Vivevo a Rio de Janeiro ormai da otto mesi e avevo visto la città attraverso tutti i mezzi di trasporto, l’unico a mancare era il treno. L’occasione si presentò presto dato che l’area di progetto del corso di Atelier Integrado II, era situata a Madureira, un suburbio della Zona Norte sviluppatosi proprio grazie all’avvento dell’infrastruttura ferroviaria. Con il primo sopralluogo, e in particolare il primo viaggio in treno, vidi una Rio che non avevo mai visto. Distratta dal sottofondo di cantanti e venditori ambulanti, attratta dal divenire incessante, casuale, schizofrenico, spontaneo, della città, osservavo il panorama mutare continuamente fuori dal finestrino. Non era certamente come gli eleganti quartieri residenziali e le spiagge affollate della Zona Sul, ma del resto me lo aspettavo, non era neanche come le coloniali vie del centro colme di persone attirate dalle innumerevoli attività commerciali nascoste tra i grattacieli della city finanziaria. La peculiarità del suburbio era un’omogeneità eterogenea di un paesaggio continuamente discontinuo: grattacieli sporadici su una base di edilizia puntiforme, favelas arroccate sui morros o ai margini della ferrovia, interi quartieri commerciali, grandi industrie...un continuo dove era difficile in alcuni casi distinguere la città formale da quella informale. Un mix di epoche, usi, stili e funzioni molto diverse tenute insieme da un unico filo conduttore: la linea ferroviaria. Il suburbio aveva tutto, sistema dei trasporti, delle acque e fognario, ma nonostante le sue potenzialità era l’area meno valorizzata dell’intero municipio. Oggetto della tesi è quello riqualificare il contesto di sei stazioni intermodali. Unendo con una linea immaginaria queste sei stazioni si delinea la figura di un poligono: il poligono è il cuore del municipio e della regione metropolitana da qui si irradiano le otto linee ferroviarie che raggiungono i suoi municipi, qui ritornano per essere canalizzate in un unico tracciato fino alla Estação Central do Brasil. In un’ottica di grandi opere di riqualificazione urbana, queste aree hanno il potenziale commerciale necessario per poter finanziare quella serie di progetti che appartengono alla dimensione pubblica.

Suburbio Carioca. Infrastruttura urbana e dimensione pubblica

FERRARIS, GAIA BENEDETTA ANNA ELENA
2014/2015

Abstract

Vivevo a Rio de Janeiro ormai da otto mesi e avevo visto la città attraverso tutti i mezzi di trasporto, l’unico a mancare era il treno. L’occasione si presentò presto dato che l’area di progetto del corso di Atelier Integrado II, era situata a Madureira, un suburbio della Zona Norte sviluppatosi proprio grazie all’avvento dell’infrastruttura ferroviaria. Con il primo sopralluogo, e in particolare il primo viaggio in treno, vidi una Rio che non avevo mai visto. Distratta dal sottofondo di cantanti e venditori ambulanti, attratta dal divenire incessante, casuale, schizofrenico, spontaneo, della città, osservavo il panorama mutare continuamente fuori dal finestrino. Non era certamente come gli eleganti quartieri residenziali e le spiagge affollate della Zona Sul, ma del resto me lo aspettavo, non era neanche come le coloniali vie del centro colme di persone attirate dalle innumerevoli attività commerciali nascoste tra i grattacieli della city finanziaria. La peculiarità del suburbio era un’omogeneità eterogenea di un paesaggio continuamente discontinuo: grattacieli sporadici su una base di edilizia puntiforme, favelas arroccate sui morros o ai margini della ferrovia, interi quartieri commerciali, grandi industrie...un continuo dove era difficile in alcuni casi distinguere la città formale da quella informale. Un mix di epoche, usi, stili e funzioni molto diverse tenute insieme da un unico filo conduttore: la linea ferroviaria. Il suburbio aveva tutto, sistema dei trasporti, delle acque e fognario, ma nonostante le sue potenzialità era l’area meno valorizzata dell’intero municipio. Oggetto della tesi è quello riqualificare il contesto di sei stazioni intermodali. Unendo con una linea immaginaria queste sei stazioni si delinea la figura di un poligono: il poligono è il cuore del municipio e della regione metropolitana da qui si irradiano le otto linee ferroviarie che raggiungono i suoi municipi, qui ritornano per essere canalizzate in un unico tracciato fino alla Estação Central do Brasil. In un’ottica di grandi opere di riqualificazione urbana, queste aree hanno il potenziale commerciale necessario per poter finanziare quella serie di progetti che appartengono alla dimensione pubblica.
IZAGA, FABIANA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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