The landscape is inherently dynamic, changes in relation to men, their actions, to the historical periods. This is why it recognizes the individual, providing him in some way an identity and the ability to relate to, and to relive the past. It is a special place that shapes the life of man, and that in turn is shaped by his actions. We are realizing that first loss of the settlement character figural and the disappearance of large portions of agricultural landscape has led to a weakening of the sense of belonging and resulting loss of human identity itself; the recapture genuine settlement assumes that it is including the "genius loci" and that there is realized the primary types, in terms of built form and space organized. n this area of ​​study is part of this work we chose as the scope of a project territory between Pesaro and Urbino, precisely the valley of the river Foglia. As in many cases in Italy, the territories of the leaf, are characterized by a particular anthropogeography made of agglomerates or settlement systems linear more or less continuous nuclei punctual low density. A land border during the Second World War became the scene of one of the most 'bloody battles on the Italian front, and with the post-war reconstruction saw disappear the traces of his memorable past. With the implementation of the various plans of land use has seen the realization of industrial decentralization and as a result has led to a major conurbation in places of 'alveo.Le great expansions of industrial and residential areas implemented without control, have generated strong pressure which are imprinted on the landscape and caused the loss of a myriad of signs of the traditions that have characterized this area for over two thousand years The problem is not to "create a new city", the direction taken by the recent programs, but to find archaeologically in the territory a system of traces of the Memory of the places, which contributes to their critical reconstruction within an idea of ​​landscape architecture , modification of critical sites in view of the discovery of a principle of identity absent today. The project is proposed to replace a constellation of fragments all 'inside of a clear network of places, interacting drastically with large urban masses and proposing new foundations that dig and do resurface old patterns and control strategies.

Il paesaggio è per sua natura dinamico, muta in relazione agli uomini, alle loro azioni, ai periodi storici. È per questo che in esso l’individuo si riconosce, fornendogli in un qualche modo un’identità e la possibilità di rispecchiarsi, nonché di rivivere il passato. È uno spazio particolare che plasma la vita dell’uomo e che a sua volta è plasmato dalle sue azioni. Ci si sta accorgendo che la perdita dell’insediamento a carattere figurale e la scomparsa di grandi porzioni di paesaggio agrario hanno portato ad un indebolimento del senso di appartenenza e quindi alla perdita stessa dell’identità umana; la riconquista autentica dell’insediamento presuppone che se ne sia compreso il “genius loci” e che ci si renda conto delle tipologie primarie, nei termini di forma costruita e spazio organizzato. In questo frangente si inserisce il presente lavoro che sceglie come ambito di progetto un territorio a cavallo tra Pesaro e Urbino, precisamente la valle del fiume Foglia. Come in molti casi in Italia, i territori del fiume Foglia sono caratterizzati, da una particolare antropogeografia fatta di agglomerati e sistemi insediativi lineari più o meno continui di nuclei puntuali a bassa densità. Da sempre terra di confine, durante il secondo conflitto mondiale divenne teatro di uno dei piu’ cruenti scontri sul fronte italiano e con la ricostruzione del dopoguerra vide scomparire le tracce del suo memorabile passato. Con l’attuazione dei vari piani di utilizzo del suolo si è assistito alla realizzazione del decentramento industriale che come conseguenza ha provocato una forte conurbazione in alcuni punti dell’alveo.Le grandi espansioni delle aree industriali e residenziali attuate senza controllo, hanno generato forti pressioni che si sono impresse sul paesaggio e hanno causato la perdita di una moltitudine di segni delle tradizioni che hanno caratterizzato questi luoghi per più di duemila anni. Il problema non è quindi quello di “creare una nuova città”, direzione presa dalle recenti programmazioni, ma quello di ritrovare archeologicamente nel territorio un sistema di tracce della Memoria dei luoghi, che contribuisca alla loro ricostruzione critica entro un’idea di architettura del paesaggio, di modificazione critica dei siti in vista del ritrovamento di un principio d’identità oggi assente. Il progetto si propone quindi di ricollocare una costellazione di frammenti all’ interno di una chiara rete di luoghi, interagendo drasticamente con le grandi masse urbane e proponendo nuove fondazioni che scavano e fanno riaffiorare antichi schemi e strategie di controllo.

