Una "visual sensor network" è una rete costituita da quelle che vengono denominate "autonomous cameras": delle foto o videocamere che vengono utilizzate per acquisire immagini dell'ambiente circostante e che sono in grado di eseguire varie operazioni su di esse utilizzando le componenti elettroniche con le quali sono equipaggiate; possiamo considerarle come dei veri e propri piccoli computer in grado di comunicare tra loro. Negli ultimi anni si sono sviluppati vari metodi per il riconoscimento di oggetti all'interno immagini, questi si basano maggiormente sull'estrazione di caratteristiche principali anche dette feature e dal confronto di queste con un database creato in precedenza, questo permette di abbinare un insieme di determinate feature ad un oggetto che sarà quindi presente nella foto in esame. Questi processi possono essere dispendiosi dal punto di vista enrgetico e vengono quindi generalmente svolti su terminali fissi alimentati dalla rete elettrica. L'obbiettivo di questo studio è quello di esplorare la possibilità di suddividere il database delle feature in varie parti che possano essere installate anche all'interno dei nodi stessi, decentrando quindi l'operazione di riconoscimento da un computer esterno verso l'interno della rete di sensori. Questo tipo di approccio, se risultasse vantaggioso, potrebbe fornire diversi benefici: prima di tutto significherebbe un risparmio monetario, visto che un "mote" o elemento di rete è di gran lunga meno costoso di un computer, potrebbe essere conveniente investire in due o tre nodi se questi riuscissero a sostituire un computer in maniera soddisfacente; in secondo luogo avremmo senza dubbio un risparmio dal punto di vista del tempo impiegato nel riconoscimento non dovendo più arrivare fino ad un computer fisso all'esterno della rete per il riconoscimento ma rimanendo all'interno; ci sarebbe quindi anche un ovvio taglio dei tempi di comunicazione. L'approccio valutato in questo studio si concentra sulla modifica del protocollo di rete, e quindi su come i vari pacchetti in rete prima decidono e poi arrivano alla loro destinazione tenendo conto di come il database per il riconoscimento delle feature è stato suddiviso ed installato nella rete stessa.

Estensione e valutazione delle prestazioni del protocollo RPL a supporto di funzionalità di matching distribuito su reti di sensori visuali

CASCONE, FABRIZIO
2013/2014

Abstract

Una "visual sensor network" è una rete costituita da quelle che vengono denominate "autonomous cameras": delle foto o videocamere che vengono utilizzate per acquisire immagini dell'ambiente circostante e che sono in grado di eseguire varie operazioni su di esse utilizzando le componenti elettroniche con le quali sono equipaggiate; possiamo considerarle come dei veri e propri piccoli computer in grado di comunicare tra loro. Negli ultimi anni si sono sviluppati vari metodi per il riconoscimento di oggetti all'interno immagini, questi si basano maggiormente sull'estrazione di caratteristiche principali anche dette feature e dal confronto di queste con un database creato in precedenza, questo permette di abbinare un insieme di determinate feature ad un oggetto che sarà quindi presente nella foto in esame. Questi processi possono essere dispendiosi dal punto di vista enrgetico e vengono quindi generalmente svolti su terminali fissi alimentati dalla rete elettrica. L'obbiettivo di questo studio è quello di esplorare la possibilità di suddividere il database delle feature in varie parti che possano essere installate anche all'interno dei nodi stessi, decentrando quindi l'operazione di riconoscimento da un computer esterno verso l'interno della rete di sensori. Questo tipo di approccio, se risultasse vantaggioso, potrebbe fornire diversi benefici: prima di tutto significherebbe un risparmio monetario, visto che un "mote" o elemento di rete è di gran lunga meno costoso di un computer, potrebbe essere conveniente investire in due o tre nodi se questi riuscissero a sostituire un computer in maniera soddisfacente; in secondo luogo avremmo senza dubbio un risparmio dal punto di vista del tempo impiegato nel riconoscimento non dovendo più arrivare fino ad un computer fisso all'esterno della rete per il riconoscimento ma rimanendo all'interno; ci sarebbe quindi anche un ovvio taglio dei tempi di comunicazione. L'approccio valutato in questo studio si concentra sulla modifica del protocollo di rete, e quindi su come i vari pacchetti in rete prima decidono e poi arrivano alla loro destinazione tenendo conto di come il database per il riconoscimento delle feature è stato suddiviso ed installato nella rete stessa.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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