In a cosmopolitan country, stifled by the building development of the past years , under the economic crisis of the twenty-first century, architects and designers face a city transformation, expression of social, political and economic changes, which occurred throughout history. Contemporary cities fill of “problematic" open spaces, inappropriate to citizens’ needs, conceiving social disadvantages. However, with a change of prospective, restoring their social functions, these degrading spaces could become a strategic source for cities and its living. In detail, the aim of this work, starting from the contemporary urban changes, is to explore new potential scenarios for public spaces in cities (temporary, flexible and sustainable), contextualized in neighboring opens spaces and in an abandoned area, La Piccola Velocità in Lecco, a disused rail warehouse, next to the new Politecnico di Milano’s Campus. The aim is to create a frame of public spaces to ensure an increasing comfort to urban living, addressed to everyone, in respect of social and environmental factors, essential for a sustainable design.

In un Italia sempre più cosmopolita, soffocata dal funesto sviluppo edilizio degli scorsi decenni e soggiogata dalla crisi economica del XXI secolo, architetti e progettisti si trovano dinanzi una trasformazione strutturale dell' intera città, da sempre espressione formale dei cambiamenti sociali, politici ed economici avvenuti nel corso della storia. Gli urbanizzati contemporanei si costellano allora di spazi aperti “problematici” che, inappropriati alle esigenze dei cittadini, contribuiscono al loro disagio sociale. In un cambio di prospettiva questi spazi degradanti potrebbero tuttavia divenire risorsa strategica per la città ed il suo abitare, ripristinando l’originaria funzione sociale. Scopo del seguente lavoro è proprio di indagare, partendo dai tangibili cambiamenti in atto nella popolazione del nostro paese, dei possibili scenari di intervento per i nuovi spazi della città pubblica (temporanei, flessibili e sostenibili), contestualizzati in un progetto sperimentale di recupero dell'area La Piccola Velocità di Lecco, ex deposito ferroviario in disuso, adiacente al nuovo Campus Universitario del Politecnico di Milano e di spazi aperti limitrofi. L’obiettivo è di creare un disegno di spazi pubblici che garantiscano una condizione di benessere aggiuntiva al vivere urbano, equa per ogni individuo, nel rispetto della dimensione sociale, coniugato ai fattori ambientali e (se possibile) economici che diventano imprescindibili al raggiungimento della sostenibilità progettuale.

Lecco : città relazionale. Rivitalizzazione urbana e progetto degli spazi aperti

ZUGNONI, ANNA;RIPAMONTI, VALERIA
2013/2014

Abstract

In a cosmopolitan country, stifled by the building development of the past years , under the economic crisis of the twenty-first century, architects and designers face a city transformation, expression of social, political and economic changes, which occurred throughout history. Contemporary cities fill of “problematic" open spaces, inappropriate to citizens’ needs, conceiving social disadvantages. However, with a change of prospective, restoring their social functions, these degrading spaces could become a strategic source for cities and its living. In detail, the aim of this work, starting from the contemporary urban changes, is to explore new potential scenarios for public spaces in cities (temporary, flexible and sustainable), contextualized in neighboring opens spaces and in an abandoned area, La Piccola Velocità in Lecco, a disused rail warehouse, next to the new Politecnico di Milano’s Campus. The aim is to create a frame of public spaces to ensure an increasing comfort to urban living, addressed to everyone, in respect of social and environmental factors, essential for a sustainable design.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
In un Italia sempre più cosmopolita, soffocata dal funesto sviluppo edilizio degli scorsi decenni e soggiogata dalla crisi economica del XXI secolo, architetti e progettisti si trovano dinanzi una trasformazione strutturale dell' intera città, da sempre espressione formale dei cambiamenti sociali, politici ed economici avvenuti nel corso della storia. Gli urbanizzati contemporanei si costellano allora di spazi aperti “problematici” che, inappropriati alle esigenze dei cittadini, contribuiscono al loro disagio sociale. In un cambio di prospettiva questi spazi degradanti potrebbero tuttavia divenire risorsa strategica per la città ed il suo abitare, ripristinando l’originaria funzione sociale. Scopo del seguente lavoro è proprio di indagare, partendo dai tangibili cambiamenti in atto nella popolazione del nostro paese, dei possibili scenari di intervento per i nuovi spazi della città pubblica (temporanei, flessibili e sostenibili), contestualizzati in un progetto sperimentale di recupero dell'area La Piccola Velocità di Lecco, ex deposito ferroviario in disuso, adiacente al nuovo Campus Universitario del Politecnico di Milano e di spazi aperti limitrofi. L’obiettivo è di creare un disegno di spazi pubblici che garantiscano una condizione di benessere aggiuntiva al vivere urbano, equa per ogni individuo, nel rispetto della dimensione sociale, coniugato ai fattori ambientali e (se possibile) economici che diventano imprescindibili al raggiungimento della sostenibilità progettuale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/103924