The present dissertation shows the research about phenomenology of Australian contemporary public spaces. The country’s historical and cultural background might be compared to a fertile territory for experimentations. What is more, those spaces born and evolved very quickly what particularly arouse my interest. That quick development is a kind of phenomenon that proved me to set two main goals. The first one is to outline the features of public spaces in Australian metropolises in order to find a set of design principles which is distinguishing them. To reach this goal, a study of historical background and urban sprawl issues are made. What is more, British influences on Australian architecture is presented and described briefly. Moreover, a deeper analysis of some popular examples (Federation square, Melbourne laneways, Sydney Opera House, Darling Harbour, Parklands) is made in order to establish the guidelines in describing their features. The second aim is to find the critical issues. The most vital ones are answers to two main questions of the present thesis, namely: if anythinghas left from Robin Boyd’s ‘Australian Ugliness’ and what is missing to get rid of it. To reach the second aim I developed a critical project which is an appendix made of design proposals. It shows the current situation of seven chosen topics (the square on railroad tracks, the river shore redevelopment, the museum peninsula, the performing arts centre, the harbour redevelopment, the community hub, the civic centre) and presents how instead those projects should have been designed in order to solve the critical issues. What can be easily concluded is that a more accurate relationship with the context, through a different architectural composition, could have definitely improved the relationship with the landscape and consequently, also the social impact of these projects, in order to reach an ‘ordered and clearly directed complexity’- following Boyd’s words.

La seguente tesi mostra una ricerca sulla fenomenologia degli spazi pubblici australiani contemporanei. Il background storico e culturale del paese rappresenta infatti un territorio fertile di sperimentazioni. Inoltre, la nascita e lo sviluppo veloce di questi spazi, ha particolarmente stimolato il mio interesse, che mi ha portata alla ricerca di due obiettivi fondamentali. Il primo è quello di delineare le caratteristiche degli spazi pubblici nelle metropoli australiane in modo tale da definire una serie di principi che li contraddistinguono. Per raggiungere tale scopo, è stato introdotto uno studio sulle varie vicende storiche, che hanno coinvolto lo sviluppo delle città australiane, e sullo sprawl urbano. Inoltre, le influenze inglesi sull’architettura australiana sono presentate e descritte brevemente. Successivamente, una più profonda analisi di alcuni esempi di maggiore successo di spazio pubblico (Federation square, le laneways di Melbourne, la Sydney Opera House, Darling Harbour, Parklands) è stata condotta in modo tale da stabilire alcune linee guida nella descrizione delle caratteristiche di questi spazi. Il secondo obiettivo è quello di cercare invece i punti critici, rispondendo a due domande principali: se è rimasto qualcosa dell’Australian Ugliness di cui parlò Robin Boyd e cosa manca per potersene liberare. Per raggiungere lo scopo, ho sviluppato un progetto critico, che è costituito da un’appendice con alcune proposte progettuali. L’appendice si sviluppa in una parte che mostra la situazione attuale di sette temi di spazio pubblico selezionati (la piazza ferroviaria, la riqualificazione della riva del fiume, la penisola museale, il centro delle arti e dello spettacolo, la riqualificazione del porto, la community hub e il centro civico) e presenta come invece questi progetti sarebbero dovuti essere per risolvere le loro criticità. Infatti, quello che si può concludere è che una più accurata relazione al contesto, attraverso una differente composizione architettonica, avrebbe potuto senz’altro migliorare il rapporto con il paesaggio e di conseguenza, anche l’impatto sociale di questi progetti per raggiungere ‘un’ordinata e chiaramente coordinata complessità’-seguendo le parole di Boyd.

A phenomenology of Australian public spaces. What is left from Robin Boyd's Australian ugliness

SELO, LUISA
2014/2015

Abstract

The present dissertation shows the research about phenomenology of Australian contemporary public spaces. The country’s historical and cultural background might be compared to a fertile territory for experimentations. What is more, those spaces born and evolved very quickly what particularly arouse my interest. That quick development is a kind of phenomenon that proved me to set two main goals. The first one is to outline the features of public spaces in Australian metropolises in order to find a set of design principles which is distinguishing them. To reach this goal, a study of historical background and urban sprawl issues are made. What is more, British influences on Australian architecture is presented and described briefly. Moreover, a deeper analysis of some popular examples (Federation square, Melbourne laneways, Sydney Opera House, Darling Harbour, Parklands) is made in order to establish the guidelines in describing their features. The second aim is to find the critical issues. The most vital ones are answers to two main questions of the present thesis, namely: if anythinghas left from Robin Boyd’s ‘Australian Ugliness’ and what is missing to get rid of it. To reach the second aim I developed a critical project which is an appendix made of design proposals. It shows the current situation of seven chosen topics (the square on railroad tracks, the river shore redevelopment, the museum peninsula, the performing arts centre, the harbour redevelopment, the community hub, the civic centre) and presents how instead those projects should have been designed in order to solve the critical issues. What can be easily concluded is that a more accurate relationship with the context, through a different architectural composition, could have definitely improved the relationship with the landscape and consequently, also the social impact of these projects, in order to reach an ‘ordered and clearly directed complexity’- following Boyd’s words.
ROCCA, ALESSANDRO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-lug-2015
2014/2015
La seguente tesi mostra una ricerca sulla fenomenologia degli spazi pubblici australiani contemporanei. Il background storico e culturale del paese rappresenta infatti un territorio fertile di sperimentazioni. Inoltre, la nascita e lo sviluppo veloce di questi spazi, ha particolarmente stimolato il mio interesse, che mi ha portata alla ricerca di due obiettivi fondamentali. Il primo è quello di delineare le caratteristiche degli spazi pubblici nelle metropoli australiane in modo tale da definire una serie di principi che li contraddistinguono. Per raggiungere tale scopo, è stato introdotto uno studio sulle varie vicende storiche, che hanno coinvolto lo sviluppo delle città australiane, e sullo sprawl urbano. Inoltre, le influenze inglesi sull’architettura australiana sono presentate e descritte brevemente. Successivamente, una più profonda analisi di alcuni esempi di maggiore successo di spazio pubblico (Federation square, le laneways di Melbourne, la Sydney Opera House, Darling Harbour, Parklands) è stata condotta in modo tale da stabilire alcune linee guida nella descrizione delle caratteristiche di questi spazi. Il secondo obiettivo è quello di cercare invece i punti critici, rispondendo a due domande principali: se è rimasto qualcosa dell’Australian Ugliness di cui parlò Robin Boyd e cosa manca per potersene liberare. Per raggiungere lo scopo, ho sviluppato un progetto critico, che è costituito da un’appendice con alcune proposte progettuali. L’appendice si sviluppa in una parte che mostra la situazione attuale di sette temi di spazio pubblico selezionati (la piazza ferroviaria, la riqualificazione della riva del fiume, la penisola museale, il centro delle arti e dello spettacolo, la riqualificazione del porto, la community hub e il centro civico) e presenta come invece questi progetti sarebbero dovuti essere per risolvere le loro criticità. Infatti, quello che si può concludere è che una più accurata relazione al contesto, attraverso una differente composizione architettonica, avrebbe potuto senz’altro migliorare il rapporto con il paesaggio e di conseguenza, anche l’impatto sociale di questi progetti per raggiungere ‘un’ordinata e chiaramente coordinata complessità’-seguendo le parole di Boyd.
Tesi di laurea Magistrale
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