This research is referred to a growing in importance issue: social innovation and its scalability. Social innovation stands for a number of innovative activities and services that are motivated by the goal to satisfy social needs. The activities are developed and spread through organizations, which have the social impact as first aim (Mulgan, 2007). Nowadays several researches have been proposed about social innovation. Two different theories for scaling the social innovation have been found out. The first theory points out that strong partnerships with public or private organization are the enablers for the social innovation success (Mulgan, 2007; Murray et al., 2010; Saul 2011). In this case the approach is called “top down” one, because the success depends by the commitment of the partners that can allow the social innovation to scale to end consumers. The second theory suggests a “bottom up” solution. Through the direct involvement of the actors, the social innovation can spread autonomously thanks to the active participation of people to the social innovation execution (Gabriel et al. 2014; Stokes et al. 2014). This research support a third theory. Social innovation can scale better if the previous two theories are implemented simultaneously. Thus, a scaling social innovation framework is presented to deepen and combine the different network strategies, underlining pros and cons. In particular, the framework proposed is developed in two axes. The first one is the participation, which defines the way of involvement of the actors that actively promote a social innovation, which can be autonomous or hierarchic; the second one is the virtuality, which defines the ability of an organization to collaborate with public or private partners. This two axes generate four different strategies which have their own features and potentials: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. The “scaling social innovation framework” has two main values: 1. To categorize the network strategy used and to compare it with the proposed alternatives in the framework, in order to identify the best solution to scale social innovation. 2. To provide a strategic consulting to build the best business model to scale social innovation. The proposed framework has been validated through case studies linked to “drinking and driving” social problem. It has been done a global research on the organizations committed to solve this social problem, providing a designated driver service with different strategies. Thus, in this research are reported the results made by interviews to five organizations, considered useful to the purposes declared: Citydriver (Italia), Diageo Angel Guardian App (Colombia), Sobrio (USA), Stearclear (USA) and Toga project (Italia). Finally it is presented Driver2Home (Italia) case study, in which the top management actually used the proposed framework to choose the scaling social innovation strategy to be implemented.

Il presente studio si colloca all’interno di un campo d’interesse comune attuale e molto discusso, l’innovazione sociale e la sua scalabilità. Per social innovation si intende un insieme di attività innovative e servizi che sono motivati dall’obiettivo di soddisfare bisogni sociali e sono sviluppati e diffusi attraverso organizzazioni, il cui obiettivo primario è quello sociale (G. Mulgan, 2007). Ad oggi molti studi sono stati proposti a riguardo, soffermandsi su due teorie implementabili per lo sviluppo. La prima individua nella presenza di forti collaborazioni con aziende e istituzioni il fattore abilitante e di successo. In questo caso si parla di approccio top down, poiché, grazie a una proposizione forte di appoggi significativi, l’innovazione sociale cerca di espandersi agli effettivi utilizzatori finali. La seconda invece è di tipo bottom up. Attraverso il coinvolgimento diretto degli attori che partecipano attivamente alle attività, si cerca di sviluppare e diffondere l’innovazione. La tesi in oggetto, invece, sostiene una terza teoria. L’innovazione sociale riesce ad avere un impatto maggiore se le precedenti due teorie vengono intraprese congiuntamente. Dopo aver creato un framework per evidenziare le diverse strategie, sono stati individuati gli aspetti positivi e negativi di ciascuna di esse. Nello specifico, la matrice proposta ha come assi: la participation, cioè la modalità di coinvolgimento degli attori che realizzano il servizio operativamente, che può essere automonomo o gerarchico; la virtuality, cioè l’abilità di un’impresa a collaborare con organizzazioni pubbliche o private. I quattro quadranti della matrice permettono di identificare quattro strategie differenti: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. La matrice di cui sopra, ha due principali utilizzi: 1. categorizzare la strategia di network ex post e confrontarla con le alternative proposte al fine di realizzare lo scaling dell’innovazione sociale; 2. fornire una consulenza strategica ex ante al fine di scegliere il miglior business model per scalare un’innovazione sociale. Al fine di validare il modello proposto, esso viene applicato al tema del “drinking and driving”. Dopo aver effettuato una ricerca a livello mondiale sulle attività legate allo stesso, sono state identificate realtà differenti che hanno provato a risolvere il problema proponendo un servizio di autista sostitutivo con strategie di network differenti. Sono state effettuate interviste a cinque delle società, ritenute più significative ai fini della ricerca: Citydriver (Italia), Diageo Angel Guardian App (Colombia), Sobrio (USA), Stearclear (USA) e Toga project (Italia). Viene infine proposto il caso di studio Driver2Home, nel quale il framework esposto è stato utilizzato come strumento per la scelta strategica al fine di favorire scaling. La tesi in oggetto, invece, sostiene una terza teoria. L’innovazione sociale riesce ad avere un impatto maggiore se le precedenti due teorie vengono intraprese congiuntamente. Dopo aver creato un framework per evidenziare le diverse strategie, sono stati individuati gli aspetti positivi e negativi di ciascuna di esse. Nello specifico, la matrice proposta, ha come assi la partecipation, cioè il livello di coinvolgimento degli attori abilitanti il servizio operativamente e il network, dato dall’importanza e dalla validità delle collaborazioni intraprese su cui il business si appoggia, almeno nella fase iniziale. I quattro quadranti della matrice permettono di identificare quattro strategie differenti: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. La matrice di cui sopra, ha due principali utilizzi: 1. formalizzare la strategia di network ex post e confrontarla con le alternative proposte al fine di realizzare lo scaling dell’innovazione sociale; 2. fornire una consulenza strategica ex ante al fine di scegliere il miglior business model per scalare un’innovazione sociale. Al fine di validare il modello proposto, esso viene applicato al tema del “drinking and driving”. Dopo aver effettuato una ricerca a livello mondiale sulle attività legate allo stesso, sono state identificate realtà differenti che hanno provato a risolvere il problema proponendo un servizio di autista sostitutivo con strategie differenti. Sono state effettuate interviste a cinque delle società, ritenute più significative ai fini della ricerca: Sobrioapp (USA), Stearclear (USA), Citydriver (Italia), Toga project (Italia) e Angel Guardian App (Colombia). Viene infine proposto il caso di studio Driver2Home, nel quale il framework esposto è stato utilizzato come strumento per la scelta strategica al fine di favorire scaling.

