HABITAT, the Latin word which means (he) lives, is the place where the physical and abiotic may allow a species to live, grow, reproduce, ensuring quality of life, which can decrease or increase according to climate change or demographic. It is essentially the environment that can surround a population of a species. In this thesis, the aim is just that, designing a place that can be developed, using the tools that the environment itself provides. Any decision taken within this project revolves around this concept, the deep connection between the built environment, natural environment, and intervention. To achieve the goal here is try to combine complexity of group and functional flexibility with typological community spaces, spaces of social relationship, through a key character of the territory, thus eliminating distinctions between old and new, creating a project whose multi-functionality of the spaces, create synergies between different personalities and points of contact between the creative and collective activities, in order to stimulate debate and the emergence of new ideas. All this has effect on the site, but also highlights the past and the very identity of the place. The pitch, rhythms, sequences, coming from the environment, from a habit to live in the spaces that they now market their own pace in physical memory and collective. The creation of a central passage, the backbone of the entire project, performs the function of cutting through customs related to routine, an element inspired by the great Finnish roads, it becomes a source of branching urban resting on strong points, that overcomes man’s barriers, which creates an opportunity to provide support, union, energy from the earth and the sky, thus improving the quality of life. Spaces wind stirring in the ground housing, public and private functions, in a single area in which the Finnish climate does not prevent the aggregation and sharing, where buildings are seen as episodes, characters / protagonists of the surface, point dialogue between a three-dimensional network in the soil and a landscape on the surface that has no solution of continuity. Hardware and software are the bones and nervous system of the city, the foundations of which are based on the culture of the place, its characters, the economy of the society and in the knowledge ecosystem. Then build a place of rediscovery of local identity through the use of instruments which for centuries have ruled the way of life in favor of a new place where identity is no longer taken for granted but understood as the sum of many stories, many people, many trips.

HABITAT, termine latino che significa (egli) abita, è il luogo le cui caratteristiche fisiche e abiotiche possono permettere ad una data specie di vivere, svilupparsi, riprodursi, garantendo qualità della vita, la quale può diminuire o aumentare in base ai cambiamenti climatici o demografici. È essenzialmente l’ambiente che può circondare una popolazione di una specie. In questa tesi l’obiettivo sta proprio in questo, progettare un luogo in grado di svilupparsi, attraverso gli strumenti che l’ambiente stesso fornisce. Ogni decisione presa all’interno di questo progetto ruota intorno a questo concetto, al profondo legame tra ambiente costruito, ambiente naturale, e intervento. Per raggiungere l’obiettivo qui si tenta di combinare complessità aggregativa e funzionale a una flessibilità tipologica con spazi comunitari, spazi di relazione sociale, attraverso una chiave di lettura dei caratteri del territorio, eliminando così distinzioni fra vecchio e nuovo, dando vita a un progetto la cui multifunzionalità degli spazi crei sinergie tra personalità differenti e punti di contatto tra la creatività e le attività collettive, in modo da stimolare il dibattito e la nascita di nuove idee. Tutto questo ha effetto sul luogo, ma mette anche in luce il passato e l’identità stessa del luogo. Il passo, i ritmi, le sequenze, arrivano dall’ambiente circostante, da una abitudine a vivere negli spazi che hanno ormai mercato il proprio ritmo nella memoria fisica e collettiva. La creazione di un passaggio centrale, spina dorsale dell’intero progetto, svolge la funzione di taglio con le abitudini legate alla routine, un elemento ispirato alle grandi strade finlandesi, diventa origine di una ramificazione urbana che poggia su punti saldi, che supera le barriere imposte dall’uomo, che crea l’occasione di fornire sostentamento, unione, energia dalla terra e dal cielo, migliorando così la qualità della vita. Gli spazi si snodano nel terreno mescolando abitazioni, funzioni pubbliche e private, in un grande ambiente unico in cui il clima finlandese non impedisca l’aggregazione e la condivisione, dove gli edifici vengono visti come episodi, personaggi/protagonisti della superficie, punto di dialogo tra una rete tridimensionale nel suolo e un paesaggio in superficie che non presenta soluzione di continuità. Hardware e software sono la struttura ossea e sistema nervoso della città, le cui basi si fondano sulla cultura del luogo, sui suoi caratteri, sull’economia della società e nella conoscenza dell’ecosistema. Costruire quindi un luogo di riscoperta dell’identità locale, attraverso l’uso di strumenti che per secoli hanno governato lo stile di vita a favore di un nuovo luogo dove l’identità non è più data per scontata ma intesa come la somma di molte storie, molte persone, molti viaggi.

