Il seguente elaborato si focalizza sullo studio del comportamento energetico del patrimonio edilizio scolastico della Regione Lombardia. L'analisi, in particolare, riguarda gli edifici scolastici superiori della Regione ed ha come obiettivo quello di definire i livelli ottimali, in funzione dei costi e dei requisiti minimi di prestazione energetica. Per ottenere tali risultati verrà applicata la metodologia Cost Optimality proposta dalla Direttiva EPBD 2012/31 dell'Unione Europea [16]. Nella prima fase si è proceduto a raccogliere il materiale necessario per la definizione degli archetipi sui quali applicare la procedura rivolgendosi agli Uffici Tecnici provinciali lombardi. Una volta definite le caratteristiche morfologiche, tecnologiche ed impiantistiche di ciascun modello si sono individuati i possibili interventi applicabili al fine di migliorare le prestazioni energetiche. Nella fase successiva, dopo aver definito tutte le combinazioni di intervento applicabili a ciascun edifico, sono stati calcolati, per ogni combinazione, i parametri necessari per l'applicazione della metodologia: il fabbisogno di energia primaria (EPh) ed il Valore Attuale Netto (VAN). Tali valori hanno permesso di identificare il punto di ottimo globale, ossia, per ogni archetipo è stato possibile definire quale fosse la prestazione energetica associabile ad un determinato edificio avente costo globale minore. Infine sono state costruite le curve di inviluppo, attraverso le quali è stato possibile individuare l'intervallo ottimale di prestazione relativo a ciascun archetipo.

Definizione degli intervalli ottimali di prestazione energetica per gli edifici scolastici lombardi

COLOMBO, CINZIA;CANEGRATI, ELISA
2013/2014

Abstract

Il seguente elaborato si focalizza sullo studio del comportamento energetico del patrimonio edilizio scolastico della Regione Lombardia. L'analisi, in particolare, riguarda gli edifici scolastici superiori della Regione ed ha come obiettivo quello di definire i livelli ottimali, in funzione dei costi e dei requisiti minimi di prestazione energetica. Per ottenere tali risultati verrà applicata la metodologia Cost Optimality proposta dalla Direttiva EPBD 2012/31 dell'Unione Europea [16]. Nella prima fase si è proceduto a raccogliere il materiale necessario per la definizione degli archetipi sui quali applicare la procedura rivolgendosi agli Uffici Tecnici provinciali lombardi. Una volta definite le caratteristiche morfologiche, tecnologiche ed impiantistiche di ciascun modello si sono individuati i possibili interventi applicabili al fine di migliorare le prestazioni energetiche. Nella fase successiva, dopo aver definito tutte le combinazioni di intervento applicabili a ciascun edifico, sono stati calcolati, per ogni combinazione, i parametri necessari per l'applicazione della metodologia: il fabbisogno di energia primaria (EPh) ed il Valore Attuale Netto (VAN). Tali valori hanno permesso di identificare il punto di ottimo globale, ossia, per ogni archetipo è stato possibile definire quale fosse la prestazione energetica associabile ad un determinato edificio avente costo globale minore. Infine sono state costruite le curve di inviluppo, attraverso le quali è stato possibile individuare l'intervallo ottimale di prestazione relativo a ciascun archetipo.
ALONGI, ANDREA
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/103055