La contaminazione del mondo del gioiello da parte di altri ambiti non ha mai avuto limiti. Materiali poveri, materiali di riciclo, materiali alimentari: se una volta il gioiello, per essere tale, doveva essere realizzato in materiali preziosi, oggi questo non è più del tutto vero. Questa volta la contaminazione arriva dal mondo fisico-scientifico. Avendo avuto come tema iniziale di progetto la luce, il passaggio al fenomeno della Fotoluminescenza è stato veloce. Questo fenomeno, infatti, non solo presenta interessanti applicazioni e sviluppi, ma è caratterizzato anche una forte componente emozionale. La capacità di alcuni elementi presenti in natura, di “catturare” luce e rilasciarla gradualmente in assenza di essa, dà la possibilità di creare ambienti o prodotti dotati di un’atmosfera particolare. Studiando poi le possibili applicazioni di questo fenomeno ai materiali, l’attenzione è ricaduta sul vetro, uno dei materiali più nobili e più indicati per l’applicazione all’ambito del gioiello. Nasce quindi il brand Lumina: pietre di vetro affusolate si incastonano nei gioielli delle due collezioni del marchio, Griffe e Layers, raccolgono luce di giorno e la rilasciano nella penombra, illuminando di luce naturale chi li indossa. Scienza e poesia, tecnica ed estetica, si coniugano in una collezione biomorfa che di giorno risalta e di notte stupisce.

Lumina. Il gioiello fotoluminescente

FRANCISCO, FEDERICA
2013/2014

Abstract

La contaminazione del mondo del gioiello da parte di altri ambiti non ha mai avuto limiti. Materiali poveri, materiali di riciclo, materiali alimentari: se una volta il gioiello, per essere tale, doveva essere realizzato in materiali preziosi, oggi questo non è più del tutto vero. Questa volta la contaminazione arriva dal mondo fisico-scientifico. Avendo avuto come tema iniziale di progetto la luce, il passaggio al fenomeno della Fotoluminescenza è stato veloce. Questo fenomeno, infatti, non solo presenta interessanti applicazioni e sviluppi, ma è caratterizzato anche una forte componente emozionale. La capacità di alcuni elementi presenti in natura, di “catturare” luce e rilasciarla gradualmente in assenza di essa, dà la possibilità di creare ambienti o prodotti dotati di un’atmosfera particolare. Studiando poi le possibili applicazioni di questo fenomeno ai materiali, l’attenzione è ricaduta sul vetro, uno dei materiali più nobili e più indicati per l’applicazione all’ambito del gioiello. Nasce quindi il brand Lumina: pietre di vetro affusolate si incastonano nei gioielli delle due collezioni del marchio, Griffe e Layers, raccolgono luce di giorno e la rilasciano nella penombra, illuminando di luce naturale chi li indossa. Scienza e poesia, tecnica ed estetica, si coniugano in una collezione biomorfa che di giorno risalta e di notte stupisce.
DELLA NOCE, ALAN
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/100901