Habitat. Progettazione attraverso cultura e coscienza dell'ambiente : Lahti, Finlandia

BELLONI, MATTIA
2014/2015

Abstract

HABITAT, the Latin word which means (he) lives, is the place where the physical and abiotic may allow a species to live, grow, reproduce, ensuring quality of life, which can decrease or increase according to climate change or demographic. It is essentially the environment that can surround a population of a species. In this thesis, the aim is just that, designing a place that can be developed, using the tools that the environment itself provides. Any decision taken within this project revolves around this concept, the deep connection between the built environment, natural environment, and intervention. To achieve the goal here is try to combine complexity of group and functional flexibility with typological community spaces, spaces of social relationship, through a key character of the territory, thus eliminating distinctions between old and new, creating a project whose multi-functionality of the spaces, create synergies between different personalities and points of contact between the creative and collective activities, in order to stimulate debate and the emergence of new ideas. All this has effect on the site, but also highlights the past and the very identity of the place. The pitch, rhythms, sequences, coming from the environment, from a habit to live in the spaces that they now market their own pace in physical memory and collective. The creation of a central passage, the backbone of the entire project, performs the function of cutting through customs related to routine, an element inspired by the great Finnish roads, it becomes a source of branching urban resting on strong points, that overcomes man’s barriers, which creates an opportunity to provide support, union, energy from the earth and the sky, thus improving the quality of life. Spaces wind stirring in the ground housing, public and private functions, in a single area in which the Finnish climate does not prevent the aggregation and sharing, where buildings are seen as episodes, characters / protagonists of the surface, point dialogue between a three-dimensional network in the soil and a landscape on the surface that has no solution of continuity. Hardware and software are the bones and nervous system of the city, the foundations of which are based on the culture of the place, its characters, the economy of the society and in the knowledge ecosystem. Then build a place of rediscovery of local identity through the use of instruments which for centuries have ruled the way of life in favor of a new place where identity is no longer taken for granted but understood as the sum of many stories, many people, many trips.
ZIGOI, MASSIMILIANO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-lug-2015
2014/2015
HABITAT, termine latino che significa (egli) abita, è il luogo le cui caratteristiche fisiche e abiotiche possono permettere ad una data specie di vivere, svilupparsi, riprodursi, garantendo qualità della vita, la quale può diminuire o aumentare in base ai cambiamenti climatici o demografici. È essenzialmente l’ambiente che può circondare una popolazione di una specie. In questa tesi l’obiettivo sta proprio in questo, progettare un luogo in grado di svilupparsi, attraverso gli strumenti che l’ambiente stesso fornisce. Ogni decisione presa all’interno di questo progetto ruota intorno a questo concetto, al profondo legame tra ambiente costruito, ambiente naturale, e intervento. Per raggiungere l’obiettivo qui si tenta di combinare complessità aggregativa e funzionale a una flessibilità tipologica con spazi comunitari, spazi di relazione sociale, attraverso una chiave di lettura dei caratteri del territorio, eliminando così distinzioni fra vecchio e nuovo, dando vita a un progetto la cui multifunzionalità degli spazi crei sinergie tra personalità differenti e punti di contatto tra la creatività e le attività collettive, in modo da stimolare il dibattito e la nascita di nuove idee. Tutto questo ha effetto sul luogo, ma mette anche in luce il passato e l’identità stessa del luogo. Il passo, i ritmi, le sequenze, arrivano dall’ambiente circostante, da una abitudine a vivere negli spazi che hanno ormai mercato il proprio ritmo nella memoria fisica e collettiva. La creazione di un passaggio centrale, spina dorsale dell’intero progetto, svolge la funzione di taglio con le abitudini legate alla routine, un elemento ispirato alle grandi strade finlandesi, diventa origine di una ramificazione urbana che poggia su punti saldi, che supera le barriere imposte dall’uomo, che crea l’occasione di fornire sostentamento, unione, energia dalla terra e dal cielo, migliorando così la qualità della vita. Gli spazi si snodano nel terreno mescolando abitazioni, funzioni pubbliche e private, in un grande ambiente unico in cui il clima finlandese non impedisca l’aggregazione e la condivisione, dove gli edifici vengono visti come episodi, personaggi/protagonisti della superficie, punto di dialogo tra una rete tridimensionale nel suolo e un paesaggio in superficie che non presenta soluzione di continuità. Hardware e software sono la struttura ossea e sistema nervoso della città, le cui basi si fondano sulla cultura del luogo, sui suoi caratteri, sull’economia della società e nella conoscenza dell’ecosistema. Costruire quindi un luogo di riscoperta dell’identità locale, attraverso l’uso di strumenti che per secoli hanno governato lo stile di vita a favore di un nuovo luogo dove l’identità non è più data per scontata ma intesa come la somma di molte storie, molte persone, molti viaggi.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/108205