All’interno di nuove logiche di governance alla scala territoriale lo “stadio-urbano” assume una particolare valenza nella città contemporanea. Si impone infatti un nuovo modello insediativo delle infrastrutture polifunzionali per lo sport secondo il quale gli stadi per il calcio non sono più da considerare elementi di critica discontinuità all’interno dei tessuti urbani consolidasti ma, al contrario, essi possono configurarsi come fulcri di riqualificazione e motori di rigenerazione economica e socio-culturale. All’interno di questo scenario tematiche come accessibilità sostenibile, diversificazione dei mezzi di trasporto e fruibilità “dolce” assumono sempre maggiore rilevanza nei processi decisionali e ai vari livelli di politiche di governance. Si propone qui il modello di “stadio-smart”, in cui la fruizione sostenibile e “dolce” (attraverso in via preferenziale, di mezzi pubblici quali metro, autobus e bicicletta) costituisce un paradigma in grado veicolare, a discesa, tutte le scelte progettuali. Nella prima parte del lavoro si analizzano le “buone pratiche” dei moderni stadi polifunzionali, studiando come coniugare le istanze economiche, funzionali, sociali e infrastrutturali rispetto al ruolo dell’edificio stadio nella città. Nella seconda parte ci si è concentrati sullo studio del quartiere di Mompiano e dello stadio Rigamonti, contesto specifico della tesi. Dallo studio svolto sul quartiere e sulla città di Brescia si sono evinte le possibili funzioni che si inseribili nel nuovo stadio polifunzionale. Si sono poi decisi degli obbiettivi derivanti dagli studi effettuati nella prima parte di analisi che consentono al nostro studio di tesi di creare un modello di stadio polifunzionale servito prevalentemente dal trasporto pubblico, che unito ad alcuni accorgimenti e lavori svolti a livello di quartiere e provinciale-cittadino consentono di ridurre il traffico e facilitare l’utilizzo di mezzi più sostenibili. Grazie a questa riduzione del traffico privato sarà possibile ottenere un aumento della qualità ambientale ed urbana.

Stadio smart. Modelli e strategie per una fruizione sostenibile dello stadio contemporaneo

MANGERI, UMBERTO;LATINI, MARCO
2013/2014

Abstract

All’interno di nuove logiche di governance alla scala territoriale lo “stadio-urbano” assume una particolare valenza nella città contemporanea. Si impone infatti un nuovo modello insediativo delle infrastrutture polifunzionali per lo sport secondo il quale gli stadi per il calcio non sono più da considerare elementi di critica discontinuità all’interno dei tessuti urbani consolidasti ma, al contrario, essi possono configurarsi come fulcri di riqualificazione e motori di rigenerazione economica e socio-culturale. All’interno di questo scenario tematiche come accessibilità sostenibile, diversificazione dei mezzi di trasporto e fruibilità “dolce” assumono sempre maggiore rilevanza nei processi decisionali e ai vari livelli di politiche di governance. Si propone qui il modello di “stadio-smart”, in cui la fruizione sostenibile e “dolce” (attraverso in via preferenziale, di mezzi pubblici quali metro, autobus e bicicletta) costituisce un paradigma in grado veicolare, a discesa, tutte le scelte progettuali. Nella prima parte del lavoro si analizzano le “buone pratiche” dei moderni stadi polifunzionali, studiando come coniugare le istanze economiche, funzionali, sociali e infrastrutturali rispetto al ruolo dell’edificio stadio nella città. Nella seconda parte ci si è concentrati sullo studio del quartiere di Mompiano e dello stadio Rigamonti, contesto specifico della tesi. Dallo studio svolto sul quartiere e sulla città di Brescia si sono evinte le possibili funzioni che si inseribili nel nuovo stadio polifunzionale. Si sono poi decisi degli obbiettivi derivanti dagli studi effettuati nella prima parte di analisi che consentono al nostro studio di tesi di creare un modello di stadio polifunzionale servito prevalentemente dal trasporto pubblico, che unito ad alcuni accorgimenti e lavori svolti a livello di quartiere e provinciale-cittadino consentono di ridurre il traffico e facilitare l’utilizzo di mezzi più sostenibili. Grazie a questa riduzione del traffico privato sarà possibile ottenere un aumento della qualità ambientale ed urbana.
ALLEGRI, DAVIDE
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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