Scalare l'innovazione sociale : le strategie di network

ZACCARIA, ALESSANDRO MAURIZIO
2013/2014

Abstract

This research is referred to a growing in importance issue: social innovation and its scalability. Social innovation stands for a number of innovative activities and services that are motivated by the goal to satisfy social needs. The activities are developed and spread through organizations, which have the social impact as first aim (Mulgan, 2007). Nowadays several researches have been proposed about social innovation. Two different theories for scaling the social innovation have been found out. The first theory points out that strong partnerships with public or private organization are the enablers for the social innovation success (Mulgan, 2007; Murray et al., 2010; Saul 2011). In this case the approach is called “top down” one, because the success depends by the commitment of the partners that can allow the social innovation to scale to end consumers. The second theory suggests a “bottom up” solution. Through the direct involvement of the actors, the social innovation can spread autonomously thanks to the active participation of people to the social innovation execution (Gabriel et al. 2014; Stokes et al. 2014). This research support a third theory. Social innovation can scale better if the previous two theories are implemented simultaneously. Thus, a scaling social innovation framework is presented to deepen and combine the different network strategies, underlining pros and cons. In particular, the framework proposed is developed in two axes. The first one is the participation, which defines the way of involvement of the actors that actively promote a social innovation, which can be autonomous or hierarchic; the second one is the virtuality, which defines the ability of an organization to collaborate with public or private partners. This two axes generate four different strategies which have their own features and potentials: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. The “scaling social innovation framework” has two main values: 1. To categorize the network strategy used and to compare it with the proposed alternatives in the framework, in order to identify the best solution to scale social innovation. 2. To provide a strategic consulting to build the best business model to scale social innovation. The proposed framework has been validated through case studies linked to “drinking and driving” social problem. It has been done a global research on the organizations committed to solve this social problem, providing a designated driver service with different strategies. Thus, in this research are reported the results made by interviews to five organizations, considered useful to the purposes declared: Citydriver (Italia), Diageo Angel Guardian App (Colombia), Sobrio (USA), Stearclear (USA) and Toga project (Italia). Finally it is presented Driver2Home (Italia) case study, in which the top management actually used the proposed framework to choose the scaling social innovation strategy to be implemented.
CHIODO, VERONICA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2015
2013/2014
Il presente studio si colloca all’interno di un campo d’interesse comune attuale e molto discusso, l’innovazione sociale e la sua scalabilità. Per social innovation si intende un insieme di attività innovative e servizi che sono motivati dall’obiettivo di soddisfare bisogni sociali e sono sviluppati e diffusi attraverso organizzazioni, il cui obiettivo primario è quello sociale (G. Mulgan, 2007). Ad oggi molti studi sono stati proposti a riguardo, soffermandsi su due teorie implementabili per lo sviluppo. La prima individua nella presenza di forti collaborazioni con aziende e istituzioni il fattore abilitante e di successo. In questo caso si parla di approccio top down, poiché, grazie a una proposizione forte di appoggi significativi, l’innovazione sociale cerca di espandersi agli effettivi utilizzatori