Post-oil city. The case of Neft Daşları

Behind the new surface of many various discussions of oil states and the way they influence global problems, the oil and hydrocarbon industry had played transitional role in remodeling our landscape and cities. Petrodollars have been building new monuments for energy and reshaping cities skyline. This is how upon oils’ brittle geography, all of incredible geometries were born. Emblematic in this sense is the case of Post Soviet extraction city, Neft Dashlari. Contrary to other offshore facilities, it was a real city with a functional infrastructure and therefore considered as the first of its’ kind. Today the place is facing a gradual decay and abandonment by the Government of Azerbaijan. The structure is poorly maintained, the wells are mostly inaccessible and inoperable. The city, an example of modernity and technology is turning into an abandoned, ghost town. Life has not changed since Soviet era. We know how the city began to happen, we know what is the state of it nowadays, but we don’t know what could be its future when the in-between character of the Sea, will become a key factor for sustainability. This work tries to define relationship between oil, architecture, and urbanism. The main structure is divided into tree parts: “POST”, “OIL” and “CITY”. In the first section "POST" I discuss the concept of POST CITY, in the context of Neft Dashlari and the process of evolution and transformation from its inception to the present. It reviews information about the city transformation starting from its beginning until now showing scenery that completely contradicts the image of city, resulting from petrodollars founding the modernization of Baku skyline, that Azerbaijan tries to convey to the rest of the world. Again using the example of Baku I make a digression on international economic facts resulting in the First and Second Industrial Revolution and try to contextualize the future of the region, calling the Third Industrial Revolution introduced by Jeremy Rifkin. The next section is dedicated to “OIL” which is a detailed assessment of the natural and territorial potential of a Caspian Sea region. At the end of this section I present “Living offshore guide” that analysis oil extraction basic processes as well as types of structure elements and material used. Finally the “CITY” that consists of different elements that are connected by combination of social and political reasons, innovation, flexibility, that will give it a chance to grow or shrink in a sustainable way moving out of its typical context. In this chapter I refer to the metaphor of “archipelago” stating with the question: How its role can be redefined as a planning tool for future city transition. Project solutions are being discovered continuously. Each section provides its piece that is a result of deep research investigation. In the thesis I present a new concept of post oil city, an urban experimentation, which is based mostly on modification of existing structures, to create a public transport system, to re-neutralize the artificial elements and to establish a network between the city, the country and the continent. This is a new concept of urban city, like real city where people can also enjoy and experience the atmosphere of green spaces, historical memories, new ideas and thought between memories and reality. I try to find new features to the ruins of the oil, favoring the passage from polluted "oil factory" to an ecological organism. Bridges that spread between constructions must provide a way for fast and safe communication. The design solutions allow the city to grow over time. The design solutions allow the city to grow over time.

Nell'aperta discussione in atto sull'incidenza e causa di vari problemi globali, si inserisce il peso determinante che l'industria del petrolio e degli idrocarburi riveste nella conformazione del paesaggio e delle città. I "Petrodollari" hanno contribuito alla trasformazione dell'architettura, introducendo nuovi complessi per l'energia e rimodellando lo skyline delle città: a partire dalla fragile geografia del petrolio, sono nate incredibili geometrie. Emblematico in tal senso, il caso della città Neft Dashari, edificata dall’Unione Sovietica a fini estrattivi, che contrariamente ad altri impianti offshore, è stata una vera e propria città funzionale dotata di infrastrutture e considerata perciò il primo ed unico esempio di “POST-OIL-CITY”, si trova oggi di fronte ad un progressivo decadimento ed abbandono da parte del Governo dell'Azerbaijan. La struttura è mal tenuta, i pozzi sono per la maggior parte inaccessibili e inoperanti rendendo sempre più precaria l'estrazione del petrolio. Partendo dal citato esempio, e dopo un'attenta indagine e ricerca ho redatto il mio lavoro tesi, intitolato “POST-OIL-CITY . Nella prima sezione “POST” tratterò il concetto di POST CITY, partendo dall’esempio di Neft Dashlari e del processo di evoluzione e trasformazione dalla sua nascita ad oggi. Verrà, inoltre introdotta come paragone, la città di Baku capitale dell'Azerbaijan presentata come esempio di modernizzazione, figlia dei petrodollari. Sempre utilizzando l'esempio di Baku farò un excursus sui fatti economici internazionali derivanti nella Prima e Seconda Rivoluzione Industriale e cercherò di contestualizzare il futuro della regione, richiamando la Terza rivoluzione industriale introdotta da Jeremy Rifkin . La sezione dedicata al petrolio, “OIL” contiene un'analisi approfondita sul potenziale naturale e territoriale del Mar Caspio e delle regione ad esso affacciate. Al termine di questa sezione presenterò un'analisi “Living offshore guide” sul processo di estrazione del petrolio e sulle criticità legate a modalità, elementi strutturali e materiali utilizzati. Nell’ultima sezione, invece, “CITY” riprenderò una serie di elementi interconnetté tra loro, una combinazione di aspetti sociali, politici, d’innovazione e flessibilità richiesti nell'affrontare i problemi e un nuovo approccio sostenibile al futuro. Ci si deve domandare, quindi, come l’insieme di questi elementi, in altre parole “l'archipelago” di fattori sopra citati, influenzeranno e trasformeranno il futuro delle città-post-oli. Mi avvallerò di una serie di esempi per proporre plausibili risposte e soluzioni. Idee e spunti di riflessione emersi, verranno argomentati, alla fine di ogni capitolo, cercando di presentare delle plausibili soluzioni. Nel lavoro di tesi presenterò una nuova concezione di città post – petrolio, una sperimentazione urbana, in cui andrò a modificare le strutture esistenti, a creare un sistema di trasporto pubblico, a rii-neutralizzare gli elementi artificiali e a stabilire un network tra la città, il paese e il continente. Si tratterà di una nuova concezione di città urbana come città vera e propria dove la gente riesce anche a godere e vivere l'atmosfera degli spazi verdi, di memorie storiche, di nuove idee e di pensiero tra ricordi e realtà. Cercherò di trovare nuove funzioni alle rovine del petrolio, favorendo il passaggio da luogo inquinato " fabbrica di olio "ad un organismo ecologico. Introdurrò, infine, una serie di ponti per facilitare la comunicazione in modo veloce e sicuro. Le soluzioni proposte sono in ottica di crescita della città nel tempo.