De Vecchi Milano 1935 è un’azienda argentiera che vanta un enorme patrimonio storico e artistico, parte integrante della storia del design italiano. Il lavoro presentato in questa tesi nasce con l’obiettivo di valorizzarne il sapere artigiano attraverso interventi di tipo progettuale, individuando ipotesi di narrazione legate al prodotto. Nello specifico, il percorso intrapreso ha avuto inizio da un’indagine teorica sul background storico e produttivo dell’azienda, estendendo l’ambito di ricerca alla questione del valore percepito negli oggetti e alle modalità con cui essi assumono un carattere narrativo, soffermandosi sulla loro capacità di raccontare il modo in cui sono stati realizzati. In un contesto storico e sociale in cui i consumi si vanno focalizzando sempre più sulla componente esperienziale/sensoriale piuttosto che sulla funzionalità del prodotto, il design allarga il campo di osservazione e di azione alla sfera immateriale degli oggetti. Il prodotto assume una dimensione sistemica dove vengono incorporati aspetti legati alla componente di servizio, di comunicazione ma soprattutto si riconosce che il suo valore è strettamente connesso agli aspetti intangibili che accompagnano la materia e che fanno leva sui significati che l’oggetto è in grado di comunicare. La seconda fase della ricerca si è svolta sul campo, osservando gli artigiani all’opera nell’atelier: analizzando le tecniche, i tempi e i processi di produzione, e infine sperimentando in prima persona sulle lavorazioni. Il risultato di questo lavoro è una collezione composta da quattro oggetti, ognuno nato dall’analisi del proprio percorso produttivo, che vuole celebrare il lavoro e la tradizione artigiana dell’azienda. Si tratta di riedizioni di prodotti già in catalogo che — grazie a diversi interventi sul processo produttivo— sono in grado di raccontare la propria storia: l’impegno della persona che li ha realizzati, il tempo che vi ha dedicato e il know-how che caratterizza la produzione in De Vecchi. Gli interventi descritti in questa tesi vogliono essere spunti per nuovi approcci progettuali finalizzati alla valorizzazione dei metodi di produzione artigiani: seguendo la stessa metodologia di indagine diretta sui processi è possibile individuare nuove modalità di traduzione degli stessi in valore aggiunto comunicato attraverso l’oggetto, anche al di fuori del settore orafo-argentiero qui preso in analisi.
Silver lining. Ipotesi progettuali per la valorizzazione del processo artigianale : il caso De Vecchi
BECATTI, CAROLINA
2013/2014
Abstract
De Vecchi Milano 1935 è un’azienda argentiera che vanta un enorme patrimonio storico e artistico, parte integrante della storia del design italiano. Il lavoro presentato in questa tesi nasce con l’obiettivo di valorizzarne il sapere artigiano attraverso interventi di tipo progettuale, individuando ipotesi di narrazione legate al prodotto. Nello specifico, il percorso intrapreso ha avuto inizio da un’indagine teorica sul background storico e produttivo dell’azienda, estendendo l’ambito di ricerca alla questione del valore percepito negli oggetti e alle modalità con cui essi assumono un carattere narrativo, soffermandosi sulla loro capacità di raccontare il modo in cui sono stati realizzati. In un contesto storico e sociale in cui i consumi si vanno focalizzando sempre più sulla componente esperienziale/sensoriale piuttosto che sulla funzionalità del prodotto, il design allarga il campo di osservazione e di azione alla sfera immateriale degli oggetti. Il prodotto assume una dimensione sistemica dove vengono incorporati aspetti legati alla componente di servizio, di comunicazione ma soprattutto si riconosce che il suo valore è strettamente connesso agli aspetti intangibili che accompagnano la materia e che fanno leva sui significati che l’oggetto è in grado di comunicare. La seconda fase della ricerca si è svolta sul campo, osservando gli artigiani all’opera nell’atelier: analizzando le tecniche, i tempi e i processi di produzione, e infine sperimentando in prima persona sulle lavorazioni. Il risultato di questo lavoro è una collezione composta da quattro oggetti, ognuno nato dall’analisi del proprio percorso produttivo, che vuole celebrare il lavoro e la tradizione artigiana dell’azienda. Si tratta di riedizioni di prodotti già in catalogo che — grazie a diversi interventi sul processo produttivo— sono in grado di raccontare la propria storia: l’impegno della persona che li ha realizzati, il tempo che vi ha dedicato e il know-how che caratterizza la produzione in De Vecchi. Gli interventi descritti in questa tesi vogliono essere spunti per nuovi approcci progettuali finalizzati alla valorizzazione dei metodi di produzione artigiani: seguendo la stessa metodologia di indagine diretta sui processi è possibile individuare nuove modalità di traduzione degli stessi in valore aggiunto comunicato attraverso l’oggetto, anche al di fuori del settore orafo-argentiero qui preso in analisi.File | Dimensione | Formato | |
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