“Ho avuto persone nella mia vita che quando ero piccolo non si sono abbattute per la mia condizione: mia madre, mia zia, la mia insegnante. Ho avuto una tata che spendeva tutta la giornata a fare giochi imitativi con me”. Questa frase è tratta dal film Temple Grandin, pellicola che tratta dell’incredibile storia di una delle più famose zoologhe che rivoluzionò il mondo della scienza animale grazie alla sua mente bizzara e fuori dagli schemi. Perché Temple Grandin era affetta dalla sindrome di Asperger. Posso affermare che l’idea per la mia tesi sia nata grazie alla visione di questo film, che mi ha incuriosita riguardo il mondo dell’autismo e le sue particolarità. Ho iniziato dunque a condurre delle ricerche per comprenderne meglio gli aspetti. Conoscevo già Gabriella, che da neuropsicomotricista infantile si occupa di bambini affetti da autismo. Decisi dunque di indagare meglio l’argomento e di cogliere l’occasione di parlare con lei per conoscere il suo punto di vista. Dalle parole di Gabriella colsi passione per il proprio lavoro, ma notai anche delle leggere sfumature di insoddisfazione legate ad un sistema che, specialmente in Italia, non funziona. A questo punto la mia curiosità sulle diverse sfaccettature e caratteristiche era aumentata. Per mia fortuna avevo l’occasione di valutare un’altra testimonianza: quella di mia madre, insegnante di sostegno che nella sua esperienza si era ritrovata più volte ad interagire con bambini affetti da autismo. Anche lei mi descrisse l’ambivalenza che caratterizza questa patologia, costituita da aspetti meravigliosamente interessanti e da altri fattori che possono causare frustrazione e gravi problematiche. A seguito di queste due testimonianze, la decisione era presa: volevo comprendere a fondo cosa comportasse essere affetti da autismo ed in che modo la tecnologia potesse avere un ruolo chiave nella risoluzione delle problematiche legate alla patologia. E, partendo dalle parole di temple Grandin che ringraziava le persone che le erano state accanto da piccola, decisi di focalizzarmi in particolare sugli interventi possibili per migliorare la vita dei bambini con ASD, piccolo mondi tanto complessi quanto sbalorditivi.
Circle time. Progettare un sistema di supporto e di connessione per i caregivers dei bambini affetti da autismo
GAGLIARDI, CHIARA
2013/2014
Abstract
“Ho avuto persone nella mia vita che quando ero piccolo non si sono abbattute per la mia condizione: mia madre, mia zia, la mia insegnante. Ho avuto una tata che spendeva tutta la giornata a fare giochi imitativi con me”. Questa frase è tratta dal film Temple Grandin, pellicola che tratta dell’incredibile storia di una delle più famose zoologhe che rivoluzionò il mondo della scienza animale grazie alla sua mente bizzara e fuori dagli schemi. Perché Temple Grandin era affetta dalla sindrome di Asperger. Posso affermare che l’idea per la mia tesi sia nata grazie alla visione di questo film, che mi ha incuriosita riguardo il mondo dell’autismo e le sue particolarità. Ho iniziato dunque a condurre delle ricerche per comprenderne meglio gli aspetti. Conoscevo già Gabriella, che da neuropsicomotricista infantile si occupa di bambini affetti da autismo. Decisi dunque di indagare meglio l’argomento e di cogliere l’occasione di parlare con lei per conoscere il suo punto di vista. Dalle parole di Gabriella colsi passione per il proprio lavoro, ma notai anche delle leggere sfumature di insoddisfazione legate ad un sistema che, specialmente in Italia, non funziona. A questo punto la mia curiosità sulle diverse sfaccettature e caratteristiche era aumentata. Per mia fortuna avevo l’occasione di valutare un’altra testimonianza: quella di mia madre, insegnante di sostegno che nella sua esperienza si era ritrovata più volte ad interagire con bambini affetti da autismo. Anche lei mi descrisse l’ambivalenza che caratterizza questa patologia, costituita da aspetti meravigliosamente interessanti e da altri fattori che possono causare frustrazione e gravi problematiche. A seguito di queste due testimonianze, la decisione era presa: volevo comprendere a fondo cosa comportasse essere affetti da autismo ed in che modo la tecnologia potesse avere un ruolo chiave nella risoluzione delle problematiche legate alla patologia. E, partendo dalle parole di temple Grandin che ringraziava le persone che le erano state accanto da piccola, decisi di focalizzarmi in particolare sugli interventi possibili per migliorare la vita dei bambini con ASD, piccolo mondi tanto complessi quanto sbalorditivi.File | Dimensione | Formato | |
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