Slowdowns and difficulties arising during the realization of major infrastructures often lead to hasty and premature opening, before actual completion, causing inconvenience to users. Roma Tiburtina railway station, taken into account for this thesis project, is one of these incomplete usable spaces. Started in 2004, the project included the reconstruction of the station (in order to make it the main node of high speed trains of the city and a urban boulevard) with the total requalification of the area, not entirely realized, with particular attention to Pietralata area. From this side, the entrance to the station was completed but it is still little used, because the access street where works are still in progress makes it look like not usable, leading travellers coming from Pietralata to reach Nomentano entrance. The thesis project is intended to shape a new model of urban space in order to make the present-day street a urban boulevard, meeting what was expected and not completed yet. The new space model takes shape in a linear square turning the existing street, that is mainly dedicated to vehicles and parking lots, into a mainly pedestrian street. Besides meeting the functional aspect for the station, the goal is to give to the city a usable space to encourage interaction and activities, including playful ones. In the current situation of transition, the thesis project chooses as a distinctive element a concrete paving that reproduces geometries inspired by ancient pavings called “cosmateschi”. In this urban carpet, patterns repeat in a regular way, giving a sense of cleanliness and security. In order to be functional to fast flows, a portion 3 metres wide is left free from trees, ground vegetation and seats. In periods of exceptional flows this space can be increased, moving and blocking one of the seat types thus releasing the “4° meter”.

Rallentamenti e difficoltà che sorgono durante la realizzazione di grandi infrastrutture portano spesso ad un’inaugurazione affrettata, prima dell’effettivo completamento, provocando disagi tra gli utenti. La Stazione Tiburtina a Roma, presa in considerazione per il progetto di tesi, è uno di questi spazi fruibili incompleti. Iniziato nel 2004, il progetto prevedeva il rifacimento della stazione (nell’ottica di renderla il principale nodo romano dell’alta velocità e boulevard urbano) con la totale riqualificazione dell’area, non completamente realizzata, in particolare della zona Pietralata. Da questo lato, l’ingresso alla stazione è stato completato ma continua ad essere poco usato, poiché la via di accesso in cui sono ancora presenti lavori in corso non rende chiara la sua fruibilità, portando tanti viaggiatori provenienti da Pietralata a raggiungere l’ingresso Nomentano. Il progetto di tesi è volto a delineare un nuovo modello di spazio urbano che configuri la via attuale stessa come boulevard urbano, andando a sopperire a quanto previsto e non ancora realizzato. Il nuovo modello di spazio prende forma in una piazza lineare trasformando la via esistente, prevalentemente veicolare e completamente dedicata ai parcheggi, in un percorso principalmente pedonale. Oltre a sopperire all’aspetto funzionale per la stazione, si intende mettere a disposizione della città un luogo fruibile per favorire l’incontro, l’interazione, le attività anche ludiche. Nell’attuale situazione di transizione, per il progetto di tesi è stato scelto come elemento distintivo una pavimentazione cementizia che riproduce geometrie ispirate ai pavimenti cosmateschi: in questo tappeto urbano i pattern si ripetono in modo regolare, dando un senso di pulizia e infondendo una sensazione di sicurezza. Per essere funzionale ai flussi veloci, una porzione di 3 metri di larghezza è stata lasciata libera da alberi, vegetazione a terra e sedute. Nei periodi di flussi eccezionali questo spazio può essere aumentato, spostando e bloccando la tipologia di panca mobile e liberando così il “4° metro”.

Spazi urbani incompleti, fruibili : un progetto a sostegno della trasformazione

DE BERTI, ELISA
2013/2014

Abstract

Slowdowns and difficulties arising during the realization of major infrastructures often lead to hasty and premature opening, before actual completion, causing inconvenience to users. Roma Tiburtina railway station, taken into account for this thesis project, is one of these incomplete usable spaces. Started in 2004, the project included the reconstruction of the station (in order to make it the main node of high speed trains of the city and a urban boulevard) with the total requalification of the area, not entirely realized, with particular attention to Pietralata area. From this side, the entrance to the station was completed but it is still little used, because the access street where works are still in progress makes it look like not usable, leading travellers coming from Pietralata to reach Nomentano entrance. The thesis project is intended to shape a new model of urban space in order to make the present-day street a urban boulevard, meeting what was expected and not completed yet. The new space model takes shape in a linear square turning the existing street, that is mainly dedicated to vehicles and parking lots, into a mainly pedestrian street. Besides meeting the functional aspect for the station, the goal is to give to the city a usable space to encourage interaction and activities, including playful ones. In the current situation of transition, the thesis project chooses as a distinctive element a concrete paving that reproduces geometries inspired by ancient pavings called “cosmateschi”. In this urban carpet, patterns repeat in a regular way, giving a sense of cleanliness and security. In order to be functional to fast flows, a portion 3 metres wide is left free from trees, ground vegetation and seats. In periods of exceptional flows this space can be increased, moving and blocking one of the seat types thus releasing the “4° meter”.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2015
2013/2014
Rallentamenti e difficoltà che sorgono durante la realizzazione di grandi infrastrutture portano spesso ad un’inaugurazione affrettata, prima dell’effettivo completamento, provocando disagi tra gli utenti. La Stazione Tiburtina a Roma, presa in considerazione per il progetto di tesi, è uno di questi spazi fruibili incompleti. Iniziato nel 2004, il progetto prevedeva il rifacimento della stazione (nell’ottica di renderla il principale nodo romano dell’alta velocità e boulevard urbano) con la totale riqualificazione dell’area, non completamente realizzata, in particolare della zona Pietralata. Da questo lato, l’ingresso alla stazione è stato completato ma continua ad essere poco usato, poiché la via di accesso in cui sono ancora presenti lavori in corso non rende chiara la sua fruibilità, portando tanti viaggiatori provenienti da Pietralata a raggiungere l’ingresso Nomentano. Il progetto di tesi è volto a delineare un nuovo modello di spazio urbano che configuri la via attuale stessa come boulevard urbano, andando a sopperire a quanto previsto e non ancora realizzato. Il nuovo modello di spazio prende forma in una piazza lineare trasformando la via esistente, prevalentemente veicolare e completamente dedicata ai parcheggi, in un percorso principalmente pedonale. Oltre a sopperire all’aspetto funzionale per la stazione, si intende mettere a disposizione della città un luogo fruibile per favorire l’incontro, l’interazione, le attività anche ludiche. Nell’attuale situazione di transizione, per il progetto di tesi è stato scelto come elemento distintivo una pavimentazione cementizia che riproduce geometrie ispirate ai pavimenti cosmateschi: in questo tappeto urbano i pattern si ripetono in modo regolare, dando un senso di pulizia e infondendo una sensazione di sicurezza. Per essere funzionale ai flussi veloci, una porzione di 3 metri di larghezza è stata lasciata libera da alberi, vegetazione a terra e sedute. Nei periodi di flussi eccezionali questo spazio può essere aumentato, spostando e bloccando la tipologia di panca mobile e liberando così il “4° metro”.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/105986