Il percorso di ricerca progettuale ha indagato la condizione della città contemporanea focalizzandosi sui tessuti generici a partire dalla consapevolezza delle criticità che in essi si sono stratificate. Gli obiettivi individuati in seguito a queste osservazioni, hanno riguardato dunque la riattivazione delle relazioni interne alla città nonché la ridefinizione di nuovi parametri di qualità urbana basandosi in entrambi i casi sulla necessità di intervenire sulle condizioni pregresse per impedire nuovi consumi di suolo e contrastare le criticità interne guardando alla sostituzione tramite innesto urbano nelle aree dismesse presenti puntualmente in questi contesti. Proprio per le caratteristiche di genericità quali luoghi dove le stesse tracce della memoria sono inconsistenti, questi costituiranno infatti spazi plasmabili dove sostituire non significa violare i segni della storia che trovano qui raramente legami con il contesto o valore autonomo, quanto aprire ad una trasformazione che travalica nostalgiche museificazioni. È quindi stato individuato nella trasformazione dell'area ex Breter di Paderno Dugnano un caso applicativo concreto che presenta riunite queste forme di fragilità ed inconsistenza, dalla genericità del costruito a morfologie insediative contingenti prive di spazi pubblici. Il comparto si pone come elemento sintetizzante tra tali condizioni ed i nuovi indirizzi di trasformazione dell'intero impianto urbano, offrendo spazi per la collettività ora del tutto assenti e nuovi rapporti con un contesto fino ad ora escluso fisicamente e visivamente da questo vuoto. Questa apertura consente così di mettere in luce i pressoché minimi caratteri insediativi introducendo una complessità di quinte urbane, spazi intermedi tali da definire spazi eterogenei e rapporti ordinatori nei confronti del tessuto in cui si sviluppa l'innesto, ora legato vicendevolmente in un sistema di relazioni da intendersi come modello di un rinnovato senso urbano. L'intervento si fa così portatore di quella necessaria attenzione a cogliere la natura autentica degli oggetti in trasformazione senza alterare il senso e la condizione di "normalità" di questi luoghi.

Valorizzazione dei tessuti generici e trasformazione delle aree dismesse incluse. Il caso dell'ex Breter a Paderno Dugnano

RIVA, DAVIDE
2013/2014

Abstract

Il percorso di ricerca progettuale ha indagato la condizione della città contemporanea focalizzandosi sui tessuti generici a partire dalla consapevolezza delle criticità che in essi si sono stratificate. Gli obiettivi individuati in seguito a queste osservazioni, hanno riguardato dunque la riattivazione delle relazioni interne alla città nonché la ridefinizione di nuovi parametri di qualità urbana basandosi in entrambi i casi sulla necessità di intervenire sulle condizioni pregresse per impedire nuovi consumi di suolo e contrastare le criticità interne guardando alla sostituzione tramite innesto urbano nelle aree dismesse presenti puntualmente in questi contesti. Proprio per le caratteristiche di genericità quali luoghi dove le stesse tracce della memoria sono inconsistenti, questi costituiranno infatti spazi plasmabili dove sostituire non significa violare i segni della storia che trovano qui raramente legami con il contesto o valore autonomo, quanto aprire ad una trasformazione che travalica nostalgiche museificazioni. È quindi stato individuato nella trasformazione dell'area ex Breter di Paderno Dugnano un caso applicativo concreto che presenta riunite queste forme di fragilità ed inconsistenza, dalla genericità del costruito a morfologie insediative contingenti prive di spazi pubblici. Il comparto si pone come elemento sintetizzante tra tali condizioni ed i nuovi indirizzi di trasformazione dell'intero impianto urbano, offrendo spazi per la collettività ora del tutto assenti e nuovi rapporti con un contesto fino ad ora escluso fisicamente e visivamente da questo vuoto. Questa apertura consente così di mettere in luce i pressoché minimi caratteri insediativi introducendo una complessità di quinte urbane, spazi intermedi tali da definire spazi eterogenei e rapporti ordinatori nei confronti del tessuto in cui si sviluppa l'innesto, ora legato vicendevolmente in un sistema di relazioni da intendersi come modello di un rinnovato senso urbano. L'intervento si fa così portatore di quella necessaria attenzione a cogliere la natura autentica degli oggetti in trasformazione senza alterare il senso e la condizione di "normalità" di questi luoghi.
SCAGLIA, MARIO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/102825