The topic of this work is about construction and demolition waste treatment. Directive 2008/98/EC sets the basic concepts and definitions related to waste management and includes a new recycling and recovery targets to be achieved by 2020: 70% preparing for recycling of construction and demolition waste. Italian buildings with residential function are above 84% of the architectural stock, most of them built between 1946 and 1990. These buildings have common features: low energy performances, inadequate architectural components and materials, structural inefficiency. In addition, the lack of architectural quality allows architects to consider demolition and reconstruction a valid option instead of restoration. In this context, the research analyzes 51 buildings situated in Case Nuove, Somma Lombardo, a small village near Malpensa Airport. After the classification of all buildings based on the architectural characteristics and construction period, the demolition and waste treatment phases were analyzed using LCA method. The first conclusion is that it is possible to split all the materials during the demolition phase and consequently have different treatment for each material: the 98% of them could be theoretically recycled. Considering that the 84% of the Italian building stock has the same characteristics, the target fixed by EU is easily achievable. In the second place, the LCA evaluation shows lower values of the energy consumption during demolition and waste treatment phases than during production, construction and use stages. The energy consumption value ranks at around 3.7 kWh/m2. Comparing the demolition and reconstruction with the restoration, the first option may be an efficient alternative, also from the economic point of view.

Il tema della gestione dei rifiuti da demolizione nel settore edilizio è stato recentemente oggetto di una Direttiva Europea (2008/98/CE) che impone entro il 2020 il riciclo di almeno il 70% in peso dei materiali edilizi a fine vita. Considerando che il patrimonio edilizio italiano è composto per l'84,3% da edifici residenziali, sviluppatosi principalmente tra gli anni 1946-1990, caratterizzati da scarse prestazioni energetiche, obsolescenza di materiali e componenti ed insufficienza delle prestazioni strutturali nelle zone sismiche, è evidente come una parte consistente dell􏰀edificato residenziale necessiti di una riqualificazione profonda. Se si aggiunge il tema della carenza di qualità architettonica e costruttiva, si può ipotizzare il ricorso ad interventi di demolizione e ricostruzione piuttosto che di riqualificazione. In questo contesto si inserisce l􏰀analisi di un caso studio recente: la demolizione di 51 edifici residenziali nella frazione Case Nuove, comune di Somma Lombardo (Va), nell􏰀area dell􏰀aeroporto di Malpensa. Dopo aver classificato gli edifici in relazione al periodo di costruzione ed alle caratteristiche architettoniche, il processo di demolizione è stato sottoposto a valutazione LCA. Gli esiti della valutazione hanno visto in primo luogo la possibilità di effettuare un􏰀accurata selezione dei materiali tale da consentire il trattamento separato del 100% dei rifiuti e il riciclo teorico di tutti i materiali per i quali esiste questa opzione (circa 98%). Essendo gli edifici in esame riconducibili a circa l'84%1 del patrimonio edilizio italiano, ne consegue che il limite imposto dalla Direttiva Europea è facilmente superabile. La valutazione ha portato ad un valore di energia incorporata di circa 3.7 kWh/m2 di superficie utile residenziale, che rispetto ad un intervento di nuova costruzione o riqualificazione pesante risulta molto basso. Anche economicamente l'intervento di ristrutturazione può essere paragonato a quello di demolizione e successiva ricostruzione.

Tabula rasa. Demolire in modo consapevole. Valutazione ambientale del processo di demolizione dell'edificato di Case Nuove

DAVERIO, BEATRICE;DELLA VEDOVA, MANUELA;SANTARELLI, JACLYN
2013/2014

Abstract

The topic of this work is about construction and demolition waste treatment. Directive 2008/98/EC sets the basic concepts and definitions related to waste management and includes a new recycling and recovery targets to be achieved by 2020: 70% preparing for recycling of construction and demolition waste. Italian buildings with residential function are above 84% of the architectural stock, most of them built between 1946 and 1990. These buildings have common features: low energy performances, inadequate architectural components and materials, structural inefficiency. In addition, the lack of architectural quality allows architects to consider demolition and reconstruction a valid option instead of restoration. In this context, the research analyzes 51 buildings situated in Case Nuove, Somma Lombardo, a small village near Malpensa Airport. After the classification of all buildings based on the architectural characteristics and construction period, the demolition and waste treatment phases were analyzed using LCA method. The first conclusion is that it is possible to split all the materials during the demolition phase and consequently have different treatment for each material: the 98% of them could be theoretically recycled. Considering that the 84% of the Italian building stock has the same characteristics, the target fixed by EU is easily achievable. In the second place, the LCA evaluation shows lower values of the energy consumption during demolition and waste treatment phases than during production, construction and use stages. The energy consumption value ranks at around 3.7 kWh/m2. Comparing the demolition and reconstruction with the restoration, the first option may be an efficient alternative, also from the economic point of view.
PALEARI, MICHELE
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
Il tema della gestione dei rifiuti da demolizione nel settore edilizio è stato recentemente oggetto di una Direttiva Europea (2008/98/CE) che impone entro il 2020 il riciclo di almeno il 70% in peso dei materiali edilizi a fine vita. Considerando che il patrimonio edilizio italiano è composto per l'84,3% da edifici residenziali, sviluppatosi principalmente tra gli anni 1946-1990, caratterizzati da scarse prestazioni energetiche, obsolescenza di materiali e componenti ed insufficienza delle prestazioni strutturali nelle zone sismiche, è evidente come una parte consistente dell��edificato residenziale necessiti di una riqualificazione profonda. Se si aggiunge il tema della carenza di qualità architettonica e costruttiva, si può ipotizzare il ricorso ad interventi di demolizione e ricostruzione piuttosto che di riqualificazione. In questo contesto si inserisce l��analisi di un caso studio recente: la demolizione di 51 edifici residenziali nella frazione Case Nuove, comune di Somma Lombardo (Va), nell��area dell��aeroporto di Malpensa. Dopo aver classificato gli edifici in relazione al periodo di costruzione ed alle caratteristiche architettoniche, il processo di demolizione è stato sottoposto a valutazione LCA. Gli esiti della valutazione hanno visto in primo luogo la possibilità di effettuare un��accurata selezione dei materiali tale da consentire il trattamento separato del 100% dei rifiuti e il riciclo teorico di tutti i materiali per i quali esiste questa opzione (circa 98%). Essendo gli edifici in esame riconducibili a circa l'84%1 del patrimonio edilizio italiano, ne consegue che il limite imposto dalla Direttiva Europea è facilmente superabile. La valutazione ha portato ad un valore di energia incorporata di circa 3.7 kWh/m2 di superficie utile residenziale, che rispetto ad un intervento di nuova costruzione o riqualificazione pesante risulta molto basso. Anche economicamente l'intervento di ristrutturazione può essere paragonato a quello di demolizione e successiva ricostruzione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/104581