Piccolo Mondo. Dialoghi tra cucina e architettura immaginando un ristorante per l'EXPO'

La ricerca che è stata intrapresa rappresenta la conclusione di un più ampio percorso progettuale, iniziato con lo stage e proseguito poi con il rapporto diretto con lo chef Marco Sacco, titolare del ristorante stellato Piccolo Lago di Mergozzo (Vb). Con lo chef è stato intrapreso un lungo e proficuo colloquio, volto a contaminare reciprocamente la disciplina gastronomica e quella progettuale - architettonica e di design - al fine di trovare i punti di convergenza tra le due discipline, le loro affinità e i possibili esiti progettuali di una ibridazione ricca di potenzialità. Il caso specifico per “mettere in scena” tali esiti, per verificare sul campo questa inedita forma di interazione multidisciplinare, è stato il ristorante Sky-line, a Milano un ristorante di alta cucina dal design contemporaneo, un ristorante che si potesse porre come un riferimento del settore in vista dell’Expò. La ricerca che segue, e che ha supportato il progetto, è dunque volta a tracciare le continuità che, soprattutto nella contemporaneità, sembrano emergere tra progetto culinario e progetto architettonico. Il cibo è una forma di cultura, per molti studiosi è anzi una delle massime espressioni della cultura di un popolo poiché da sempre è portatore di significati simbolici, sociali, rituali: è rappresentazione dell’identità popolare, ma è anche veicolo di trasmissione di tale identità. Parlare di cibo significa dunque parlare di una forma di cultura, e l’alta cucina in particolare ne costituisce l’eccellenza contemporanea, tanto che sempre più spesso la si associa ad una forma d’arte: ”il cibo è una necessità, diventa arte quando non dà solo nutrimento, ma dà anche piacere. In tal caso un cuoco può essere considerato un artista”.