Il termine Social Media è diventato una parola d’ordine nella società moderna ricorrendo frequentemente nelle conversazioni e nelle notizie quotidiane. Mentre sempre più persone usano i Social Media nel tempo libero, il mondo business è più cauto: nonostante ne riconoscano le potenzialità, le imprese faticano ad adottarli su larga scala, frenate dai rischi percepiti e aspettando che sia qualcun altro a convalidarne l’utilità. Tuttavia, la spinta in questa direzione è molto forte; Alistair Rennie, direttore generale delle collaboration solutions presso IBM ha affermato: “I vantaggi provenienti dal social business sono troppo rilevanti per poter essere ignorati. Grazie ai miglioramenti delle normative, un social business può creare facilmente un network di persone per migliorare e accelerare l'innovazione attraverso strumenti di collaborazione”. Nell’ambito Business to Business (B2B) l’introduzione di questi strumenti è stata più lenta e difficoltosa rispetto a quanto accaduto in quello Business to Consumer (B2C), a causa delle incertezze circa le modalità con cui utilizzarli per supportare positivamente i risultati aziendali, coerentemente con le peculiarità dei mercati serviti. L’obiettivo di questo lavoro è quello di definire quali siano i fattori che impattano sul tasso di adozione dei Social Media all’interno del settore B2B in Italia. La metodologia seguita si è basata sull’analisi della letteratura proveniente da fonti accademiche e provenienti dal Web. All’analisi dei risultati provenienti dalle prime due fasi è seguita l’ultima parte del lavoro, dedicata alla costruzione di un modello teorico per l’identificazione delle relazioni tra pratiche e caratteristiche aziendali rispetto all’adozione dei Social Media.

I social media nelle imprese B2B : un modello sul tasso d'adozione

BONFANTI, ALESSANDRA MARIA
2013/2014

Abstract

Il termine Social Media è diventato una parola d’ordine nella società moderna ricorrendo frequentemente nelle conversazioni e nelle notizie quotidiane. Mentre sempre più persone usano i Social Media nel tempo libero, il mondo business è più cauto: nonostante ne riconoscano le potenzialità, le imprese faticano ad adottarli su larga scala, frenate dai rischi percepiti e aspettando che sia qualcun altro a convalidarne l’utilità. Tuttavia, la spinta in questa direzione è molto forte; Alistair Rennie, direttore generale delle collaboration solutions presso IBM ha affermato: “I vantaggi provenienti dal social business sono troppo rilevanti per poter essere ignorati. Grazie ai miglioramenti delle normative, un social business può creare facilmente un network di persone per migliorare e accelerare l'innovazione attraverso strumenti di collaborazione”. Nell’ambito Business to Business (B2B) l’introduzione di questi strumenti è stata più lenta e difficoltosa rispetto a quanto accaduto in quello Business to Consumer (B2C), a causa delle incertezze circa le modalità con cui utilizzarli per supportare positivamente i risultati aziendali, coerentemente con le peculiarità dei mercati serviti. L’obiettivo di questo lavoro è quello di definire quali siano i fattori che impattano sul tasso di adozione dei Social Media all’interno del settore B2B in Italia. La metodologia seguita si è basata sull’analisi della letteratura proveniente da fonti accademiche e provenienti dal Web. All’analisi dei risultati provenienti dalle prime due fasi è seguita l’ultima parte del lavoro, dedicata alla costruzione di un modello teorico per l’identificazione delle relazioni tra pratiche e caratteristiche aziendali rispetto all’adozione dei Social Media.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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