I vini hanno sempre avuto un ruolo speciale nella storia dell’alimentazione nelle civiltà occidentali. Da raffinata bevanda per l’aristocrazia e le classi più abbienti ad alimento primario per i ceti popolari, il vino, per le sue proprietà particolari, ha assunto anche un significato simbolico di rilievo nella cultura e nelle tradizioni dei paesi dove è prodotto e consumato. La mia tesi è nata proprio da queste riflessioni. Vi sono oggetti a tal punto radicati nel nostro quotidiano da non suscitare più alcun interrogativo riguardo la loro nascita, la loro origine, l’invenzione. La bottiglia è certamente uno di questi, oggetto familiare e onnipresente che a fianco dell’umanità ha attraversato non secoli, ma addirittura millenni. A livello mondiale i numeri dimostrano come non solo il vino sia un fenomeno importante a livello umano, ma faccia anche girare le economie nazionali. Con il 67% della produzione mondiale, circa 260 milioni di ettolitri, la filiera europea del vino è di gran lunga la più importante del mondo (gli Stati Uniti coprono il 9%). L’Italia è il secondo produttore su scala mondiale, dopo la Francia, conta 800 mila ettari di vigneto che producono una media di 50 milioni di ettolitri di vino all’anno, fra Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud. In totale circa 5 miliardi di euro il giro d’affari annuo. Il progetto di tesi si pone l’obiettivo di creare una mostra, La forma del vino, focalizzata su questo oggetto comune, la bottiglia, che molti danno per scontato, ma che in realtà ha un passato ricco e interessate. La mostra sarà divisa in diverse sezioni con l’intento di illustrare i tanti campi nel quale la bottiglia riveste un ruolo d’importanza, tutti molto diversi tra loro, dall’ambito produttivo, all’arte moderna.
La forma del vino. Una mostra da bere
VASSENA, LAURA
2014/2015
Abstract
I vini hanno sempre avuto un ruolo speciale nella storia dell’alimentazione nelle civiltà occidentali. Da raffinata bevanda per l’aristocrazia e le classi più abbienti ad alimento primario per i ceti popolari, il vino, per le sue proprietà particolari, ha assunto anche un significato simbolico di rilievo nella cultura e nelle tradizioni dei paesi dove è prodotto e consumato. La mia tesi è nata proprio da queste riflessioni. Vi sono oggetti a tal punto radicati nel nostro quotidiano da non suscitare più alcun interrogativo riguardo la loro nascita, la loro origine, l’invenzione. La bottiglia è certamente uno di questi, oggetto familiare e onnipresente che a fianco dell’umanità ha attraversato non secoli, ma addirittura millenni. A livello mondiale i numeri dimostrano come non solo il vino sia un fenomeno importante a livello umano, ma faccia anche girare le economie nazionali. Con il 67% della produzione mondiale, circa 260 milioni di ettolitri, la filiera europea del vino è di gran lunga la più importante del mondo (gli Stati Uniti coprono il 9%). L’Italia è il secondo produttore su scala mondiale, dopo la Francia, conta 800 mila ettari di vigneto che producono una media di 50 milioni di ettolitri di vino all’anno, fra Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud. In totale circa 5 miliardi di euro il giro d’affari annuo. Il progetto di tesi si pone l’obiettivo di creare una mostra, La forma del vino, focalizzata su questo oggetto comune, la bottiglia, che molti danno per scontato, ma che in realtà ha un passato ricco e interessate. La mostra sarà divisa in diverse sezioni con l’intento di illustrare i tanti campi nel quale la bottiglia riveste un ruolo d’importanza, tutti molto diversi tra loro, dall’ambito produttivo, all’arte moderna.File | Dimensione | Formato | |
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