La democratizzazione del graphic design ha segnato l'ingresso in scena di una moltitudine di giovani professionisti che si esprime nella pluralità della classe creativa. La tecnologia ne ha trasformato i modi e i luoghi di produzione e di incontro. In uno scenario di deprofessionalizzazione e flessibilità precarizzante, la collaborazione diffusa nei social network è in grado di innescare pratiche critiche egualitarie in direzione opposta al professionalismo dei saperi taciti ed esclusivi? La creative economy che cresce e si evolve tra i nodi del web può costruire laboratori di solidarietà e ricomposizione a partire dai suoi protagonisti?
Designerism. Graphic design, un'identità frammentaria tra reti, professionalismo e autorappresentazione
LUPPINO, EMANUELE
2013/2014
Abstract
La democratizzazione del graphic design ha segnato l'ingresso in scena di una moltitudine di giovani professionisti che si esprime nella pluralità della classe creativa. La tecnologia ne ha trasformato i modi e i luoghi di produzione e di incontro. In uno scenario di deprofessionalizzazione e flessibilità precarizzante, la collaborazione diffusa nei social network è in grado di innescare pratiche critiche egualitarie in direzione opposta al professionalismo dei saperi taciti ed esclusivi? La creative economy che cresce e si evolve tra i nodi del web può costruire laboratori di solidarietà e ricomposizione a partire dai suoi protagonisti?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/105061