In architecture the problem of protection, custody and transmission of historical memory is always the topic of heated debate and Italy is historically one of the main playing fields of this dialectic. Perched on the ruins of irresponsible and criminal attacks on its historical heritage, the Italian legislation has been weighed down in recent decades of a stifling regulatory system. Oriented to inhibit tampering of their historic centers in the name of conservation, the legislative body is condemning these arrest and, ultimately, death. The fact is that To date, the majority of Italian municipalities of medium or small dimension, witnessing a gradual and inexorable abandonment of its historical centers. But when an extraordinary event, even dramatic or calamitous stop this mechanism, such scenarios are opened in front of designers? On the night of May 20, 2012 an earthquake shakes northern Italy, razing hundreds of buildings and reducing precious historical centers in ragged piles of rubble. The current economic crisis makes it difficult to reconstruct, forcing designers to a fundamental question: is it possible that contemporary man, in contexts not entirely untouched, can propose an architectural solution that goes beyond the mere restoration? The following thesis sets itself the goal of identifying and rethink the gaps generated by the earthquake which occasions designed to revitalize the historic old town of Crevalcore, one of the municipalities most affected by the earthquake, in a new key key cultural and economic, in order to generate possibilities of use that were previously unimaginable or unexplored. Through the recovery of small urban centers in fact you can not not see the opportunity to build a polycentric spread system of smartcities, throughout the territory of the Via Emilia. A new widespread urban metropolis capable, thanks to the excellence of present and spread throughout the region, to promote a new process of development and economic growth. The thesis work was therefore aimed at defining a project that realise many architectural devices capable of tune in the city, within a scenario of post emergency, on contemporary and dynamics frequencies. made of temporality, lightweight, smart tecnology and personalized experience.

In architettura la problematica della tutela, custodia e trasmissione della memoria storica è da sempre tema di acceso dibattimento e l’Italia è storicamente uno dei principali campi da gioco di questa dialettica. Arroccata sulle rovine d’irresponsabili e criminosi attentati al proprio patrimonio storico, la legislazione Italiana si è appesantita negli ultimi decenni di un soffocante sistema normativo. Orientato ad inibire possibili manomissioni dei propri centri storici in nome della conservazione, tale corpo legislativo sta condannando questi all’arresto e, in ultima istanza, alla morte. 
Ad oggi la maggior parte dei comuni italiani di medie o piccole dimensioni sta di fatto assistendo ad un graduale quanto inesorabile abbandono dei propri centri storici. Ma quando un evento straordinario, finanche drammatico o calamitoso interrompe questo meccanismo, quali scenari si aprono di fronte ai progettisti?  Nella notte del 20 maggio 2012 un terremoto scuote il nord Italia, radendo al suolo centinaia di edifici e riducendo preziosissimi centri storici a laceri cumuli di macerie. L’attuale crisi economica ne rende complessa la ricostruzione, costringendo i progettisti ad una fondamentale domanda: è possibile che l’uomo contemporaneo, in contesti non del tutto incontaminati, possa proporre una soluzione architettonica che vada oltre il mero ripristino?  Il seguente lavoro di tesi si pone quindi come obbiettivo quello di individuare e ripensare i vuoti generati dal sisma quali occasioni atte a rivitalizzare l’antico centro storico di Crevalcore, uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto, in una nuova chiave chiave culturale ed economica, al fine di generare possibilità d’utilizzo fino a ieri impensabili od inesplorate. Attraverso il recupero dei piccoli centri urbani infatti non è possibile non vedere l’opportunità di realizzare un sistema policentrico di smartcities diffuse, lungo tutto il territorio della via Emilia. Una nuova metropoli urbana diffusa capace grazie alle eccellenze presenti e diffuse su tutto il territorio regionale di favorire un nuovo processo di sviluppo e di crescita economica. Il lavoro di tesi è stato quindi finalizzato a definire un progetto che individuasse molteplici dispositivi architettonici capaci di sintonizzare la città, all’interno di uno scenario di post emergenza, su frequenze contemporanee dinamiche fatte di temporalità, leggerezza, smart tecnology e personalizzazione della fruizione.

