Le infrastrutture sono flessibili ed anticipatorie. Generano reti di movimento, comunicazione e scambi. Lavorano con il passare del tempo e sono aperte ai cambiamenti. Creano distinzioni e gerarchie fra elementi fissi e componenti mutevoli. Rappresentano dispositivi precisi che contengono al proprio interno ampi margini di flessibilità ed indeterminazione. Costituiscono uno strumento di governo delle trasformazioni urbane, in grado, con la propria mera presenza materiale, di fornire una struttura, aggregare punti di servizio, permettere l’accesso. La tesi indaga il ruolo dell’infrastruttura nella città come dispositivo utile ad apportare un primo grado di cristallizzazione e di ordine ad aree altrimenti informali. In quanto tale, l’infrastruttura costituisce ad un tempo l’ “ossatura” dei futuri sviluppi urbani, e il sistema attraverso il quale avviene la distribuzione di beni e servizi necessari all’attivazione dei futuri programmi. Tale approccio è applicato all’area informale di Città dei morti, il cimitero musulmano del Cairo che si estende per 7 km a est dal centro della città. Nell’attualità, 1 kmq dell’area è occupato da aree residenziali, e 6 kmq sono occupati dai cortili funebri, che sono spesso abitati nonostante conservino la loro funzione cimiteriale. Il progetto urbanistico governativo del Cairo “Vision 2050” prevede la demolizione totale del cimitero e la costruzione di aree residenziali ad alta densità. In opposizione alle linee guida sottese al progetto urbanistico governativo, con la presente tesi si vuole mostrare come Città dei Morti costituisca un grande potenziale serbatoio per lo sviluppo sostenibile della città. Ciò si deve alla bassa densità del suo modello insediativo che la rende un’eccezione unica all’interno del panorama della città del Cairo. Il progetto qui presentato ha l’obiettivo di proporre una strategia d’intervento alternativa al piano urbanistico governativo, attraverso un processo graduale di riconversione di singole parti del cimitero. L’infrastruttura agisce come ossatura di una serie di interventi puntuali, che conducono a un primo grado di formalizzazione dell’area. Il progetto è pensato per fasi e si basa sulla redazione di mappe che, per la propria natura evolutiva, operano come strumento di controllo e verifica delle differenti fasi dell’intervento.

Formalizzare con l'infrastruttura: un masterplan alternativo per città dei morti

CHIAPPA NUNEZ, VIRGINIA
2009/2010

Abstract

Le infrastrutture sono flessibili ed anticipatorie. Generano reti di movimento, comunicazione e scambi. Lavorano con il passare del tempo e sono aperte ai cambiamenti. Creano distinzioni e gerarchie fra elementi fissi e componenti mutevoli. Rappresentano dispositivi precisi che contengono al proprio interno ampi margini di flessibilità ed indeterminazione. Costituiscono uno strumento di governo delle trasformazioni urbane, in grado, con la propria mera presenza materiale, di fornire una struttura, aggregare punti di servizio, permettere l’accesso. La tesi indaga il ruolo dell’infrastruttura nella città come dispositivo utile ad apportare un primo grado di cristallizzazione e di ordine ad aree altrimenti informali. In quanto tale, l’infrastruttura costituisce ad un tempo l’ “ossatura” dei futuri sviluppi urbani, e il sistema attraverso il quale avviene la distribuzione di beni e servizi necessari all’attivazione dei futuri programmi. Tale approccio è applicato all’area informale di Città dei morti, il cimitero musulmano del Cairo che si estende per 7 km a est dal centro della città. Nell’attualità, 1 kmq dell’area è occupato da aree residenziali, e 6 kmq sono occupati dai cortili funebri, che sono spesso abitati nonostante conservino la loro funzione cimiteriale. Il progetto urbanistico governativo del Cairo “Vision 2050” prevede la demolizione totale del cimitero e la costruzione di aree residenziali ad alta densità. In opposizione alle linee guida sottese al progetto urbanistico governativo, con la presente tesi si vuole mostrare come Città dei Morti costituisca un grande potenziale serbatoio per lo sviluppo sostenibile della città. Ciò si deve alla bassa densità del suo modello insediativo che la rende un’eccezione unica all’interno del panorama della città del Cairo. Il progetto qui presentato ha l’obiettivo di proporre una strategia d’intervento alternativa al piano urbanistico governativo, attraverso un processo graduale di riconversione di singole parti del cimitero. L’infrastruttura agisce come ossatura di una serie di interventi puntuali, che conducono a un primo grado di formalizzazione dell’area. Il progetto è pensato per fasi e si basa sulla redazione di mappe che, per la propria natura evolutiva, operano come strumento di controllo e verifica delle differenti fasi dell’intervento.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
21-lug-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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