Paesaggi della memoria. La bassa valle del Foglia

PIOVESAN, ANDREA
2013/2014

Abstract

The landscape is inherently dynamic, changes in relation to men, their actions, to the historical periods. This is why it recognizes the individual, providing him in some way an identity and the ability to relate to, and to relive the past. It is a special place that shapes the life of man, and that in turn is shaped by his actions. We are realizing that first loss of the settlement character figural and the disappearance of large portions of agricultural landscape has led to a weakening of the sense of belonging and resulting loss of human identity itself; the recapture genuine settlement assumes that it is including the "genius loci" and that there is realized the primary types, in terms of built form and space organized. n this area of ​​study is part of this work we chose as the scope of a project territory between Pesaro and Urbino, precisely the valley of the river Foglia. As in many cases in Italy, the territories of the leaf, are characterized by a particular anthropogeography made of agglomerates or settlement systems linear more or less continuous nuclei punctual low density. A land border during the Second World War became the scene of one of the most 'bloody battles on the Italian front, and with the post-war reconstruction saw disappear the traces of his memorable past. With the implementation of the various plans of land use has seen the realization of industrial decentralization and as a result has led to a major conurbation in places of 'alveo.Le great expansions of industrial and residential areas implemented without control, have generated strong pressure which are imprinted on the landscape and caused the loss of a myriad of signs of the traditions that have characterized this area for over two thousand years The problem is not to "create a new city", the direction taken by the recent programs, but to find archaeologically in the territory a system of traces of the Memory of the places, which contributes to their critical reconstruction within an idea of ​​landscape architecture , modification of critical sites in view of the discovery of a principle of identity absent today. The project is proposed to replace a constellation of fragments all 'inside of a clear network of places, interacting drastically with large urban masses and proposing new foundations that dig and do resurface old patterns and control strategies.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
Il paesaggio è per sua natura dinamico, muta in relazione agli uomini, alle loro azioni, ai periodi storici. È per questo che in esso l’individuo si riconosce, fornendogli in un qualche modo un’identità e la possibilità di rispecchiarsi, nonché di rivivere il passato. È uno spazio particolare che plasma la vita dell’uomo e che a sua volta è plasmato dalle sue azioni. Ci si sta accorgendo che la perdita dell’insediamento a carattere figurale e la scomparsa di grandi porzioni di paesaggio agrario hanno portato ad un indebolimento del senso di appartenenza e quindi alla perdita stessa dell’identità umana; la riconquista autentica dell’insediamento presuppone che se ne sia compreso il “genius loci” e che ci si renda conto delle tipologie primarie, nei termini di forma costruita e spazio organizzato. In questo frangente si inserisce il presente lavoro che sceglie come ambito di progetto un territorio a cavallo tra Pesaro e Urbino, precisamente la valle del fiume Foglia. Come in molti casi in Italia, i territori del fiume Foglia sono caratterizzati, da una particolare antropogeografia fatta di agglomerati e sistemi insediativi lineari più o meno continui di nuclei puntuali a bassa densità. Da sempre terra di confine, durante il secondo conflitto mondiale divenne teatro di uno dei piu’ cruenti scontri sul fronte italiano e con la ricostruzione del dopoguerra vide scomparire le tracce del suo memorabile passato. Con l’attuazione dei vari piani di utilizzo del suolo si è assistito alla realizzazione del decentramento industriale che come conseguenza ha provocato una forte conurbazione in alcuni punti dell’alveo.Le grandi espansioni delle aree industriali e residenziali attuate senza controllo, hanno generato forti pressioni che si sono impresse sul paesaggio e hanno causato la perdita di una moltitudine di segni delle tradizioni che hanno caratterizzato questi luoghi per più di duemila anni. Il problema non è quindi quello di “creare una nuova città”, direzione presa dalle recenti programmazioni, ma quello di ritrovare archeologicamente nel territorio un sistema di tracce della Memoria dei luoghi, che contribuisca alla loro ricostruzione critica entro un’idea di architettura del paesaggio, di modificazione critica dei siti in vista del ritrovamento di un principio d’identità oggi assente. Il progetto si propone quindi di ricollocare una costellazione di frammenti all’ interno di una chiara rete di luoghi, interagendo drasticamente con le grandi masse urbane e proponendo nuove fondazioni che scavano e fanno riaffiorare antichi schemi e strategie di controllo.
Tesi di laurea Magistrale
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