalle città. Ho deciso di progettare "Mapazine" una rivista digitale interattiva a base mappa con la funzione applicativa dei percorsi “espressivi”. Di raccontare partendo dal luogo, Milano, attraverso un mezzo di comunicazione periodico, quale la rivista, su supporto digitale iPad. Il progetto si chiama”Traffic lights” ed è una guida, un raccoglitore di format comunicativi, uno strumento indagatore delle esperienze umane maggiormente legate al territorio. È un magazine adattabile a tematiche e attività artistiche in stretto legame al territorio, che portano a forme di creatività e di espressione estetica fruibili liberamente da chiunque. Tematiche connesse al concetto di Progetto Urbano e Arte Contemporanea: di Arte Urbana, considerata come elemento di sviluppo, riqualificazione e rigenerazione. Al centro dell'applicazione progettuale vi è la Street Art, un’arte giovane che vive in un museo a cielo aperto, temporanea e che si nutre del presente; attraverso le opere, si fa interprete del bisogno umano di comprensione e di rappresentazione. La rivista mira ad aumentare la consapevolezza e l’apprezzamento dell’Arte, attraverso articoli, approfondimenti e legami con enti e associazioni promotrici di eventi sul territorio. Aspira ad organizzare e attuare un programma di esperienze artistiche urbane per facilitare la collaborazione tra i gruppi locali; dando la possibilità ai membri della comunità creativa di partecipare e promuovere progetti, innescando nuove dinamiche tra arte e contesto urbano. L’Arte Pubblica può aiutare a sviluppare un senso di identità del luogo, può indirizzare i bisogni della comunità, affrontare l’esclusione sociale ed essendo in possesso di un valore educativo, promuoverne il cambiamento. Aumentando l’uso degli spazi aperti e creando ambienti significativi, si consolida l’identità territoriale, assicurando un patrimonio culturale per il futuro, promuovendo il senso di appartenenza al luogo nelle giovani generazioni.
SCURI, SABRINA
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/100782