La tesi ha come oggetto di studio il progetto dell’espansione della Columbia University, avente come obiettivo la definizione di un nuovo polo accademico presso il quartiere di Harlem. La proposta consiste nel definire un dispositivo urbano che restituisca dignità al quartiere fornendo alla comunità locale la possibilità di uscire dal torpore culturale fatto da continue tensioni sociali. L’area, attraverso l’asse urbano della Broadway, si connette alle altre sedi della Columbia, creando un macro-polo universitario che coltivi e valorizzi le molteplici sfaccettature del panorama sociale e culturale di New York. Dalla necessità di fornire spazi ai cittadini e agli studenti, il nuovo Campus si definisce attraverso un impianto urbano il quale consiste in una frammentazione volumetrica, progressiva e controllata, dalla Broadway fino al fiume Hudson, profilandosi come trait-d'union tra la città e il fiume. Il basamento, attraversato dalle Street e fortemente integrato alla memoria urbana della griglia di Manhattan, risulta essere un’articolazione di spazi aperti e coperti, attrezzati e flessibili, capaci di diventare luoghi di attrazione sia dal punto di vista culturale che da quello ludico-ricreativo, e ridando in questo modo una nuova vita al Waterfront. A ciò si aggiunge un parco centrale che rappresenta il cuore istituzionale tipico delle università americane. Gli edifici che compongono il Campus si adattano agli elementi preesistenti offerti dall’area di progetto e rappresentano allo stesso tempo la connessione tra attività pubbliche, ubicate alla quota del terreno, e funzioni universitarie, collocate ai livelli superiori. Nel caso della Business School, essa si rapporta in modo più che diretto con l’edificio dello Studebaker, identità storica dell’industria automobilistica americana e simbolo di successo e prosperità di Harlem. Ciò permette di creare una università che diventi una nuova “industria del sapere”, integrandosi con nuovi volumi che ne permettono il completamento. Di diversa sostanza è il caso della SIPA, la quale si propone di diventare punto di incontro tra varie discipline umanistiche e scientifiche, rappresentate volumi di cui è composta. Essa rivolge agli utenti una ampia gamma di attività didattiche che vanno dalla ricerca all’apprendimento, e che, attraverso i gli spazi di incontro e dibattito, permettono agli utenti di acquisire una coscienza multi-disciplinare.

Campus Columbia University

BARBA, ALFREDO MARIA;LEVATI, ROBERTO
2013/2014

Abstract

La tesi ha come oggetto di studio il progetto dell’espansione della Columbia University, avente come obiettivo la definizione di un nuovo polo accademico presso il quartiere di Harlem. La proposta consiste nel definire un dispositivo urbano che restituisca dignità al quartiere fornendo alla comunità locale la possibilità di uscire dal torpore culturale fatto da continue tensioni sociali. L’area, attraverso l’asse urbano della Broadway, si connette alle altre sedi della Columbia, creando un macro-polo universitario che coltivi e valorizzi le molteplici sfaccettature del panorama sociale e culturale di New York. Dalla necessità di fornire spazi ai cittadini e agli studenti, il nuovo Campus si definisce attraverso un impianto urbano il quale consiste in una frammentazione volumetrica, progressiva e controllata, dalla Broadway fino al fiume Hudson, profilandosi come trait-d'union tra la città e il fiume. Il basamento, attraversato dalle Street e fortemente integrato alla memoria urbana della griglia di Manhattan, risulta essere un’articolazione di spazi aperti e coperti, attrezzati e flessibili, capaci di diventare luoghi di attrazione sia dal punto di vista culturale che da quello ludico-ricreativo, e ridando in questo modo una nuova vita al Waterfront. A ciò si aggiunge un parco centrale che rappresenta il cuore istituzionale tipico delle università americane. Gli edifici che compongono il Campus si adattano agli elementi preesistenti offerti dall’area di progetto e rappresentano allo stesso tempo la connessione tra attività pubbliche, ubicate alla quota del terreno, e funzioni universitarie, collocate ai livelli superiori. Nel caso della Business School, essa si rapporta in modo più che diretto con l’edificio dello Studebaker, identità storica dell’industria automobilistica americana e simbolo di successo e prosperità di Harlem. Ciò permette di creare una università che diventi una nuova “industria del sapere”, integrandosi con nuovi volumi che ne permettono il completamento. Di diversa sostanza è il caso della SIPA, la quale si propone di diventare punto di incontro tra varie discipline umanistiche e scientifiche, rappresentate volumi di cui è composta. Essa rivolge agli utenti una ampia gamma di attività didattiche che vanno dalla ricerca all’apprendimento, e che, attraverso i gli spazi di incontro e dibattito, permettono agli utenti di acquisire una coscienza multi-disciplinare.
BATTISTI, EMILIO
SGAMBI, LUCA
NIZZI, GABRIELE
OLIARO, PAOLO
ARC II - Scuola di Architettura Civile
28-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2015_04_Barba_Levati.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Elaborati grafici
Dimensione 18.64 MB
Formato Adobe PDF
18.64 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_04_Barba_Levati_02.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Elaborato testuale
Dimensione 172.23 kB
Formato Adobe PDF
172.23 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_04_Barba_Levati_03.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Indice
Dimensione 93.45 kB
Formato Adobe PDF
93.45 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/106241