Start hub. An urban and social regeneration project

The project, conceived as an Incubator of Possibilities, aspires to propose to the Municipality a new and alternative planning approach for the Ex Rubattino Barracks area. The intervention’s aim is to provide new spaces and services devoted to the citizens, and above all to the youths, following the PGT’s general indications, in order to pledge a concrete and feasible proposal inside the whole “milanese” project, but through an intervention closer to the real needs of the population. For this reason Start HUB is integrated in the site’s current state, thus making its potentialities and physical characteristics be the real guidelines to the project. The PGT shows the area as a tabula rasa, basically erasing the memory of the place, suggesting no precise vocation. The lack of specific indications tho, may be the cause of a wrong and not pragmatic intervention in the area, with the possible consequence of a soil consumpting project inattentive to the population’s real needs. On the contrary, Start HUB is focused on re-using more than demolishing, of re-generating more than re-building, thus making it a potentialities valorizing and exploiting project. The area itself was chosen after an accurate analysis among all the transformation sites, appearing as the most suitable to host the proposal and at the same time in need of the new planning approach the project aims to suggest. Careful of the inner peculiarities of the site, on the physical, urban and also social level, Start HUB aspires to trigger a renovation on the same aspects, with a particular attention to the last one. One of the main problems of our times is the crysis of the world of work, and Milan and Italy in general, lack of spaces devoted to the Youths, to those about to start a new life as working people. This transition is complex on the invidual level, being a pivotal change in each one’s existence implying a huge transformation of the life-style because of the new consequent responsibilities, but on a general level as well, because what is really missing is the concrete chances, able to push the young people to a real exploitation of this life changing moment making them feel part of a system which does help them. For these reasons the core of the project is the Start-Ups building, where around the Light Boxes, working as sources of natural illumination and aeration, but conceptually also of ideas, sliding panels identify working spaces, whose shape and dimension may change according to the necessity of the moment. Similarly the residential complexes provide dwellings of good quality but economically accessible to that part of the population whose main worry should be investing in their own carreer. All the other facilities provided, transform the proposal in a real Hub of services where the functional mix permits the social interchange at every level. The final program appears very rich but above all open. As the first planning action was the demolition of the wall surrounding the Barracks, basically unlocking the site to the town, Start HUB main paculiarity is the flexibility, its capability to change, to be re-used and modified. Start HUB is a proposal for a pontentially always mutable project, both physically and programattically, with one single fixed aspect: it’s ability of re-generating possibilities.

Pensato come un Incubatore di Possibilità, il progetto aspira a proporre all’Amministrazione comunale un piano di intervento nuovo ed alternativo per l‘area dell’ Ex Caserma Rubattino. Nato dall’idea di fornire nuovi spazi e servizi al cittadino, e sopratutto ai giovani, si pone in maniera critica rispetto al PGT, del quale cerca di seguire le linee-guida generali, così da garantire una proposta progettuale concreta e realizzabile in sintonia con il progetto generale “Milano”, offrendo però un punto di vista differente, più attento alle necessità sia dell’area che della popolazione. Per tale ragione Start HUB si inserisce nello stato di fatto del sito di intervento, cercando di sfruttarne le potenzialità, facendosi guidare dalle caratteristiche fisiche dello stesso. Il PGT propone l’intero isolato come una tabula rasa, cancellando di fatto ogni memoria del luogo, e non fornisce alcuna vocazione per esso. Limitandosi a dare indicazioni molto generiche, non garantisce una progettazione pragmatica, con il rischio che l’area sia oggetto di una speculazione edilizia poco attenta ai bisogni concreti dei fruitori. Al contrario la proposta si preoccupa di ri-utilizzare più che di demolire, di ri-generare più che di ricostruire. Start HUB è quindi una proposta di valorizzazione e sfruttamento delle potenzialità intrinseche dell’area di Rubattino, scelta proprio dopo un’accorta analisi dei vari ambiti in trasformazione, perchè la più idonea a rispondere al concept progettuale ma anche perchè la più bisognosa di un intervento attento alle sue caratteristiche urbane, fisiche, sociali. Così come urbano, fisico e sociale è il rinnovamento che Start HUB si preoccupa di generare. In un periodo storico segnato da una profonda crisi del lavoro, Milano, ed in generale l’Italia, risultano prive di spazi dedicati ai Giovani, intesi come coloro in procinto di affacciarsi nel mondo del lavoro. Questo è un passaggio di importanza cruciale nella vita di ciascuno, e che attualmente risulta molto complesso non solo sul piano individuale, come presa di coscienza di un cambio di vita e quindi delle responsablità che ne conseguono, ma anche al livello generale, amministrativo, per via dell’assenza di opportunità concrete, che facilitino e spronino i giovani a sfruttare tale momento al meglio, facendoli sentire parte di un sistema che non li blocca ma che al contrario li aiuta. Per tale ragione il cuore del progetto è l’edificio dedicato alle Start-Up, dove intorno a Pozzi di Luce, fonti di illuminazione e areazione naturale, ma concettualmente anche di idee, pannelli scorrevoli individuano spazi di lavoro sempre mutabili a seconda delle necessità del momento. Anche le aree residenziali sono progettate in modo da offrire abitazioni di qualità ma economincamente accessibili ad una fascia di popolazione la cui preoccupazione primaria deve essere quella di investire nella propria carriera. A ciò si accostano poi tutta una serie di servizi utili a garantire una mixtè programmatica che crei una nuova identità di quartiere aprendo a possibilità di scambio sociale su tutti i livelli, così come richiesto dal PGT. Il programma funzionale proposto risulta inoltre ricco ma non chiuso. Se il primo step progettuale è stato quello della demolizione del muro di cinta dell‘ ex caserma, ossia l’ apertura fisica dell’area alla città, allo stesso modo Start HUB ha la caratteristica fondamentale della flessibilità, ossia di esser aperto a cambiamenti, di poter essere ri-utilizzato nel tempo. E’ in conclusione un progetto potenzialmente mutabile non solo fisicamente ma anche programmaticamente, caratterizzato da un unico aspetto fisso che è la sua funzione principale di ri-generatore di possibilità.