Città ludiche. Giochi di costruzione nella collezione di Norman Brosterman al Canadian Centre of Architecture

"Tangible" building toys as LEGO and "virtual" building toyss as SimCity, allow children and adults to create structures, buildings and entire cities. The user manipulates and develops a world taking charge of it and standing over with the idea of their city. We found this concept in building toys and in particular in those toys that are part of the collection of architecture toys and toys of the Canadian Centre of Architecture. This collection brings together a series of design objects and texts that tell the "attitude" of the toy meant as playful element in the conception of a space-city. The collection is conserved in the library of the center and the most relevant pieces were donated by the sculptor and Norman Brosterman. After studying in depth the work of the German Friedrich Froebel, he started his own private collection of toys, inspired by the "gifts" that Froebel realized primarily for the children of his kindergarten. Brosterman has also curated the first of the seven exhibitions staged at the CCA in honour of the great collection of architecture toys and toys. In that occasion he has also published a recapitulatory booklet of the above-mentioned project. Thanks to a direct collaboration with Renata Guttman, the supervisor of the collection of architecture toys and toys of the Canadian Centre of Architecture, it was possible to recover the entire inventory of the works in the collection. Apart from toys, in that inventory are also present all the texts that speak of the architecture toys. It was made a perusing of the exhibitions at the CCA and of tht inventory trying to develop a survey evaluation with sub themes. Then the game of Monopoly was overviewed. This is definitely one of the first games which defines the concept of the city within a two-dimensional game board. The concept according to which everyone can buy and administer their homes is very important. A new thought is made available to the people, not only to planners or to architects that usually revolutionize the structure of a city. It is a sort of education to the new idea of the city which is born from the game. A city redefined by new urbanism, with new factors that define its organised and specialised conformation; a new design of the city, also proposed by the group Archizoom in their project No Stop City. Finally, SimCity defines the new game concept that refers to the city online and offline. The architecture and the city are a reality of building; in fact they both can't do anything without the virtuality, neither at the project level, nor in terms of objects, and we can't get along without considering the playful aspect.

Giochi di costruzione “tangibili” come LEGO e “virtuali” come SimCity, consentono a bambini e adulti di creare strutture, edifici e intere città. Il fruitore, manipola e sviluppa un mondo esercitando una forma di controllo e supervisione nell’ idea della propria città. Questo concetto si ritrova nei giochi di costruzione e, nello specifico, in quelli della collezione dei giochi e giocattoli di architettura del Canadian Centre of Architecture. La raccolta in esame, riunisce una serie di oggetti di design e testi che raccontano “l’atteggiamento” del gioco inteso come elemento ludico nell’ideazione di uno spazio-città. La collezione è conservata nella biblioteca del centro e molti dei pezzi, maggiormente rilevanti, sono stati donati dallo scultore Norman Brosterman; quest’ultimo, dopo avere studiato approfonditamente il lavoro del tedesco Friedrich Froebel, ha iniziato una sua collezione privata di giochi, ispirandosi al “doni” che Froebel, ha realizzato, in primis, per i bambini del proprio asilo. Brosterman, ha inoltre, curato la prima delle sette mostre allestite al CCA in onore della grande collezione di giochi e giocattoli di architettura e, in occasione di tale evento, ha pubblicato un fascicolo riassuntivo del progetto sopra citato. Grazie ad una collaborazione diretta con la responsabile della collezione dei giochi e giocattoli di architettura del Canadian Centre of Architecture, Renata Guttman, è stato possibile recuperare l’intero inventario delle opere della collezione; importante dire che, oltre ai giochi, nell’inventario sono presenti anche tutti i testi, che parlano dei giocattoli di architettura. Inerente a ciò, è stata svolta una lettura critica, sia delle mostre proposte al CCA; sia a proposito dell’inventario, cercando di sviluppare un’indagine di valutazione con sottolivelli tematici. Successivamente, è stato preso in esame il gioco del Monopoli; questo, è sicuramente uno dei primi giochi, se non il primo, che definisce il concetto di città all’interno di un tabellone bidimensionale. Importante il concetto con il quale tutti possono comprare e amministrare le proprie case all’interno delle proprietà possedute; un nuovo pensiero, anzi, un pensiero messo a disposizione del popolo, non solo degli urbanisti o architetti che rivoluzionano l’assetto della città, ma un’educazione alla nuova idea di città anche attraverso il gioco. Una città ridefinita attraverso un’urbanistica nuova, con nuovi fattori che ne definiscono la conformazione organizzata e specializzata; un nuovo disegno della città, proposto anche dal gruppo degli Archizoom nel loro progetto No Stop City. Infine, è SimCity che definisce il nuovo concetto di gioco che si riferisce alla città online e offline. L’architettura e la città costituiscono una realtà concreta del costruire; infatti, non possono fare a meno della virtualità, né a livello progettuale, né a livello oggettuale, e non possiamo fare ameno di considerarne l’aspetto ludico.