The automotive industry is under serious pressure to improve its environmental performances. On the one hand, regulations are becoming increasingly stringent, on the other, consumers are shifting their preferences toward environmentally sustainable vehicles. Therefore, the protection of the ecosystem, as well as a social aspect, is transformed in a real competitive differential source. In this context, car manufacturers can no longer consider ecological safeguarding as an operational issue, but they should examine investments in line with their strategy. Hence, this work concerns the development of an evaluation model for vehicle environmental impacts throughout its life cycle. In particular, a set of indicator is created with three possible uses. The first is the external accountability. To this end, detection protocols are prepared in which the importance and how to measure each indicator are made explicit. The second is the decisional support. Therefore, first of all, various alternatives for improvement of existing vehicles were placed qualitatively, making explicit the trade-offs: new materials, more advanced engines, more efficient production processes, alternative fuels and tractions and, finally, a new business model. Then, indicators weighting systems were built consistent with four possible carmakers’ strategies (stable, reactive, anticipatory and innovative) and alternatives coherent with them have been identified. The results showed the new materials and the evolution of engines such investments consistent with a reactive attitude, alternative fuels linked to an anticipatory strategy on emissions and the fuel cells to an innovative one. The third one is the vehicles quantitative comparison. Therefore, different approaches to indicators aggregation have been described and the method SETAC was chosen to fit for purpose in question. In conclusion, a confrontation between an ICE vehicle and a two-mode hybrid plug-in has been set, highlighting the strengths and weakness of the latter.

L’industria dell’auto è fortemente sotto pressione per migliorare le proprie performance ambientali. Da un lato, infatti, le normative stanno divenendo sempre più stringenti, dall’altro i consumatori stanno spostando le loro preferenze verso veicoli eco-sostenibili. La tutela dell’ecosistema, oltre a un aspetto sociale, si è trasformata, dunque, in una vera fonte di differenziale competitivo. In tale contesto, le case automobilistiche non possono più considerare la salvaguardia dell’ambiente come un aspetto operativo, ma devono valutare gli investimenti coerentemente con la loro strategia. Questo lavoro, dunque, riguarda lo sviluppo di un modello di valutazione degli impatti ambientali di un veicolo lungo tutto il ciclo di vita. In particolare, è stato creato un set d’indicatori con tre possibili utilizzi. Il primo è quello di reportistica esterna. A tal fine sono stati redatti dei protocolli di rilevazione in cui vengono esplicitate l’importanza e la modalità di misura di ogni indicatore. Il secondo è di supporto decisionale. Sono state, quindi, prima posizionate qualitativamente, esplicitandone i trade-off, varie alternative di miglioramento degli attuali veicoli: nuovi materiali, motori evoluti, processi produttivi efficienti, combustibili e trazioni alternative e, infine, un nuovo modello di business. In seguito, sono stati costruiti dei sistemi di pesatura degli indicatori associati con quattro possibili strategie di una casa automobilistica (stabile, reattiva, anticipatoria e innovativa) e sono state individuate le alternative più coerenti con esse. I risultati hanno evidenziato i nuovi materiali e l’evoluzione dei motori come investimenti coerenti con un’attitudine reattiva, i combustibili alternativi legati a una strategia anticipatoria sulle emissioni e quelli fuel cell a una innovativa. Il terzo, infine, è il confronto quantitativo dei veicoli. Sono stati, quindi, descritti diversi approcci di aggregazione degli indicatori ed è stato scelto il metodo SETAC come idoneo allo scopo in questione. In conclusione, è stato impostato un confronto tra un veicolo ICE e uno ibrido bimodale plug-in, mettendo in luce i punti di forza e debolezza di quest’ultimo.

Strategia e sostenibilità nel settore auto. Sviluppo di un modello di valutazione degli impatti ambientali dei veicoli

CONTE, ANTONIO
2009/2010

Abstract

The automotive industry is under serious pressure to improve its environmental performances. On the one hand, regulations are becoming increasingly stringent, on the other, consumers are shifting their preferences toward environmentally sustainable vehicles. Therefore, the protection of the ecosystem, as well as a social aspect, is transformed in a real competitive differential source. In this context, car manufacturers can no longer consider ecological safeguarding as an operational issue, but they should examine investments in line with their strategy. Hence, this work concerns the development of an evaluation model for vehicle environmental impacts throughout its life cycle. In particular, a set of indicator is created with three possible uses. The first is the external accountability. To this end, detection protocols are prepared in which the importance and how to measure each indicator are made explicit. The second is the decisional support. Therefore, first of all, various alternatives for improvement of existing vehicles were placed qualitatively, making explicit the trade-offs: new materials, more advanced engines, more efficient production processes, alternative fuels and tractions and, finally, a new business model. Then, indicators weighting systems were built consistent with four possible carmakers’ strategies (stable, reactive, anticipatory and innovative) and alternatives coherent with them have been identified. The results showed the new materials and the evolution of engines such investments consistent with a reactive attitude, alternative fuels linked to an anticipatory strategy on emissions and the fuel cells to an innovative one. The third one is the vehicles quantitative comparison. Therefore, different approaches to indicators aggregation have been described and the method SETAC was chosen to fit for purpose in question. In conclusion, a confrontation between an ICE vehicle and a two-mode hybrid plug-in has been set, highlighting the strengths and weakness of the latter.
ARENA, MARIKA
ING II - Facolta' di Ingegneria dei Sistemi
21-dic-2010
2009/2010
L’industria dell’auto è fortemente sotto pressione per migliorare le proprie performance ambientali. Da un lato, infatti, le normative stanno divenendo sempre più stringenti, dall’altro i consumatori stanno spostando le loro preferenze verso veicoli eco-sostenibili. La tutela dell’ecosistema, oltre a un aspetto sociale, si è trasformata, dunque, in una vera fonte di differenziale competitivo. In tale contesto, le case automobilistiche non possono più considerare la salvaguardia dell’ambiente come un aspetto operativo, ma devono valutare gli investimenti coerentemente con la loro strategia. Questo lavoro, dunque, riguarda lo sviluppo di un modello di valutazione degli impatti ambientali di un veicolo lungo tutto il ciclo di vita. In particolare, è stato creato un set d’indicatori con tre possibili utilizzi. Il primo è quello di reportistica esterna. A tal fine sono stati redatti dei protocolli di rilevazione in cui vengono esplicitate l’importanza e la modalità di misura di ogni indicatore. Il secondo è di supporto decisionale. Sono state, quindi, prima posizionate qualitativamente, esplicitandone i trade-off, varie alternative di miglioramento degli attuali veicoli: nuovi materiali, motori evoluti, processi produttivi efficienti, combustibili e trazioni alternative e, infine, un nuovo modello di business. In seguito, sono stati costruiti dei sistemi di pesatura degli indicatori associati con quattro possibili strategie di una casa automobilistica (stabile, reattiva, anticipatoria e innovativa) e sono state individuate le alternative più coerenti con esse. I risultati hanno evidenziato i nuovi materiali e l’evoluzione dei motori come investimenti coerenti con un’attitudine reattiva, i combustibili alternativi legati a una strategia anticipatoria sulle emissioni e quelli fuel cell a una innovativa. Il terzo, infine, è il confronto quantitativo dei veicoli. Sono stati, quindi, descritti diversi approcci di aggregazione degli indicatori ed è stato scelto il metodo SETAC come idoneo allo scopo in questione. In conclusione, è stato impostato un confronto tra un veicolo ICE e uno ibrido bimodale plug-in, mettendo in luce i punti di forza e debolezza di quest’ultimo.
Tesi di laurea Magistrale
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