Use and reuse. The urban impact of furniture reuse practices in Hamburg and Milan

The theme discuss with this work is that of the variegated world of secondhand markets and retailers. I investigate the chance that specific goods have at a second life and I discuss the possibility of a shift in the perception of what normally after the process of use/consume is automatically considered garbage and for this reason with the only destiny to be dumped. Recycling, upcycling, secondhand (introduced in chapter 2) are all terms that identifies with waste, using however a positive image rather than a negative one as would do a dump; each of these terms represent a possibility to use garbage to create new goods or simply gain new owners. Therefore beside a short overview on the hierarchy of waste collection and on the meaning of each level, this thesis focuses on two European cities around the million and half inhabitants – Milan and Hamburg - on the practices adopted by the administrations, by private enterprises and by the citizens on Reuse and activities connected to it (to be more specific on the purchase and management of reusable furniture), it will consider the management and the development of network of secondhand markets and the adoption of policies to promote Reuse. The aim is to understand how these policies have been established, how they work on the territory, which are the actors involved into their realizations and how they influence the life of the citizens (do they respond to fashion, to a basic sense of ethic, to a moral or ecologic view of the world, or simply to economic needs). Therefore beside analysing those two experiences (Milan and Hamburg) I would like to understand what is the influence that these practices have on the urban territory and if they are able to condition the quality of space.

L'argomento trattato in questa tesi è il complesso mondo dell'usato. Ho indagato le possibilità che certi beni hanno ad una seconda vita e ho discusso un possibile cambiamento nella percezione di ciò che normalmente dopo il processo di utilizzo/consumo è considerato automaticamente rifiuto e per questo con l'unico destino d'essere eliminato. Riciclaggio, Upcycling, Seconda mano (introdotti e definiti nel capitolo 2) sono termini tendenzialmente identificati con il mondo dei rifiuti, che ne producono un'immagine positiva, in contrasto con quella negativa di una discarica. Se vi chiedete che cosa si ricicla, che cosa si riusa, che cosa viene usato per upcycle, la risposta sarà sempre ciò che è stato precedentemente buttato via. In sostanza insieme ad un'introduzione sulla gerarchia della raccolta dei rifiuti, la tesi mette al centro due città europee attorno il milione e mezzo di abitanti - Milano e Amburgo - le pratiche adottate dalle amministrazioni locali, da imprese private e da parte dei cittadini per promuovere il riuso e le attività ad esso connesse. In particolare, a fronte di un crescente interesse della ricerca urbana e architettonica per il riuso di immobili dismessi o inutilizzati, io ho ironicamente messo a fuoco quale oggetto del mio interesse i mobili il loro riuso e la gestione e lo sviluppo della rete di mercati dell'usato. La prospettiva è quella di comprendere quali politiche e pratiche si siano affermate, come si sono sviluppate sul territorio, quali sono gli attori coinvolti e con quali motivazioni. Le pratiche di riuso paiono alimentate dagli argomenti più vari: da una questione di moda, da un senso d'etica, da una questione di morale, da una visione ecologica del mondo o più semplicemente da necessità economiche di risparmio. Nello studiare queste due realtà (Milano e Amburgo) ho inteso verificare la possibile influenza che queste pratiche hanno sul territorio urbano e sulla qualità dello spazio in cui viviamo.