Architettura e musica sono da sempre arti profondamente legate e per molti aspetti affini. Fin dall’antichità si è parlato, discusso e sperimentato molto su questo argomento, tanto interessante quanto vasto. Forti della certezza nell’esistenza di questo parallelismo tra musica e architettura, sono stati molti gli architetti o i musicisti di ogni tempo che hanno provato ad inserire l’una nell’altra. L’occasione di utilizzare queste mie due passioni è stata colta utilizzando il bando di concorso, indetto nel 2014 dal comune di Bressanone riguardante la progettazione della nuova Scuola di Musica della città, come spunto progettuale di tesi. L’idea di affrontare la progettazione dell’edificio come una composizione musicale nasce da un colloquio informale riguardante la dissonanza con quel che sarà mio futuro correlatore, Raffaele Pe. La ricerca musicale degli ultimi decenni si spinge nel trovare nuove soluzioni, dove l’emancipazione della dissonanza è fondamentale per interpretare la disarmonia come nuovo ordine, diverso dall’ordine classico dove la legge armonica dominava. Radicando il progetto alle proporzioni armoniche dell’età classica e agli intervalli musicali introdotti da Pitagora e portati alla massima estensione con Schoenberg, si è cercato di attualizzare la progettazione interpretando il modo di suonare di John Scofield, chitarrista americano che unendosi alla band di Miles Davis nel 1982, ha la possibilità di sperimentare la dissonanza nella musica Jazz e Funk; è analizzando un suo brano, Hottentot contenuto nell’album “A Go Go”, che si è cercato di comporre un’opera architettonica intrisa di musica, a livello formale, metaforico ed espressivo.

Architettura come trasformazione e sintesi di materiale sonoro. Scuola musicale e spazio performativo a Bressanone

SCARFONE, FRANCESCO
2014/2015

Abstract

Architettura e musica sono da sempre arti profondamente legate e per molti aspetti affini. Fin dall’antichità si è parlato, discusso e sperimentato molto su questo argomento, tanto interessante quanto vasto. Forti della certezza nell’esistenza di questo parallelismo tra musica e architettura, sono stati molti gli architetti o i musicisti di ogni tempo che hanno provato ad inserire l’una nell’altra. L’occasione di utilizzare queste mie due passioni è stata colta utilizzando il bando di concorso, indetto nel 2014 dal comune di Bressanone riguardante la progettazione della nuova Scuola di Musica della città, come spunto progettuale di tesi. L’idea di affrontare la progettazione dell’edificio come una composizione musicale nasce da un colloquio informale riguardante la dissonanza con quel che sarà mio futuro correlatore, Raffaele Pe. La ricerca musicale degli ultimi decenni si spinge nel trovare nuove soluzioni, dove l’emancipazione della dissonanza è fondamentale per interpretare la disarmonia come nuovo ordine, diverso dall’ordine classico dove la legge armonica dominava. Radicando il progetto alle proporzioni armoniche dell’età classica e agli intervalli musicali introdotti da Pitagora e portati alla massima estensione con Schoenberg, si è cercato di attualizzare la progettazione interpretando il modo di suonare di John Scofield, chitarrista americano che unendosi alla band di Miles Davis nel 1982, ha la possibilità di sperimentare la dissonanza nella musica Jazz e Funk; è analizzando un suo brano, Hottentot contenuto nell’album “A Go Go”, che si è cercato di comporre un’opera architettonica intrisa di musica, a livello formale, metaforico ed espressivo.
PE, RAFFAELE
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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