finali. La seconda invece è di tipo bottom up. Attraverso il coinvolgimento diretto degli attori che partecipano attivamente alle attività, si cerca di sviluppare e diffondere l’innovazione. La tesi in oggetto, invece, sostiene una terza teoria. L’innovazione sociale riesce ad avere un impatto maggiore se le precedenti due teorie vengono intraprese congiuntamente. Dopo aver creato un framework per evidenziare le diverse strategie, sono stati individuati gli aspetti positivi e negativi di ciascuna di esse. Nello specifico, la matrice proposta ha come assi: la participation, cioè la modalità di coinvolgimento degli attori che realizzano il servizio operativamente, che può essere automonomo o gerarchico; la virtuality, cioè l’abilità di un’impresa a collaborare con organizzazioni pubbliche o private. I quattro quadranti della matrice permettono di identificare quattro strategie differenti: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. La matrice di cui sopra, ha due principali utilizzi: 1. categorizzare la strategia di network ex post e confrontarla con le alternative proposte al fine di realizzare lo scaling dell’innovazione sociale; 2. fornire una consulenza strategica ex ante al fine di scegliere il miglior business model per scalare un’innovazione sociale. Al fine di validare il modello proposto, esso viene applicato al tema del “drinking and driving”. Dopo aver effettuato una ricerca a livello mondiale sulle attività legate allo stesso, sono state identificate realtà differenti che hanno provato a risolvere il problema proponendo un servizio di autista sostitutivo con strategie di network differenti. Sono state effettuate interviste a cinque delle società, ritenute più significative ai fini della ricerca: Citydriver (Italia), Diageo Angel Guardian App (Colombia), Sobrio (USA), Stearclear (USA) e Toga project (Italia). Viene infine proposto il caso di studio Driver2Home, nel quale il framework esposto è stato utilizzato come strumento per la scelta strategica al fine di favorire scaling. La tesi in oggetto, invece, sostiene una terza teoria. L’innovazione sociale riesce ad avere un impatto maggiore se le precedenti due teorie vengono intraprese congiuntamente. Dopo aver creato un framework per evidenziare le diverse strategie, sono stati individuati gli aspetti positivi e negativi di ciascuna di esse. Nello specifico, la matrice proposta, ha come assi la partecipation, cioè il livello di coinvolgimento degli attori abilitanti il servizio operativamente e il network, dato dall’importanza e dalla validità delle collaborazioni intraprese su cui il business si appoggia, almeno nella fase iniziale. I quattro quadranti della matrice permettono di identificare quattro strategie differenti: stand alone strategy, social payback strategy, peer to peer strategy e combined network strategy. La matrice di cui sopra, ha due principali utilizzi: 1. formalizzare la strategia di network ex post e confrontarla con le alternative proposte al fine di realizzare lo scaling dell’innovazione sociale; 2. fornire una consulenza strategica ex ante al fine di scegliere il miglior business model per scalare un’innovazione sociale. Al fine di validare il modello proposto, esso viene applicato al tema del “drinking and driving”. Dopo aver effettuato una ricerca a livello mondiale sulle attività legate allo stesso, sono state identificate realtà differenti che hanno provato a risolvere il problema proponendo un servizio di autista sostitutivo con strategie differenti. Sono state effettuate interviste a cinque delle società, ritenute più significative ai fini della ricerca: Sobrioapp (USA), Stearclear (USA), Citydriver (Italia), Toga project (Italia) e Angel Guardian App (Colombia). Viene infine proposto il caso di studio Driver2Home, nel quale il framework esposto è stato utilizzato come strumento per la scelta strategica al fine di favorire scaling.
Tesi di laurea Magistrale
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