M.A.D.E. Multiple architectures for dynamic emergency

BORGHI, FRANCESCO
2013/2014

Abstract

In architecture the problem of protection, custody and transmission of historical memory is always the topic of heated debate and Italy is historically one of the main playing fields of this dialectic. Perched on the ruins of irresponsible and criminal attacks on its historical heritage, the Italian legislation has been weighed down in recent decades of a stifling regulatory system. Oriented to inhibit tampering of their historic centers in the name of conservation, the legislative body is condemning these arrest and, ultimately, death. The fact is that To date, the majority of Italian municipalities of medium or small dimension, witnessing a gradual and inexorable abandonment of its historical centers. But when an extraordinary event, even dramatic or calamitous stop this mechanism, such scenarios are opened in front of designers? On the night of May 20, 2012 an earthquake shakes northern Italy, razing hundreds of buildings and reducing precious historical centers in ragged piles of rubble. The current economic crisis makes it difficult to reconstruct, forcing designers to a fundamental question: is it possible that contemporary man, in contexts not entirely untouched, can propose an architectural solution that goes beyond the mere restoration? The following thesis sets itself the goal of identifying and rethink the gaps generated by the earthquake which occasions designed to revitalize the historic old town of Crevalcore, one of the municipalities most affected by the earthquake, in a new key key cultural and economic, in order to generate possibilities of use that were previously unimaginable or unexplored. Through the recovery of small urban centers in fact you can not not see the opportunity to build a polycentric spread system of smartcities, throughout the territory of the Via Emilia. A new widespread urban metropolis capable, thanks to the excellence of present and spread throughout the region, to promote a new process of development and economic growth. The thesis work was therefore aimed at defining a project that realise many architectural devices capable of tune in the city, within a scenario of post emergency, on contemporary and dynamics frequencies. made of temporality, lightweight, smart tecnology and personalized experience.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2014
2013/2014
In architettura la problematica della tutela, custodia e trasmissione della memoria storica è da sempre tema di acceso dibattimento e l’Italia è storicamente uno dei principali campi da gioco di questa dialettica. Arroccata sulle rovine d’irresponsabili e criminosi attentati al proprio patrimonio storico, la legislazione Italiana si è appesantita negli ultimi decenni di un soffocante sistema normativo. Orientato ad inibire possibili manomissioni dei propri centri storici in nome della conservazione, tale corpo legislativo sta condannando questi all’arresto e, in ultima istanza, alla morte. 
Ad oggi la maggior parte dei comuni italiani di medie o piccole dimensioni sta di fatto assistendo ad un graduale quanto inesorabile abbandono dei propri centri storici. Ma quando un evento straordinario, finanche drammatico o calamitoso interrompe questo meccanismo, quali scenari si aprono di fronte ai progettisti?  Nella notte del 20 maggio 2012 un terremoto scuote il nord Italia, radendo al suolo centinaia di edifici e riducendo preziosissimi centri storici a laceri cumuli di macerie. L’attuale crisi economica ne rende complessa la ricostruzione, costringendo i progettisti ad una fondamentale domanda: è possibile che l’uomo contemporaneo, in contesti non del tutto incontaminati, possa proporre una soluzione architettonica che vada oltre il mero ripristino?  Il seguente lavoro di tesi si pone quindi come obbiettivo quello di individuare e ripensare i vuoti generati dal sisma quali occasioni atte a rivitalizzare l’antico centro storico di Crevalcore, uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto, in una nuova chiave chiave culturale ed economica, al fine di generare possibilità d’utilizzo fino a ieri impensabili od inesplorate. Attraverso il recupero dei piccoli centri urbani infatti non è possibile non vedere l’opportunità di realizzare un sistema policentrico di smartcities diffuse, lungo tutto il territorio della via Emilia. Una nuova metropoli urbana diffusa capace grazie alle eccellenze presenti e diffuse su tutto il territorio regionale di favorire un nuovo processo di sviluppo e di crescita economica. Il lavoro di tesi è stato quindi finalizzato a definire un progetto che individuasse molteplici dispositivi architettonici capaci di sintonizzare la città, all’interno di uno scenario di post emergenza, su frequenze contemporanee dinamiche fatte di temporalità, leggerezza, smart tecnology e personalizzazione della fruizione.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2014_12_Borghi_01.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Frontespizio - Abstract
Dimensione 82.91 kB
Formato Adobe PDF
82.91 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_02.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 24.98 MB
Formato Adobe PDF
24.98 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_03.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 1
Dimensione 14.47 MB
Formato Adobe PDF
14.47 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_04.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 2
Dimensione 16.35 MB
Formato Adobe PDF
16.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_05.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 3
Dimensione 11.73 MB
Formato Adobe PDF
11.73 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_06.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 4
Dimensione 26.71 MB
Formato Adobe PDF
26.71 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_07.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 5
Dimensione 24.5 MB
Formato Adobe PDF
24.5 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_08.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 6a
Dimensione 25.12 MB
Formato Adobe PDF
25.12 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_09.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 6b
Dimensione 27.42 MB
Formato Adobe PDF
27.42 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_10.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 7a
Dimensione 24.04 MB
Formato Adobe PDF
24.04 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_11.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 7b
Dimensione 18.12 MB
Formato Adobe PDF
18.12 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_12.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 8a
Dimensione 23.19 MB
Formato Adobe PDF
23.19 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_12_Borghi_13.pdf

solo utenti autorizzati dal 05/12/2015

Descrizione: Tavola di progetto 8b
Dimensione 19.63 MB
Formato Adobe PDF
19.63 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/102844