Nella nostra società dominata da relazioni sempre più "social" dove immagini e suoni prevalgono e ci condizionano, l’odore sembra svanire dalla nostra percezione, resta invisibile, quasi dimenticato. Il senso dell’olfatto si attiva nelle nostre vite solo quando è legato ad emozioni e sensazioni forti, ma viene tralasciato nella nostra quotidianità. Questo perché nella nostra cultura manca un’educazione all’olfatto. Da questa riflessione è nato l“Experience Smell Tasting”: un viaggio alla riscoperta dell’olfatto, che passa attraverso la storia degli odori, per poi analizzare l’utilizzo e il ruolo che questo senso ricopre in diversi contesti e che trova la sua conclusione nella relazione tra l’olfatto e la cucina. L’inizio di questo percorso di ricerca è da fissarsi in una serie di interrogativi che ci si è posti considerando gli odori in circostanze differenti nella nostra vita. Il tutto porta ad interrogarsi sulla scarsa considerazione dell’olfatto nel mondo del design e sul come rappresentare, in una cultura visuale, il senso “invisibile” dell’olfatto e i suoi attributi e come poterlo utilizzare come strumento di progettazione. Quello dello stare a tavola, infatti, può essere considerato come un viaggio dove entriamo in contatto con una moltitudine di odori. È a questo punto che il percorso “Experience Smell Tasting” incontra la cucina della farmacista chef Milly Callegari, con la quale intraprende una collaborazione che si materializza nella realizzazione di un set di prodotti per la degustazione appositamente studiato per far interagire ed accompagnarci in un nuova esperienza di degustazione con l’obiettivo di amplificare la percezione olfattiva. Nuovi artefatti che vanno ad influenzare il vissuto dell’esperienza e che, indirettamente, educano all’atto olfattivo a tavola. Il tutto con un unico fil rouge: l’olfatto.

Experience smell tasting. Progettare l'esperienza olfattiva a tavola

PONZIO, TIZIANA
2013/2014

Abstract

Nella nostra società dominata da relazioni sempre più "social" dove immagini e suoni prevalgono e ci condizionano, l’odore sembra svanire dalla nostra percezione, resta invisibile, quasi dimenticato. Il senso dell’olfatto si attiva nelle nostre vite solo quando è legato ad emozioni e sensazioni forti, ma viene tralasciato nella nostra quotidianità. Questo perché nella nostra cultura manca un’educazione all’olfatto. Da questa riflessione è nato l“Experience Smell Tasting”: un viaggio alla riscoperta dell’olfatto, che passa attraverso la storia degli odori, per poi analizzare l’utilizzo e il ruolo che questo senso ricopre in diversi contesti e che trova la sua conclusione nella relazione tra l’olfatto e la cucina. L’inizio di questo percorso di ricerca è da fissarsi in una serie di interrogativi che ci si è posti considerando gli odori in circostanze differenti nella nostra vita. Il tutto porta ad interrogarsi sulla scarsa considerazione dell’olfatto nel mondo del design e sul come rappresentare, in una cultura visuale, il senso “invisibile” dell’olfatto e i suoi attributi e come poterlo utilizzare come strumento di progettazione. Quello dello stare a tavola, infatti, può essere considerato come un viaggio dove entriamo in contatto con una moltitudine di odori. È a questo punto che il percorso “Experience Smell Tasting” incontra la cucina della farmacista chef Milly Callegari, con la quale intraprende una collaborazione che si materializza nella realizzazione di un set di prodotti per la degustazione appositamente studiato per far interagire ed accompagnarci in un nuova esperienza di degustazione con l’obiettivo di amplificare la percezione olfattiva. Nuovi artefatti che vanno ad influenzare il vissuto dell’esperienza e che, indirettamente, educano all’atto olfattivo a tavola. Il tutto con un unico fil rouge: l’olfatto.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/105086