The Territorial Zoning plan of Bergamo establishes a new rail stop serving the Papa Giovanni XXIII hospital, as defined in the territorial transformation scenario. This project is an important chance for us to think back and re-organized an area with great development potential, applying a different approach in term of integration between infrastructures and landscape. In fact, the government plan always addresses with these two important systems in a distinct manner. The real challenge is to connect the infrastructure’s upgrade needs and the environmental protection. Moreover, the city expansion deprived Bergamo of the green areas and connections with hills, which have made the city famous worldwide. From this point of view, the project area is one of the few spaces which connect the “Parco dei Colli”, an important area with a high naturalistic value, and the city center. Therefore, we decided to adopt project solutions able to overcome the urban constraints and preserve the green areas, enlarging the public green zone and cycle-pedestrian’s paths. A further deepening regards the public transportation’s expansions; as a matter of fact, the traffic jam and the car’s use have a strong impact on environment and climate change and consequently has a negative influence on economic and social aspects In order to reduce the roadways congestion, limit the emissions and moreover reduce the travel times, is important to intercept the automotive flow derived from the Bergamo’s “Ovest Gate” offering a plurality of public transports such as tram, train and bus. The interchange point should not be seen as a simply parking where “park the car” but as an integrated center of public transports and services. The result of this study is a multimodal interchange space, which is the hub of sustainable mobility system and in the same time it became a landscape itself thanks to the new green area, new public zone and environment connections.

Il Piano di Governo del Territorio del comune di Bergamo intende insediare, secondo quanto definito dagli ambiti di trasformazione, una nuova fermata ferrotranviaria a servizio del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII. Tale intenzione diviene per noi occasione di ripensare, riorganizzare un’area dalle grandi possibilità di sviluppo e l’opportunità di adottare un differente approccio al tema dell’integrazione tra infrastrutture e paesaggio. All’interno del Documento di Piano i due sistemi vengono affrontati sempre in maniera distinta, la vera sfida diviene quindi il riuscire a coniugare le esigenze di potenziamento infrastrutturale e la salvaguardia del territorio e delle aree verdi. Non solo, l’espansione urbanistica ha privato la città di Bergamo di gran parte delle aree verdi cittadine e dei collegamenti con i colli che l’hanno resa famosa nel mondo, da questo punto di vista l’area di progetto rimane uno dei pochi punti di connessione tra il Parco dei Colli, vasta area di grande valore naturalistico e monumentale, ed il centro cittadino. Abbiamo pertanto adottato soluzioni progettuali in modo da superare gli impedimenti e mantenere la connessione tra le stanze verdi, ampliando così l’offerta di verde pubblico e di percorsi ciclopedonali. Un ulteriore livello li approfondimento ha riguardato il potenziamento del sistema del trasporto pubblico; i problemi di traffico e l’uso dell’automobile, infatti, hanno rilevanti impatti sull’ambiente e sul cambiamento climatico, e anche conseguenze negative sul piano economico e sociale. Intercettare il flusso automobilistico proveniente dalla “porta di accesso ovest” di Bergamo mettendo a disposizione una pluralità di mezzi pubblici - il tram, il treno, l’autobus - può aiutare a ridurre il congestionamento sulle arterie viabilistiche cittadine, limitare le emissioni di sostanze inquinanti e non ultimo ridurre i tempi di percorrenza. Il nodo di interscambio non deve essere visto come semplice parcheggio dove “lasciare l’automobile” ma come centro integrato di trasporti e servizi. Il risultato di questo lavoro di analisi è il nostro polo d’interscambio multimodale fulcro del sistema della mobilita sostenibile ma che al contempo si fa esso stesso paesaggio attraverso la resa di nuovi spazi verdi, nuovi spazi pubblici e connessioni ambientali.

Polo d'interscambio multimodale presso il nuovo ospedale d Bergamo

UBBIALI, ANDREA
2013/2014

Abstract

The Territorial Zoning plan of Bergamo establishes a new rail stop serving the Papa Giovanni XXIII hospital, as defined in the territorial transformation scenario. This project is an important chance for us to think back and re-organized an area with great development potential, applying a different approach in term of integration between infrastructures and landscape. In fact, the government plan always addresses with these two important systems in a distinct manner. The real challenge is to connect the infrastructure’s upgrade needs and the environmental protection. Moreover, the city expansion deprived Bergamo of the green areas and connections with hills, which have made the city famous worldwide. From this point of view, the project area is one of the few spaces which connect the “Parco dei Colli”, an important area with a high naturalistic value, and the city center. Therefore, we decided to adopt project solutions able to overcome the urban constraints and preserve the green areas, enlarging the public green zone and cycle-pedestrian’s paths. A further deepening regards the public transportation’s expansions; as a matter of fact, the traffic jam and the car’s use have a strong impact on environment and climate change and consequently has a negative influence on economic and social aspects In order to reduce the roadways congestion, limit the emissions and moreover reduce the travel times, is important to intercept the automotive flow derived from the Bergamo’s “Ovest Gate” offering a plurality of public transports such as tram, train and bus. The interchange point should not be seen as a simply parking where “park the car” but as an integrated center of public transports and services. The result of this study is a multimodal interchange space, which is the hub of sustainable mobility system and in the same time it became a landscape itself thanks to the new green area, new public zone and environment connections.
MASERA, GABRIELE
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
28-apr-2015
2013/2014
Il Piano di Governo del Territorio del comune di Bergamo intende insediare, secondo quanto definito dagli ambiti di trasformazione, una nuova fermata ferrotranviaria a servizio del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII. Tale intenzione diviene per noi occasione di ripensare, riorganizzare un’area dalle grandi possibilità di sviluppo e l’opportunità di adottare un differente approccio al tema dell’integrazione tra infrastrutture e paesaggio. All’interno del Documento di Piano i due sistemi vengono affrontati sempre in maniera distinta, la vera sfida diviene quindi il riuscire a coniugare le esigenze di potenziamento infrastrutturale e la salvaguardia del territorio e delle aree verdi. Non solo, l’espansione urbanistica ha privato la città di Bergamo di gran parte delle aree verdi cittadine e dei collegamenti con i colli che l’hanno resa famosa nel mondo, da questo punto di vista l’area di progetto rimane uno dei pochi punti di connessione tra il Parco dei Colli, vasta area di grande valore naturalistico e monumentale, ed il centro cittadino. Abbiamo pertanto adottato soluzioni progettuali in modo da superare gli impedimenti e mantenere la connessione tra le stanze verdi, ampliando così l’offerta di verde pubblico e di percorsi ciclopedonali. Un ulteriore livello li approfondimento ha riguardato il potenziamento del sistema del trasporto pubblico; i problemi di traffico e l’uso dell’automobile, infatti, hanno rilevanti impatti sull’ambiente e sul cambiamento climatico, e anche conseguenze negative sul piano economico e sociale. Intercettare il flusso automobilistico proveniente dalla “porta di accesso ovest” di Bergamo mettendo a disposizione una pluralità di mezzi pubblici - il tram, il treno, l’autobus - può aiutare a ridurre il congestionamento sulle arterie viabilistiche cittadine, limitare le emissioni di sostanze inquinanti e non ultimo ridurre i tempi di percorrenza. Il nodo di interscambio non deve essere visto come semplice parcheggio dove “lasciare l’automobile” ma come centro integrato di trasporti e servizi. Il risultato di questo lavoro di analisi è il nostro polo d’interscambio multimodale fulcro del sistema della mobilita sostenibile ma che al contempo si fa esso stesso paesaggio attraverso la resa di nuovi spazi verdi, nuovi spazi pubblici e connessioni ambientali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/104903