Gli sforzi per mitigare le emissioni di CO2, la sempre più insoddisfacente fornitura di risorse energetiche e la sempre più rilevante consunzione di energia primaria da parte del settore immobiliare, hanno portato la ricerca ad un nuovo concetto di edifici, i Net Zero Energy Buildings (NZEB), gli edifici a energia zero. Infatti ad oggi il settore residenziale insieme a quello non-residenziale coprono quasi il 40% dell’energia finale totale consumata e il 36% delle emissioni totali rilasciate in atmosfera sono dovute a case, uffici, negozi e ad altri edifici. Per questo motivo il miglioramento delle performance energetiche degli edifici a livello europeo non permetterebbe soltanto di ottemperare gli obiettivi tracciati dall’Unione Europea per il 2020, ma anche di compiere un passo notevolemente importante in ottica degli obiettivi dell’Energy Roadmap 2050 . In Europa con l’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD Recast) del 2010 si impone il ‘nearly zero energy building’ (nZEB), l’edificio ad energia quasi zero, come target a partire dall’1 gennaio 2019 per tutti gli edifici di nuova costruzione pubblici, o occupati dalle autorità pubbliche, e a partire dall’1 gennaio 2021 per tutti gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ingente ristrutturazione privati. Negli Stati Uniti il Building Technologies Program dell’US Department of Energy (DOE) pone invece come obiettivo quello di avere sul mercato entro il 2020 ‘zero energy homes’ e ‘commercial zero energy buildings’ entro il 2025, mentre nel Regno Unito gli edifici domestici di nuova costruzione dovranno essere tutti ‘zero carbon homes’ entro il 2016

Nearly zero-energy buildings (nZEBs) : stato dell'arte e prospettive di sviluppo

BAZZOLI, FILIPPO
2014/2015

Abstract

Gli sforzi per mitigare le emissioni di CO2, la sempre più insoddisfacente fornitura di risorse energetiche e la sempre più rilevante consunzione di energia primaria da parte del settore immobiliare, hanno portato la ricerca ad un nuovo concetto di edifici, i Net Zero Energy Buildings (NZEB), gli edifici a energia zero. Infatti ad oggi il settore residenziale insieme a quello non-residenziale coprono quasi il 40% dell’energia finale totale consumata e il 36% delle emissioni totali rilasciate in atmosfera sono dovute a case, uffici, negozi e ad altri edifici. Per questo motivo il miglioramento delle performance energetiche degli edifici a livello europeo non permetterebbe soltanto di ottemperare gli obiettivi tracciati dall’Unione Europea per il 2020, ma anche di compiere un passo notevolemente importante in ottica degli obiettivi dell’Energy Roadmap 2050 . In Europa con l’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD Recast) del 2010 si impone il ‘nearly zero energy building’ (nZEB), l’edificio ad energia quasi zero, come target a partire dall’1 gennaio 2019 per tutti gli edifici di nuova costruzione pubblici, o occupati dalle autorità pubbliche, e a partire dall’1 gennaio 2021 per tutti gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ingente ristrutturazione privati. Negli Stati Uniti il Building Technologies Program dell’US Department of Energy (DOE) pone invece come obiettivo quello di avere sul mercato entro il 2020 ‘zero energy homes’ e ‘commercial zero energy buildings’ entro il 2025, mentre nel Regno Unito gli edifici domestici di nuova costruzione dovranno essere tutti ‘zero carbon homes’ entro il 2016
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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