La ricerca in oggetto ha come obiettivo lo studio dell’urbanistica e dell’architettura del periodo fascista in Calabria, prendendo in esame l’arco di tempo di affermazione e consolidamento del regime (anni ’30), in cui risulta maggiore la carica di programmazione e propaganda. Dopo le fasi di ricostruzione in Calabria, successive ai terremoti del 1783 e 1908, con le distruzioni di vari centri urbani come Palmi e di buona parte del territorio di Reggio Calabria, si può avanzare l’ipotesi che l’altra fase “fondativa”, che ha interessato la Calabria, risalga proprio agli anni ’30, con la nascita di città nuove e di nuovi quartieri popolari. Il programma urbanistico, relativo alla Calabria, investe le aree strategiche dal punto di vista geografico ed economico, rilanciando in termini retorici anche il passato dei luoghi (la città di Monteleone, ad esempio, riprende il glorioso nome di Vibo Valentia che risale ad epoca romana). La necessità di creare un’immagine rappresentativa del regime corrisponde alla reale ristrutturazione della forma urbana, attraverso la realizzazione di edifici rappresentativi e di interi nuclei edificati. Dal punto di vista territoriale l’opera più significativa che ha modificato l’assetto generale della regione è la realizzazione della Bonifica Integrale della Piana di S. Eufemia e Rosarno, con la fondazione di nuclei urbani o ridisegno di centri esistenti (es. S. Eufemia Lamezia, Palmi, etc.). Questi riprendono concezioni e schemi già sperimentati nella bonifica dell’Agro Pontino, secondo programmi più modesti, finalizzati alla creazione di società imprenditoriali che gestiscono e si appropriano di aree a basso costo. È il caso di S. Eufemia Lamezia sorta intorno alla stazione ferroviaria, operazione gestita direttamente dalla SABIAM (Società Anonima Bonifiche Idrauliche ed Agrarie del Mezzogiorno). Inoltre, oggetto di ricerca, è stato quello di inserire la bonifica di S. Eufemia nel quadro generale delle bonifiche nazionali, specificando cosa si intenda per bonifica integrale nell’Italia Meridionale; orientata verso un’azione modernizzatrice dell’agricoltura in una visione industriale della stessa. Interessante è stato, inoltre, vedere come, in quest’ottica, siano nate le zone industriali di Bagnoli in Campania, di Taranto in Puglia, e in Calabria vediamo il nascere dell’industria dello zucchero con la costruzione, ad opera di enti locali, gli stessi coinvolti nella nascita del nuovo comune, dello Zuccherificio di S. Eufemia prima e quello di Strongoli poi, proprio in quelle terre “redente” dalle bonifiche. Il tutto visto nell’ottica dell’autarchia produttiva, come risposta alle sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni all’Italia dopo la guerra d’aggressione all’Etiopia. La mia ricerca ha voluto mettere in luce tutti gli aspetti, sociali, economici, politici, architettonici e urbani che hanno caratterizzato gli interventi di bonifica in Calabria in generale e nella Piana di S. Eufemia in particolare, con particolare accento a quegli aspetti che hanno portato alla concreta realizzazione degli interventi.

Forma urbana e territorio nella Calabria degli anni trenta. I villaggi agricoli : S. Eufemia Lamezia

SCILLIA, ETTORE
2013/2014

Abstract

La ricerca in oggetto ha come obiettivo lo studio dell’urbanistica e dell’architettura del periodo fascista in Calabria, prendendo in esame l’arco di tempo di affermazione e consolidamento del regime (anni ’30), in cui risulta maggiore la carica di programmazione e propaganda. Dopo le fasi di ricostruzione in Calabria, successive ai terremoti del 1783 e 1908, con le distruzioni di vari centri urbani come Palmi e di buona parte del territorio di Reggio Calabria, si può avanzare l’ipotesi che l’altra fase “fondativa”, che ha interessato la Calabria, risalga proprio agli anni ’30, con la nascita di città nuove e di nuovi quartieri popolari. Il programma urbanistico, relativo alla Calabria, investe le aree strategiche dal punto di vista geografico ed economico, rilanciando in termini retorici anche il passato dei luoghi (la città di Monteleone, ad esempio, riprende il glorioso nome di Vibo Valentia che risale ad epoca romana). La necessità di creare un’immagine rappresentativa del regime corrisponde alla reale ristrutturazione della forma urbana, attraverso la realizzazione di edifici rappresentativi e di interi nuclei edificati. Dal punto di vista territoriale l’opera più significativa che ha modificato l’assetto generale della regione è la realizzazione della Bonifica Integrale della Piana di S. Eufemia e Rosarno, con la fondazione di nuclei urbani o ridisegno di centri esistenti (es. S. Eufemia Lamezia, Palmi, etc.). Questi riprendono concezioni e schemi già sperimentati nella bonifica dell’Agro Pontino, secondo programmi più modesti, finalizzati alla creazione di società imprenditoriali che gestiscono e si appropriano di aree a basso costo. È il caso di S. Eufemia Lamezia sorta intorno alla stazione ferroviaria, operazione gestita direttamente dalla SABIAM (Società Anonima Bonifiche Idrauliche ed Agrarie del Mezzogiorno). Inoltre, oggetto di ricerca, è stato quello di inserire la bonifica di S. Eufemia nel quadro generale delle bonifiche nazionali, specificando cosa si intenda per bonifica integrale nell’Italia Meridionale; orientata verso un’azione modernizzatrice dell’agricoltura in una visione industriale della stessa. Interessante è stato, inoltre, vedere come, in quest’ottica, siano nate le zone industriali di Bagnoli in Campania, di Taranto in Puglia, e in Calabria vediamo il nascere dell’industria dello zucchero con la costruzione, ad opera di enti locali, gli stessi coinvolti nella nascita del nuovo comune, dello Zuccherificio di S. Eufemia prima e quello di Strongoli poi, proprio in quelle terre “redente” dalle bonifiche. Il tutto visto nell’ottica dell’autarchia produttiva, come risposta alle sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni all’Italia dopo la guerra d’aggressione all’Etiopia. La mia ricerca ha voluto mettere in luce tutti gli aspetti, sociali, economici, politici, architettonici e urbani che hanno caratterizzato gli interventi di bonifica in Calabria in generale e nella Piana di S. Eufemia in particolare, con particolare accento a quegli aspetti che hanno portato alla concreta realizzazione degli interventi.
SCOTTI, AURORA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/102930