Il confine tra arte ed architettura o design è sempre più sfocato. Il designer e gli architetti hanno deciso di non raffigurare semplicemente lo spazio ma di entrarci in relazione mettendo in pratica l’integrazione del valore artistico nel territorio di intervento. Oltre la caratteristica essenziale del vivere architettonico,i progettisti mettono in relazione l’architettura e il suo contesto per far sentire e ascoltare cosa vorrebbe narrare lo spazio. Per quanto riguarda il progetto di tesi, si tratta della progettazione della piazza sotterranea-ISOLAMI ubicata in piazzale Loreto, luogo pubblico milanese, di rilevante importanza sia dal punto di vista storico che dal punto di visra strategico per via della localizzazione. Col il passare del tempo la monumentalità del piazzale è stata indebolita .L’obiettivo del progetto è di ritrovare l’identità del luogo persa nella memoria dei cittadini milanesi. L’intervento di design ha dato luogo all’inserimento di una piazza nel livello del mezzanino. Questo spazio pubblico è fortemente influenzato dall’approccio artistico, con il quale si cerca di mettere in relazione la piazza isolata dalla vita quotidiana e i visitatori. Gli elementi del’intervento sono progettati per influenzare psicologicamente l’utente, creando un luogo in cui il design diventa opera d’arte all’interno di uno spazio pubblico.Il visitatore trovandosi immerso all’interno di Isolami entra in rapporto con lo spazio circostante, perdendo qualsiasi punto di riferimento con il mondo reale. Esprimendo come la figura del design nè un’opera di arte nello spazio pubblico, in cui piazza ISOLAMI autopromuoversi, in cui capire il significato nascosto con il luogo che lo circonda. Il progetto espone anche la volontà di collegarsi con lo spazio del mezzanino attraversando una soglia che divide i due mondi, linea intermedia tra l’ambiente interno a l’ambiente esterno, soglia che attira l’attenzione senza perdere l’autorevolezza del’intervento con la sua presenza materica. Prendendo come riferimento la Minimal Art, l’immaterialità e la monotonia del materiale conducono questo non-luogo ad ottenere un forte impatto visivo producendo una sensazione di spaesamento nel centro città. Questo nuovo luogo d’incontro e sosta diviene non solo uno spazio evocativo ma anche funzionale e caratteristico. La possibilità di gestire le diverse attività e ottimizzare le circostante ambientali rinforza l’integrità del’intero progetto tramite la presenza artistica.
ISOLAMI: progettazione della piazza sotterranea. L’isolamento e la riconnessione tra il luogo del varco e il luogo suggestivo.
KANG, YUANBIN
2009/2010
Abstract
Il confine tra arte ed architettura o design è sempre più sfocato. Il designer e gli architetti hanno deciso di non raffigurare semplicemente lo spazio ma di entrarci in relazione mettendo in pratica l’integrazione del valore artistico nel territorio di intervento. Oltre la caratteristica essenziale del vivere architettonico,i progettisti mettono in relazione l’architettura e il suo contesto per far sentire e ascoltare cosa vorrebbe narrare lo spazio. Per quanto riguarda il progetto di tesi, si tratta della progettazione della piazza sotterranea-ISOLAMI ubicata in piazzale Loreto, luogo pubblico milanese, di rilevante importanza sia dal punto di vista storico che dal punto di visra strategico per via della localizzazione. Col il passare del tempo la monumentalità del piazzale è stata indebolita .L’obiettivo del progetto è di ritrovare l’identità del luogo persa nella memoria dei cittadini milanesi. L’intervento di design ha dato luogo all’inserimento di una piazza nel livello del mezzanino. Questo spazio pubblico è fortemente influenzato dall’approccio artistico, con il quale si cerca di mettere in relazione la piazza isolata dalla vita quotidiana e i visitatori. Gli elementi del’intervento sono progettati per influenzare psicologicamente l’utente, creando un luogo in cui il design diventa opera d’arte all’interno di uno spazio pubblico.Il visitatore trovandosi immerso all’interno di Isolami entra in rapporto con lo spazio circostante, perdendo qualsiasi punto di riferimento con il mondo reale. Esprimendo come la figura del design nè un’opera di arte nello spazio pubblico, in cui piazza ISOLAMI autopromuoversi, in cui capire il significato nascosto con il luogo che lo circonda. Il progetto espone anche la volontà di collegarsi con lo spazio del mezzanino attraversando una soglia che divide i due mondi, linea intermedia tra l’ambiente interno a l’ambiente esterno, soglia che attira l’attenzione senza perdere l’autorevolezza del’intervento con la sua presenza materica. Prendendo come riferimento la Minimal Art, l’immaterialità e la monotonia del materiale conducono questo non-luogo ad ottenere un forte impatto visivo producendo una sensazione di spaesamento nel centro città. Questo nuovo luogo d’incontro e sosta diviene non solo uno spazio evocativo ma anche funzionale e caratteristico. La possibilità di gestire le diverse attività e ottimizzare le circostante ambientali rinforza l’integrità del’intero progetto tramite la presenza artistica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/10121