The village of Cunéaz is located at 2,057 m along the Walserweg, the great Walser trail, historically rilevance for the blockbau house, the local "Rascard". Inhabited since ancient times has undergone the process of depopulation downstream due to the lack of direct connections to the bottom valley, the last family left the stable residence in the 50s. Accessible by dirt roads and trails, is now a village reactivated due to the presence of ski trails of Monterosaski that has facilitated the re-functioning of its buildings into holiday homes. The design choice introduced a new concept of accommodation: Widespread Hut. In addition to providing shelter in a hostile environment, the refuge values the place where it settles. Each practice is linked to the region and to the choice of the functions to be integrated with the existing. The project aims to preserv the typology and the perceprion of the original spaces at the same time, propose new ideas to adapt the space to the new program,for the new users of the mountain whose interests have changed over time. The shelter in addition to being a stopping point for the intermediate short vertical ascent, can be the point of arrival or stage inserted in a circuit, such as Alta Via n.1 linking Donnas to Courmayeur between the passes of Aosta Valley. Subject of intervention was a rascard of the nineteenth century preserved and a sediment left by a rascard moved bottom valley in the 70s. The project is based on the construction techniques and materials of the tradition, modified according to the new demands of use and performance and reinterpreted through the new possibilities offered by technology. The project operates in the field of real and was based on what was learned during the training done on-site at a technical study, the comparison and the knowledge learned both by local craftsmen, both from participation in scientific meetings on the Alpine Region.

Il villaggio di Cunéaz si trova a 2.057 m s.l.m. lungo il Walserweg, ovvero il grande sentiero Walser, di rilevantza storica per la diffusione della casa alpina a blockbau nella derivazione locale il “Rascard”. Abitato sin da tempi antichi ha subito un processo di spopolamento a causa della mancanza di collegamenti diretti con il fondovalle; infatti, l‘ultima famiglia che vi abitava ha abbandonato la residenza stabile negli anni cinquanta. Il borgo è raggiungibile da strade sterrate e sentieri ed oggi è un villaggio in riattivazione anche grazie alla presenza degli impianti da discesa del Monterosaski che hanno incentivato la rifunzionalizzazione dei suoi edifici in case per vacanze. La scelta progettuale proposta introduce un nuovo concetto di ricettività: il Rifugio diffuso. Oltre a fornire un riparo in ambiente ostile, il rifugio valorizza il luogo dove esso si insedia. Ogni pratica risulta legata al territorio e alla scelta delle funzioni da integrare con l’esistente. Il progetto intende preservare la tipologia e la spazialità tradizionele e, allo stesso tempo, proporre nuove idee per adattare gli spazi al nuovo programma, proposto in ragione dei nuovi fruitori della montagna i cui interessi sono mutati nel tempo. Il rifugio, oltre ad essere un punto di sosta intermedio di breve durata per l’ascesa verticale, può essere punto di arrivo o tappa inserito in un circuito, quale l’alta Via n.1 che collega Donnas a Courmayeur tra i valichi della Valle d’Aosta. Oggetto di intervento è stato un rascard del XIX secolo conservato e un sedime lasciato da un rascard smontato e trasferito a valle negli anni settanta. Il progetto si basa sulle tecniche costruttive e sui materiali della tradizione, modificati in base alle nuove esigenze di uso e di performance e reinterpretati attraverso le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. Il progetto opera nel campo del reale e si è basato su quanto appreso durante il tirocinio svolto in loco presso uno studio tecnico, dal confronto e sulle conoscenze apprese sia dagli artigiani locali, sia dalla partecipazione a convegni scientifici sulla Regione Alpina.

Il rifugio diffuso. Pratiche di progetto in Val d'Ayas lungo il Walserweg

GALLI, DAVIDE
2013/2014

Abstract

The village of Cunéaz is located at 2,057 m along the Walserweg, the great Walser trail, historically rilevance for the blockbau house, the local "Rascard". Inhabited since ancient times has undergone the process of depopulation downstream due to the lack of direct connections to the bottom valley, the last family left the stable residence in the 50s. Accessible by dirt roads and trails, is now a village reactivated due to the presence of ski trails of Monterosaski that has facilitated the re-functioning of its buildings into holiday homes. The design choice introduced a new concept of accommodation: Widespread Hut. In addition to providing shelter in a hostile environment, the refuge values the place where it settles. Each practice is linked to the region and to the choice of the functions to be integrated with the existing. The project aims to preserv the typology and the perceprion of the original spaces at the same time, propose new ideas to adapt the space to the new program,for the new users of the mountain whose interests have changed over time. The shelter in addition to being a stopping point for the intermediate short vertical ascent, can be the point of arrival or stage inserted in a circuit, such as Alta Via n.1 linking Donnas to Courmayeur between the passes of Aosta Valley. Subject of intervention was a rascard of the nineteenth century preserved and a sediment left by a rascard moved bottom valley in the 70s. The project is based on the construction techniques and materials of the tradition, modified according to the new demands of use and performance and reinterpreted through the new possibilities offered by technology. The project operates in the field of real and was based on what was learned during the training done on-site at a technical study, the comparison and the knowledge learned both by local craftsmen, both from participation in scientific meetings on the Alpine Region.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
Il villaggio di Cunéaz si trova a 2.057 m s.l.m. lungo il Walserweg, ovvero il grande sentiero Walser, di rilevantza storica per la diffusione della casa alpina a blockbau nella derivazione locale il “Rascard”. Abitato sin da tempi antichi ha subito un processo di spopolamento a causa della mancanza di collegamenti diretti con il fondovalle; infatti, l‘ultima famiglia che vi abitava ha abbandonato la residenza stabile negli anni cinquanta. Il borgo è raggiungibile da strade sterrate e sentieri ed oggi è un villaggio in riattivazione anche grazie alla presenza degli impianti da discesa del Monterosaski che hanno incentivato la rifunzionalizzazione dei suoi edifici in case per vacanze. La scelta progettuale proposta introduce un nuovo concetto di ricettività: il Rifugio diffuso. Oltre a fornire un riparo in ambiente ostile, il rifugio valorizza il luogo dove esso si insedia. Ogni pratica risulta legata al territorio e alla scelta delle funzioni da integrare con l’esistente. Il progetto intende preservare la tipologia e la spazialità tradizionele e, allo stesso tempo, proporre nuove idee per adattare gli spazi al nuovo programma, proposto in ragione dei nuovi fruitori della montagna i cui interessi sono mutati nel tempo. Il rifugio, oltre ad essere un punto di sosta intermedio di breve durata per l’ascesa verticale, può essere punto di arrivo o tappa inserito in un circuito, quale l’alta Via n.1 che collega Donnas a Courmayeur tra i valichi della Valle d’Aosta. Oggetto di intervento è stato un rascard del XIX secolo conservato e un sedime lasciato da un rascard smontato e trasferito a valle negli anni settanta. Il progetto si basa sulle tecniche costruttive e sui materiali della tradizione, modificati in base alle nuove esigenze di uso e di performance e reinterpretati attraverso le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. Il progetto opera nel campo del reale e si è basato su quanto appreso durante il tirocinio svolto in loco presso uno studio tecnico, dal confronto e sulle conoscenze apprese sia dagli artigiani locali, sia dalla partecipazione a convegni scientifici sulla Regione Alpina.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/104307